antonia nella notte

temp perdu


Il sudore scende in goccioline forse simmetriche mentre affronti un ‘estate anomala che inaspettatamente richiede  concentrazione e centratura sul da farsi ;le mollezze del lasciarsi andare senza orari e senza alcuna scadenza appaiono lontane .Passando nella piazza gremita,le  asfittiche estati in città ridotte al lumicino dai pochi soldini investiti sembrano universi paralleli che ti scorrono accanto fastidiosi come punture di zanzara,magari capita pure di scoprire una forza superiore al pensato e risuonano le parole di chi intravede in te capacità sconosciute. La natura ,energia perenne delle giornate “semplici”,appare sbiadita ,insufficiente,la cosa è strana ,inconsueta ; spesso un campo accalorato dai girasoli o un tramonto arrossato da soli servivano a percepire la felicità pura, adesso uno stato di attesa febbrile trasfigura il tempo che vorrei vedere fuggire rapido fino a restituire/mi la mite,morbida sicumera del quotidiano tran tran.