Sabato c’erano tre manifestazioni ;la prima , era quella di Milano dell’associazione “Libera” di Ciotti contro tutte le mafie. L'appello di Don Luigi Ciotti: "Non lasciamo soli i magistrati e la polizia", ed anche “l’indifferenza è mafia”. Vi partecipavano parenti delle vittime di mafia ,giornalisti minacciati italiani e stranieri. «Legami di legalità, Legami di responsabilità» è stato lo slogan scelto dagli organizzatori della manifestazione che intendeva ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnovare, in loro nome, l'impegno di contrasto alla criminalità organizzata. Sul palco allestito in Piazza Duomo, Ai partecipanti alla manifestazione il cardinale Carlo Maria Martini ha inviato un messaggio nel quale sottolinea la sua vicinanza «al dolore di tutti coloro che hanno sofferto gravi lutti a causa della mafia. È qualcosa che non dovrebbe esistere, ma purtroppo esiste. E voi vi impegnate, oltre al dolore sofferto, perchè non esista più; perchè dalla società i giovani possano comprendere il valore di parole come legalità, come responsabilità e soprattutto come giustizia». Nel pomeriggio a Roma altre due manifestazioni .Una a piazza della Repubblica per la difesa dell’acqua pubblica Tra una testa composta da quattro camionette della Polizia, con trenta agenti in assetto anti sommossa e una decina in borghese, e una coda con la stessa quantità di Carabinieri, e di blindati, hanno sfilato circa 200mila persone.Contro i padroni del mondo che, secondo un immenso striscione di un gruppo di veneti, hanno toccato il fondo, una manifestazione pacifica quanto imponente ha invaso la città per chiedere, come recitava lo slogan di testa del corteo, di «ripubblicizzare l’acqua e difendere i beni comuni». Ovvero, abolire quello che comunemente è chiamato il decreto Ronchi, una legge che, con poche norme, ha affidato la gestione del servizio idrico ai privati e regalato un business da 8 miliardi di euro a pochi gruppi industriali.(l'acqua è un DIRITTO NON UNA MERCE)
Sabati
Sabato c’erano tre manifestazioni ;la prima , era quella di Milano dell’associazione “Libera” di Ciotti contro tutte le mafie. L'appello di Don Luigi Ciotti: "Non lasciamo soli i magistrati e la polizia", ed anche “l’indifferenza è mafia”. Vi partecipavano parenti delle vittime di mafia ,giornalisti minacciati italiani e stranieri. «Legami di legalità, Legami di responsabilità» è stato lo slogan scelto dagli organizzatori della manifestazione che intendeva ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnovare, in loro nome, l'impegno di contrasto alla criminalità organizzata. Sul palco allestito in Piazza Duomo, Ai partecipanti alla manifestazione il cardinale Carlo Maria Martini ha inviato un messaggio nel quale sottolinea la sua vicinanza «al dolore di tutti coloro che hanno sofferto gravi lutti a causa della mafia. È qualcosa che non dovrebbe esistere, ma purtroppo esiste. E voi vi impegnate, oltre al dolore sofferto, perchè non esista più; perchè dalla società i giovani possano comprendere il valore di parole come legalità, come responsabilità e soprattutto come giustizia». Nel pomeriggio a Roma altre due manifestazioni .Una a piazza della Repubblica per la difesa dell’acqua pubblica Tra una testa composta da quattro camionette della Polizia, con trenta agenti in assetto anti sommossa e una decina in borghese, e una coda con la stessa quantità di Carabinieri, e di blindati, hanno sfilato circa 200mila persone.Contro i padroni del mondo che, secondo un immenso striscione di un gruppo di veneti, hanno toccato il fondo, una manifestazione pacifica quanto imponente ha invaso la città per chiedere, come recitava lo slogan di testa del corteo, di «ripubblicizzare l’acqua e difendere i beni comuni». Ovvero, abolire quello che comunemente è chiamato il decreto Ronchi, una legge che, con poche norme, ha affidato la gestione del servizio idrico ai privati e regalato un business da 8 miliardi di euro a pochi gruppi industriali.(l'acqua è un DIRITTO NON UNA MERCE)