antonia nella notte

rubato


...la fretta dunque -non la velocità- racchiude in sé la cifra della nostra 'situazione spirituale'. Si tratta di una distinzione decisiva. La sindrome temporale che contrassegna la condizione ipermoderna non è la velocità in quanto tale. Il mondo greco apprezzava enormemente la velocità, che era considerata un fattore di virtù [...] Non aveva spazio, all'interno della cultura greca, la dimensione della fretta, della precipitazione del tempo: la fretta, l'accelerazione insensata e imprudente, manca il bersaglio esattamente quanto la lentezza, l'esitante indugio. Fretta e lentezza, precipitazione ed esitazione, non sono che due forme speculari di   i    n   t   e  m  p  e  s  t  i  v  i  t   à. Giacomo Marramao -La passione del presente.