La Finanziaria non finisce di stupire. Tremonti taglia i fondi per la cooperazione allo sviluppo e la lotta alla povertà portandoli dallo 0,19 del prodotto interno lordo allo 0,10. «Taglio che non ha pari negli ultimi trent’anni». A dirlo è il consorzio di Organizzazioni non governative Link2007 che in un incontro all’Unicef promosso con l’Agi ha presentato il Dossier«Siamo ancora in tempo?» di Stefano Piziali e Vera Melgari. Pare di no. O almeno siamo all’ultima chiamata.Con il dimezzamento dei fondi, infatti, l’Italia non rispetterà gli impegni presi nel 2000 con il programma «Obiettivi del Millennio» delle Nazioni Unite. Impegni che riguardano la fame nel mondo, l’istruzione universale, l’uguaglianza di genere, la mortalità infantile, la salute materna, l’Aids, la sostenibilità ambientale verso i quali il nostro paese aveva preso un impegno di dare risorse fino ad una percentuale di Pil pari allo 0,51 entro il 20010. Mancano due anni ad allora e il governo torna indietro.
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La Finanziaria non finisce di stupire. Tremonti taglia i fondi per la cooperazione allo sviluppo e la lotta alla povertà portandoli dallo 0,19 del prodotto interno lordo allo 0,10. «Taglio che non ha pari negli ultimi trent’anni». A dirlo è il consorzio di Organizzazioni non governative Link2007 che in un incontro all’Unicef promosso con l’Agi ha presentato il Dossier«Siamo ancora in tempo?» di Stefano Piziali e Vera Melgari. Pare di no. O almeno siamo all’ultima chiamata.Con il dimezzamento dei fondi, infatti, l’Italia non rispetterà gli impegni presi nel 2000 con il programma «Obiettivi del Millennio» delle Nazioni Unite. Impegni che riguardano la fame nel mondo, l’istruzione universale, l’uguaglianza di genere, la mortalità infantile, la salute materna, l’Aids, la sostenibilità ambientale verso i quali il nostro paese aveva preso un impegno di dare risorse fino ad una percentuale di Pil pari allo 0,51 entro il 20010. Mancano due anni ad allora e il governo torna indietro.