antonia nella notte

sibilla


DONNE Sibilla AleramoDi Sibilla Aleramo mi piacciono le poesie,il romanzo più celebre “Una donna””Andando e stando” ”Il passaggio”,ma soprattutto mi ha sempre affascinato la sua biografia:una donna di inizio novecento con una irruenza ed una forza densa di passionalità e di energia assolutamente originali. (Sibilla Aleramo (pseudonimo di Rina Faccio) nacque ad Alessandria nel 1876. Si trasferì, poi, con la famiglia a Civitanova Marche, dove, con un matrimonio riparatore si sposò all'età di 15 anni. Nel 1901 abbandonò figli e marito e cominciò a girare per Milano, Parigi e infine Roma, dove si avvicinò a tutto l'ambiente intellettuale e artistico dell'epoca (qui conobbe Grazia Deledda). Nota è la relazione che ebbero lei e il poeta Dino Campana. Dopo la fine della seconda guerra mondiale si iscrive al partito comunista e si impegna in campo politico e sociale. Collabora a L'Unità e alla rivista "Noi donne". Muore a Roma nel 1960.).Dopo l’imprevista celebrità del suo romanzo tacque per un periodo e si dedicò alla “Scuole dell’agro romano”,insieme a Giovanni  Cena (suo compagno ..per un po’...), per quei “paria analfabeti”. Nel corso della sua vita ebbe moltissime storie con intellettuali,artisti,poeti (Cardarelli,Cecchi,Quasimodo,Boccioni,Boine ,Parise,Cascella…)dell’epoca divenendone spesso la vera e propria “Musa”.La sua storia col poeta Dino Campana è stata un attraversare-con  la sua nevrosi e la sua poesia ,cercando di amare anche la sua follia fino alla rinuncia;pena la dissoluzione Amò una dolce ragazza(Lina) ed infine già matura , un uomo molto più giovane di lei. Una vita scandalosa,all’epoca  ,andare e  stare,peregrinare ,sempre in ascolto di umani racconti. Irruenta e determinata .Una donna con un fede primigenia ed appassionata in un avvenire di giustizia e armonia.http://baruffi.ceva.infosys.it/5b/aleramo/aleramo.htmhttp://www.arangioruiz.org/sibilla/amori.htm  "Gaudio l'amarti,illimitato gaudiocredere al riso dei tuoi occhi,e vertigine ancorala certezza d'esser da te cantata,oh più tardi, negli anni non più miei,or che tremare la vita sentosul ciglio estremo...Selva d'amore, Newton Compton, Roma, 1980