antonia nella notte

e avevano SORU!!!!


NON SONO AFFATTO TUTTI UGUALI .NULLA E' UGUALE A NULLA.MAI.
QUESTA VULGATA E' ASSURDA E DOBBIAMO SMETTERE DI CORRERGLI DIETRO .E' COME PARAGONARE UNO CHE SI FA ACQUISTARE UNA CASA MILIONARIA AD UNO CHE NE HA UNA IN AFFITTO ;una idiozia che serve e molto a chi tiene in mano tutta l'informazione.SORU ERA(E') MOLTO , MOLTO MEGLIO , SENZA SE E SENZA MA.PECCATO CHE I SARDI SI SIANO LASCIATI INFINOCCHIARE DA PROMESSE CHE GIA' LANGUONO MISERRIMAMENTE.  l presidente della giunta regionale della Sardegna Ugo Cappellacci, secondo notizie di stampa, sarebbe indagato nell'ambito nell'inchiesta della procura di Roma a proposito degli appalti dell'energia eolica sull'isola. Cappellacci ricorre in diverse intercettazioni telefoniche laddove viene discussa la nomina di Ignazio Ferraris, amico di Flavio Carboni e Denis Verdini, presidente del Credito Cooperativo fiorentino e coordinatore del Pdl, al vertice dell'Azienda regionale per la protezione dell'ambiente in Sardegna (Arpas). Cappallacci sarà ascoltato nei prossimi giorni dalla Procura di Roma Al centro di questa trance dell'inchiesta, che vedrebbe coinvolti anche altri politici, vi sarebbe la richiesta di concessioni e licenze per l'istallazione di parchi eolici ai quali sarebbe stato interessato anche il parlamentare Pdl Marcello dell'Utri e il pagamento da parte di ditte interessate di capitali transitati sui conti del Credito Cooperativo Fiorentino.All'attenzione degli inquirenti anche la decisione di Cappellacci di escludere dalla realizzazione dei parchi eolici delle pale off-shore e la gestione diretta degli impianti a terra da parte della Regione. Una scelta quella della Regione Sardegna che sarebbe stata presa a marzo, solo dopo aver appreso dell'inchiesta sugli appalti per il G8, e la notizia di indagati eccellenti che, secondo quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche, avrebbero costituito una sorta di comitato d'affari che aveva il potere di condizionare gli appalti.«Sono tranquillo. Sarò giudicato dai fatti: la mia Giunta non ha concesso alcuna autorizzazione e anzi, con riferimento a energie rinnovabili e appalti, abbiamo chiuso nell'armadio a doppia mandata i vasetti della marmellata». Questa finora l'unica reazione del presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Ugo Cappellacci, alla notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati, nell'inchiesta romana per corruzione, che coinvolge anche il coordinatore nazionale del Pdl, Denis Verdini. Il commento è stato rilasciato al quotidiano cagliaritano Gli inquirenti, che ipotizzano una sorta di comitato per gestire il business delle energie alternative nell'isola, indagano in particolare su alcuni incontri tra il governatore e l'uomo d'affari sardo Flavio Carboni coinvolto nell'inchiesta assieme ad altre cinque persone. Due di quegli incontri, sempre secondo quanto riporta il quotidiano di Cagliari, sono stati confermati dallo stesso Cappellacci. «Carboni mi chiese di sottoscrivere un accordo di programma con la Regione sulle fonti energetiche alternative», ha detto il presidente della Regione a L'Unione Sarda. «Spiegai che che non era possibile, che le precedente normativa lo consentiva ma che l'avevamo modificata. E da allora non se ne parlò più».