antonia nella notte

Pride


Mi piacerebbe molto essere al Gay pride.Nella mia storia ci sono amicizie e cose vissute nel movimento per "le liberazioni ". Sono stata ad una festa per l’orgoglio omosessuale a Bologna ed ho ballato in piazza tutta la notte divertendomi moltissimo.
 Poi due gay camp ;il mitico “Cercando il paradiso perduto” ad Isola di Capo Rizzuto ,all’allora campeggio “La Comune”,dove mi sono staccata dal gruppo di amici con il quale ero partita per mescolarmi ad un bel gruppo di siciliani ;tutti allora studenti universitari , indistintamente ; eterosessuali ,gay,non ben definiti,qualcuno d loro lo rivedo nelle cronache ,occupa posti importanti e non mi ha  certo deluso. Una meraviglia. Serate in maschera a tema ,giochi ,assemblee anche a temperature proibitive ,il teatro di Ciro Cascina .Poi Rodi Garganico ,le olimpiadi gay …le tombolate ,le cene con le ostriche ,i militari o i figli di  qualcuno … che non volevano darmi i documenti alla reception ,dove davo una mano.E le famiglie nel campeggio..qualcuno è scappato spaventato dalle grida “vulimmo u pisci”o dalle “mise “ delle varie squadre ,altri restati per la curiosità ,si divertivano come matti e intrecciavano amicizie e si scambiavano gli indirizzi. E’ un po’ che  manco dalle manifestazioni del mondo gay ;l’epoca della grande epidemia che ha seminato morte e dolore ha rotto qualcosa ;da allora tutto sembrava più difficile anche se la comunità omosessuale in realtà è quella che prima di altre (eterosessuali compresi) si è affrancata dalla malattia  grazie all’informazione diffusa ed al senso di responsabilità . Vorrei esserci ,in primis per divertirmi e so che ci si diverte ;lo sberleffo ,la parodia iperbolica ed ipersessuale ,la musica ,il colore li trovo rilassanti e venialmente provocatori e poi l’aria di libertà che si respira ,senza divise ,senza schemi ,senza ritualità precotte mi mancano molto…o se mi mancano.Condivido poi   la piattaforma rivendicativa del pride .