antonia nella notte

Post N° 272


Ho letto un bel po’ in giro,nei giornali,( Ciampi ha firmato la legge truffa elettorale ,Fini è contrario all’amnistia manco a dirlo,il discorso del papa … commenti gustosi  allo sproloquio logorroico del premier... )e poi nei tanti blog  che mi piace visitare .Molte cose belle ,belle storie ,sfoghi di razza.Speravo di trovare meno profluvio di natale,auguri ,pace e serenità.Capisco bene che è cosa più che ovvia ma non ce la faccio a sopportare le feste di fine anno e cerco sodali,ora che il più è andato posso dirlo…,è proprio più forte di me,nemmeno nei momenti più “adatti”,(mia figlia piccola etc) sono mai riuscita a digerire la vischiosa atmosfera di questo periodo.Spesso mi sono trovata a pensare che rinuncerei anche alle vacanze dal lavoro se si potesse saltare a piè pari sta valanga di melenserie,di musichette falso-allegre ,di nevicate cartacee ,tappeti rossi,concerti sotto l’albero,feste di piazza ,ricordi dell’infanzia ,ricette tipiche,renne e strenne .Un idiosincrasia profonda che mi ha sempre fatto sentire vicino Woody Allen quando dice:”Ho tentato il suicidio a Natale ed altre feste comandate”.ecco forse il nocciolo della questione è proprio qui,il fatto che comunque queste feste sono eterodirette ,da sempre,a darmi fastidio,lo sono così tanto da non permettermi proprio nemmeno con un briciolo di  passione di aderirvi,c’entra forse la mia incapacità alla disciplina,agli orari ,a tutto ciò che è programmato,non è questione di religione ,consumismo ,è dentro di me la nausea. “La festa è ciò che si aspetta “,scrive Roland Barthes nei Frammenti di un discorso amoroso,sottoscrivo in pieno.Io aspetto che passino  queste  presunte  feste come avessi  un brutta influenza sperando di contrastare la serpentesca  inquietudine insita a queste giornate e riacchiappare la festa che aspetto :la mia.