antonia nella notte

Scrittori


Il Ministro dell'OrdineEd i piccoli zingariCon le impronte degli indiciGiocano a pari o dispariPrima del gioco diconoCiascuno cosa mette- Io metto le manine- Io metto le manette*********************************************************************E' un'esperienza comune a tutti i genitori: essere messi in contraddizione dalla logica ferrea e spietata dei bambini. Fare un predicozzo sulla necessità di non mangiare troppi snack perché "fanno male" e sentirsi domandare: "E' allora tu perché fumi?". Poi ci sono le contraddizioni, diciamo, "di categoria", cioè dell'intero mondo degli adulti - "Perché non devo dire parolacce quando le dicono i grandi in tv?" - che sono, in fondo, il primo affacciarsi del bambino alla politica. Gli scrittori per l'infanzia - in realtà scrittori tout court che avvertono più degli altri la responsabilità dell'essere scrittori - conoscono bene il problema. Lo incontrano spesso. Ma non avevano immaginato di potersi un giorno imbattere in quello, gigantesco, posto dalla decisione di prendere le impronte digitali ai bambini rom. Cioè trattare dei bambini in modo diverso dagli altri. L'esatto contrario di quanto nei loro libri, nei loro racconti e nelle loro filastrocche tentano di trasmettere: l'idea dell'uguaglianza e della solidarietà. Così hanno cominciato a scambiarsi mail, a discutere, e una di loro - Vanna Cercenà - ha scritto una lettera-appello che ha subito raccolto ventuno firme. E tutto fa pensare che molte altre se ne aggiungeranno nei prossimi .Sono molto  contenta che  gli scrittori per l’infanzia si siano mossi !Come autori di libri per bambini e ragazzi esprimiamo una forte preoccupazione per le iniziative assunte recentemente dal Ministero dell’Interno di usare come metodo di identificazione per i minori Rom la schedatura delle impronte digitali. Troppo spesso, nel documentarci per scrivere le nostre storie, abbiamo incontrato leggi che “per il bene” di bambini emarginati e senza voce in capitolo, hanno di fatto sancito ingiustizie e discriminazioni.Se vogliamo far sì che i piccoli Rom non vivano fra i topi, cerchiamo di integrarli con le loro famiglie, di mandarli a scuola, di toglierli da situazioni di degrado, invece di fare le barricate quando si tenta di sistemarli in situazioni più dignitose. Qualora questa misura fosse effettivamente attuata, violando a nostro parere i principi che regolano la convivenza civile come la Costituzione, la Convenzione sui Diritti dell'Infanzia approvata dalle Nazioni Unite nel 1989 e ratificata dall’Italia nel 1991, non potremmo fare a meno di provare un forte senso di disagio nel proporre ai nostri piccoli lettori testi che parlano di solidarietà, di incontro fra i popoli o narrano di violenze e prevaricazioni subite dai loro coetanei come se fossero accadute nel passato e non potessero ripetersi mai più.Non vorremmo appartenere a uno Stato che un giorno debba chiedere scusa alle sue minoranze.Vanna CercenàHanno aderito gli scrittori:Emanuela Nava, Bruno Tognolini,Dino Ticli, Moony Witcher, Janna Carioli, Angelo Petrosino,Alberto Melis, Francesco D’Adamo, Luisa Mattia, Emanuela Bussolati, Arianna Papini, Guido Sgardoli, Roberto Denti, Giusi Quarenghi, Angela Nanetti, Stefano Bordiglioni, Aquilino, Bruno Tognolini, Roberto Piumini, Maria Rosa Vismara, Walter Fochesato.