La stanza di
Edna O'Brian Camere calde e sature la maggioranza delle
"Stanze" tutte per sè... degli scrittori contemporanei .Una stanza soltanto per scrivere,per nascondersi e conservare pezzi di parole ,parole sinuose ,parole amate .Amo le parole ,ne amo il suono ,la polissemia ,la possibilità di crearne e di modificare le esistenti ed ho capito che sono gioco e che come gioco offrono la loro massima possibilità .Ci vuole l'azione.Non servono le parole a conoscere gli altri , anzi t’offrono incrostazioni ,preconcetti,sciatterie e preziosismi ,a volte danzano e ti fanno stare bene,altre ti spezzano ma sono soltanto echi di ciò che sai leggere ,di quello che desideri e di quello che vuoi o non vuoi vedere ,rimbalzi della tua stessa esigenza del momento.Con te stesso invece tirar fuori ,scrivere e scrivere è un infinito gioco di rimandi e rivisitazioni e consapevolezze.Le parole sono una interessante ,infinita ,coinvolgente ,affascinante e persistente , amata , truffa .