Erano diversi novembri che non facevo un giro per la grande fiera del patrono della mia città .L’ho fatto oggi parzialmente e rapidamente.Per me la fiera sono “le vasche”all’uscita dalla scuola con le mie amiche ,quell’idea resta vivida e piena zeppa di significati legati anche al compleanno di mia madre ed alla mia ricerca di regali da portarle. Non sono né predisposta ,né particolarmente accondiscendente verso i ricordi soprattutto quelli troppo socializzati e resi pubblici , anzi fatico quando trovo chi vi si arrotola traendone motivo di chiacchiera .Credo sia anche per questo che stavo alla larga da”queste” bancarelle piene zeppe di kitscherie e di miamemoria . E’ cambiato tutto anche se molto resta simile ,l’entusiasmo dei piccolissimi che traspare dallo sguardo perso nei palloncini ;i gruppazzi di adolescenti che ridono a crepapelle per inezie ,gli imbonitori coi loro fantasmagorici coltelli spaziali o i guanti antipolvere che attraggono gli ultimi curiosi .L’odore nauseabondo degli hot dog ha sostituito definitivamente la buona fragranza dei croccanti fatti sulle ruote di rame che certamente qualche normativa impedisce. Tanto etnico più o meno tarocco e gli orribili ,tombali, fiori finti ,caramelle in chiazze di colori iperrealisti ,cineserie di ogni tipo e profluvi di fibre sintetiche in tutte le declinazioni possibili.In piazza c’era un gruppetto di persone di FN ,non locali per fortuna , sventolavano bandiere italiane e diffondevano volantini sgrammaticati che invitavano alla lotta contro l’immigrazione rea di tutti i mali ;erano sette otto, piccoletti , impalati ,molto poco ariani direi…sventolavano ...sventolavano... in mezzo a longilinei africani che vendevano artigianato ,peruviani con la musica andina ,magrebini con banchi di ogni genere . Poveretti ,chissà se almeno in un barlume gli sarà passato o gli passerà mai per la mente quanto sono anacronistici antistorici , patetici e brutti.
La fiera
Erano diversi novembri che non facevo un giro per la grande fiera del patrono della mia città .L’ho fatto oggi parzialmente e rapidamente.Per me la fiera sono “le vasche”all’uscita dalla scuola con le mie amiche ,quell’idea resta vivida e piena zeppa di significati legati anche al compleanno di mia madre ed alla mia ricerca di regali da portarle. Non sono né predisposta ,né particolarmente accondiscendente verso i ricordi soprattutto quelli troppo socializzati e resi pubblici , anzi fatico quando trovo chi vi si arrotola traendone motivo di chiacchiera .Credo sia anche per questo che stavo alla larga da”queste” bancarelle piene zeppe di kitscherie e di miamemoria . E’ cambiato tutto anche se molto resta simile ,l’entusiasmo dei piccolissimi che traspare dallo sguardo perso nei palloncini ;i gruppazzi di adolescenti che ridono a crepapelle per inezie ,gli imbonitori coi loro fantasmagorici coltelli spaziali o i guanti antipolvere che attraggono gli ultimi curiosi .L’odore nauseabondo degli hot dog ha sostituito definitivamente la buona fragranza dei croccanti fatti sulle ruote di rame che certamente qualche normativa impedisce. Tanto etnico più o meno tarocco e gli orribili ,tombali, fiori finti ,caramelle in chiazze di colori iperrealisti ,cineserie di ogni tipo e profluvi di fibre sintetiche in tutte le declinazioni possibili.In piazza c’era un gruppetto di persone di FN ,non locali per fortuna , sventolavano bandiere italiane e diffondevano volantini sgrammaticati che invitavano alla lotta contro l’immigrazione rea di tutti i mali ;erano sette otto, piccoletti , impalati ,molto poco ariani direi…sventolavano ...sventolavano... in mezzo a longilinei africani che vendevano artigianato ,peruviani con la musica andina ,magrebini con banchi di ogni genere . Poveretti ,chissà se almeno in un barlume gli sarà passato o gli passerà mai per la mente quanto sono anacronistici antistorici , patetici e brutti.