Mae (piangendo) quel bambino mi ha detto :“Marocchina!”Che problema c’è ,tu chiamalo “italiano”E’ l’istess …
Giorni fa parlavo del termine “
buonismo” che detesto e col quale sempre di più si taccia ogni lacerto di tentativo di comprensione dei fatti della vita o peggio di empatia e solidarietà .Non mi sembra peregrino continuare ad analizzare il nuovo uso della lingua ,piegata ineluttabilmente al modo di pensare mal/destro che si porta molto e che va per la maggiore nelle chiacchiere e nei siparietti televisivi,internettistici e oltre.Un'altro modo di dire da ripercorrere è “politicamente corretto” (politically correct).L’espressione,in sé interessante , si è realmente andata svilendo ,direttamente dall’America che ne è stata la creatrice e che l’ha poi svilita e ridicolizzata con gli ossimori “bombe intelligenti “ed “effetti collaterali” ,quando le stesse bombe massacravano comunità di civili inermi. A volte le espressioni utilizzate in modo corretto o presunto tale sono entrate a pieno diritto nel linguaggio quotidiano ad esempio a nessuno o quasi (escluderei Calderoli e similia) viene in mente di chiamare un afro americano “Negro” o un ragazzo handicappato “infelice”,come mi capitava di sentire da bambina.Analizzare gli eccessi e le ridicolaggini di certe espressioni forzatamente ”corrette”non serve , è facile capire quanto possa essere assurdo inventare panegirici per definire condizioni particolari ma a volte cercare i cambiare la lingua aiuta a cambiare la vita stessa . Quando qualcuno dice “frocio”alla fine non è sconvolgente (gli omosessuali stessi fra loro si danno della frocia o della checca…ma lo decidono loro ) ,non lo è se non si perdono di vista i diritti civili e costituzionali che alle categorie discriminate spettano e sono disattese . Il politically correct spesso copre l’assenza di reale interesse ,un effetto che mette a posto le coscienze di chi non spende un attimo della sua vita per fare qualcosa di tangibile cercando di far progredire i diritti inalienabili delle persone ed in questo caso è una cosa superficiale ed antiestetica Altra cosa però è l’ atteggiamento cinico e volgare che si arroga il diritto di essere violento e marcatamente assertivo, verbalmente aggressivo con quella spocchietta di chi ridacchia dei tentativi di evoluzione della specie; i “diversamente fascisti” insomma.