antonia nella notte

Post N° 111


Le richieste dei cittadini bolognesi - e prima ancora di tante altre zone italiane - di ripulire alcune zone della città, a loro dire ormai invivibili a causa della criminalità extracomunitaria, sarebbero comprensibili solo se questi stessi cittadini fossero meno ciechi ed ipocriti. L'immigrazione e tutti i fenomeni ad essa coseguenti nel nostro Paese (criminalità compresa) non sono altro che gli effetti collaterali della globalizzazione, che qui in occidente ci permette un tenore di vita molto buono e tutta una serie di privilegi che gli immigrati solamente sognano (ed è per avverare i loro sogni che costoro vengono qui). Rifiutare, ostacolare, maltrattare chiunque arrivi nel nostro Paese in cerca degli stessi agi di cui noi godiamo abbondantemente ogni giorno è un atto di indegna ipocrisia, sia perchè non vi è regola umana o divina che attesti un maggior diritto nostro al cibo piuttosto che un senegalese, sia perchè la benzina della nostra opulenza sfrenata è la povertà secca di tante altre persone. Se non si ha la forza morale per ribellarsi ad un meccanismo così ingiusto, è almeno d'obbligo accettarne le conseguenze e smettere di fare le anime belle indignandosi di come una ventina di marocchini affamati possano rovinarti la vita. Forse inconsapevolmente, forse travolti dalla Bengodi infinita e ipertecnologica che la globalizzazione ci ha messo davanti, noi da tempo l'abbiamo rovinata a loro. Altrimenti non sarebbero qui. Le ruspe (e dopo di esse il recupero) possono servire, perchè la legalità è necessaria. Ma prima ancora è legale prendersi le responsabilità di ciò che volenti o nolenti si ha combinato. E se l'idea non vi piace, basta lagnarsi: arruolatevi.