antonia nella notte

Post N° 339


500 corrispondenti stranieri rispondono a Berlusconi ( tessera P2 1816,codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625,)che li aveva denigrati: non puoi giudicarci. Non spetta al presidente del Consiglio di un Paese democratico «esprimere giudizi sull'operato dei corrispondenti esteri»; È la replica dell'Associazione della Stampa Estera alle critiche espresse dal premier Berlusconi qualche giorno fa in tv. «Berlusconi - sottolinea in una nota Antonio Pelayo, presidente dell'associazione che rappresenta circa 500 testate - ha espresso in una recente apparizione televisiva degli apprezzamenti negativi sulla qualità dei corrispondenti esteri che esercitano la loro professione in Italia». L'associazione «non ritiene che faccia parte del ruolo del presidente del Consiglio di un paese democratico esprimere giudizi sull'operato dei corrispondenti esteri. Se ci fosse qualcosa da recriminare, ciò venga fatto per vie legali»...certo dovrebbero sapere che di vie legali il premier (tessera  P2 1816,codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625), conosce solo quelle del farsi le leggi ad personam  per neutralizzare le sue porcherie... lui ed il suo stuolo di legulei , al massimo i magistrati  sanno   insultarli o andare da loro a raccontare gossip e barzellette...L'associazione, si legge ancora nella nota, «è composta da soci di tutte le nazioni che si sono guadagnati in anni la stima e il rispetto della classe politica italiana di ogni schieramento nonché della società civile». «Le due testate alle quali il presidente del Consiglio si è riferito (Le Monde e l’Economist) godono universalmente di un grande prestigio e i loro corrispondenti il Italia sono dei professionisti di primissima qualità», conclude Pelayo.Era il 3 febbraio quando dagli studi di La7, il cavaliere si era lanciato, tra un colpo alla magistratura e uno all’opposizione, anche all’arrembaggio dei giornalisti esteri che scrivono le loro corrispondenze qui dall’Italia. Nel suo intervento lamentava la qualità del lavoro dei corrispondenti esteri e il loro modo di raccontare la politica del suo governo di fronte alle critiche ricevute, soprattutto in campo economico. Il premier non esitò a sferrare il suo attacco: «sono collegati ai giornalisti italiani che se li coccolano... anche i quotidiani internazionali hanno qui i loro giornalisti, che non sono i migliori, diciamolo chiaro»(proporrà il Pulitzer a Belpietro  Fede e  Ferrara ???? )E aggiunse: «Se io fossi il direttore di Le Monde chi manderei in Italia volendo denigrare e avendo una posizione preconcetta...». Il giornale francese, dunque, ma anche l’Economist, concluse il premier, che «è una causa persa...».Parola di Silvio -Custer -Berlusconi( tessera P2 1816,codice E.19.78, gruppo 17, fascicolo 0625,)