antonia nella notte

Edna


Non debbo farlo,poi mi sconquasso tutto il sonno ed al mattino mi aggiro come una salma  .Mi sono addormentata sul divano con le voci di qualche non ben precisato film che svanivano fino a diventare un eco lontana .Adesso dovrei già dormire bella pacifica nel mio lettuccio ed invece sono sveglia come un campanello,addento una piccola ,profumata mela annurca e cerco di riorganizzare qualche sprazzo di sogno per eliminare quell’amarore delle storie che si sfilacciano e che vorresti saper raccontare tutto d’un fiato ,arrossata .
Nel dorato bacile d’un gran cantoversiamo tutta la nostra passione;si giacciano abbracciati gli altri amantinel riposo d’amore – noi parliamocon la lingua di tutto il mondo: il sangueche s’agita, la lunga inerzia, i fremiti,le calde palme supplici all’ospite chefugge,ed un’anima sola, indifesa, ma forte.Il desiderio solo canta al liuto;nell’aperto sospiro, fra le ortiches’acquieti il menestrello, ozioso e mutoanche lui – sia l’amore alto e lontano:tradisce il ramo piú alto quel fruttoche ogni passante può trovare a terra.Traduzione di Silvio RaffoEdna St. Vincent MillayL’amore non è ciecoa cura di Silvio RaffoCrocetti Editore 2001