Il primo Luglio per molti anni è stato per me /noi, il giorno della partenza per il mare. Il mio mare,quello dell’infanzia e dell’adolescenza .Quello delle lunghe passeggiate in bici ,dei pattini a rotelle (che quando ero veloce e me la tiravo era ora di ripartire...)di mio padre "marino " come me, dei primi amori. Luoghi noti e familiari da osservare in ritorni ciclici.Non sempre amato ,a volte sognavo più mondanità o più natura selvaggia a secondo delle età.Tutto il mese ;niente di lussuoso, una casetta di ex pescatori ,in affito,con un grande orto traversato da una passerella dalla quale si arriva direttamente al mare .Sassi e scogli,un’aria sempre frizzante per l’assenza di cemento dietro.Le tamerici contorte e un pò spinghite . Mi fa bene il mare un po’ per lo iodio (…non odio, lo iodio ),un po’ perché le giornate interamente all’aria aperta,a bagnarsi ,leggere,ascoltare la musica polverizzano la prosaicità .Girare su se stessi per spingere fuori i pensieri ,creare il vuoto purificante e ripartire.Anche la lettura del quotidiano modificata ,più attenzione alla letteratura ,alle curiosità ,pur senza perdere di vista ciò che accade attorno.E nuotare nella fresca acqua del mare lasciandosi sempre alle spalle qualche detrito ,acquistando rinnovato senso di pace. Lo consideravo un mese di riposo e di cure fisiche e semmai poi in Agosto ,se potevo,mi concedevo un giro ,breve ,per vedere luoghi più lontani ,prevalentemente sempre di mare ,nello splendore del Mediterraneo che tanto amo. Quest’anno non parto e non so nemmeno se potrò partire almeno qualche giorno nel corso dell’estate. Cose non troppo piacevoli ma ineluttabili debbono essere fatte .Anche il mio mare familiare a volte sdegnato appare adesso più che desiderabile e già mi manca.Urge resettarsi immalinconendosi il minimo possibile ,cercando di fare le cose che più amo anche se leggere,studiare ,scrivere, sono troppo spesso veicoli di pensieri ,rabbuiamenti malinconici ,mumble mumble ed asfittiche concessioni ai ripensamenti .Muoversi ,muoversi.
