antonia nella notte

Divorzio


Sapeva benissimo ormai che l'io ipertrofico di suo marito era assolutamente impermebile a qualsiasi tentativo di reale messa in discussione e/o di seppur minima frustrazione produttivo-critica, auto o eteroindotta.Era arrivata ad una nausea cinetica,non era affatto triste,anzi,un senso di liberazione faceva da sostrato alle sue giornate nuove di zecca,aveva unicamente voglia di fargli male ,almeno un pò ,non troppo malevolmente ,ci mancherebbe ,così ,solo per renderlo reattivo,niente di pesante ,non una vendetta ,più che altro uno sfogo a lungo trattenuto dalla permeabilità emotiva del consorte.Non poteva riuguardare dialogo,discussione,parole ,non servivano;doveva essere qualcosa di più che tangibile ,generare fastidio,scocciatura reale e materiale ,danno economico,niente idee e sentimenti .Lidia aveva da qualche parte nelle sue borse la chiave della casa di Roma ,occupata da Andrea.La cercò con cura ed una volta trovata si precipitò nella vietta accanto a piazza Navona e salì fino all'attico che l'azienda riservava ai dirigenti.Era spettacolare ,luminoso a.arredato con eleganza e gusto,mobili preziosi ,quadri e stampe d'autore,pezzi di design ,materiali pregiati ovunque.Si mise comoda.aprì le tende,si servì un buon cognac ,accese un pò di musica.Guardandosi attorno con attenzione cominciò il suo lavoro.Svitò una gamba ad ogni seggiola ,procurò un lungo (sibilante ,con un gradevole seppur cacofonico sibilo ),rigo al piano finemente intagliato del tavolo,sfilò e sbriciolò un paio di vetri luminescenti  della vetrinetta liberty ,tolse un braccetto con un paio di rose al rosso lampadario di Murano,scompagnò e "ridusse" i servizi di tazze da caffè e da tè ,i bicchieri di cristallo,rovesciò del cognac filante nel tappeto persiano in seta;scrisse sulle stampe e sui quadri d'autore ,svitò un solo rubinetto d'ottone,frantumò angoli di specchiere ...procedeva con silenziosa sistematicità senza tralasciare nulla ,nulla di prezioso almeno.Ad ogni azione di sabotaggio si sentiva rigenerata e divertita ...lei cosi' poco legata alla "Roba",immaginava la faccia incazzata del suo vaniloquente ,insipido ,marito .Quando uscì per strada si sentì leggerissima mentre si dirigeva dall'avvocato per firmare le carte del divorzio .*liberamente tratto da un racconto più che vero fattomi da un'amica in questi giorni .