antonia nella notte

Les temps perdu


**********************************************************§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§Non ho mai preso in considerazione più di tanto il tempo come categoria discriminatoria fra le persone e non in senso meramente ideologico; è stato sempre  per me proprio una cosa istintuale , naturale,automatica . Nel lavoro ,nelle amicizie ,ovunque mi trovi a relazionarmi con le persone mai mi sono preoccupata di catalogare la gente secondo l’età e/o tanto meno di “inquadrarla” o definirla da subito per questioni anagrafiche. Questo mi ha permesso di entrare in una realtà lavorativa quando avevo venti anni e trovarmi accanto a persone prossime alla pensione ,divertirmi,imparare ,collaborare con loro e diventarne amica. Lo stesso nei gruppi amicali ,mi capita di essere assieme assieme a  ragazzi dell’età di mia figlia a bere e chiacchierare ed ancora ad imparare  ed a divertirmi.L’intersecarsi delle stratificazioni esperienziali di tutti è essere fuori dai ghetti ,dai pensieri coatti e stereotopi .dai deja vu.Ghetti che mi sembra di percepire sempre più  attorno e che per nulla mi piacciono,anzi aumentano la claustrofobia.