Sono tornata adesso, e qui fa fresco ,la pioggia ha portato un’aria fin troppo frizzantina,trasparente. In questi giorni al mare ,è arrivata la brezza calda del “garbino”;il famigerato vento che fin da bambina sentivo evocare con preoccupazione da bagnanti perplessi e operatori turistici preoccupati. Vento caldo,aria un po’ oppressiva di quelle che ti fanno sudare e fanno arrivare i moschini delle tamerici a sciami ,variabilità alta ,a volte il cielo sembra fermarsi in un grigio metallico che toglie il respiro,poi si apre al sole caldo .Cieli evocativi nei /dai quali riprendo concitata a costruire forme antropomorfe ,animali e oggetti cangianti ed improbabili,come da bambina ,come sempre. Piacevolezze.Le prime ,vigliacchissime zanzare ,si sono saziate “more solito”del mio, pare, prelibato sangue.Mare inusitatamente mosso ,le onde erano gigantesche ,fruscianti ,venivano da sud ,profonde si stampavano sulle scogliere esaltandole ed accanto a me a due passi da riva i sassolini lucenti e resi lisci , specchianti, ondeggiavano,scivolavano ,rotolavano effervescenti in una danza dai rumori rilassanti. Si cancellano i pensieri sui confini delle terre e il tempo che già di mio non misuro,né controllo ,né conosco, scivola via in un’armonia ialina.Adesso vado
a votare.