antonia nella notte

concita


 
 In mezz'ora Tremonti fa approvare in consiglio dei ministri una manovrina, ora chiamata legge di stabilità - la vecchia Finanziaria - su cui il Parlamento metterà il vincolo della fiducia. Il senso della storia è «bambole, non c'è una lira», si sarebbe detto una volta: non c'è un euro. È talmente vergognosa, la politica dei tagli, che alla riunione dei ministri non si è presentato Bondi, aedo di corte. Se persino Bondi dissente qualcosa davvero nel Pdl non funziona più. Berlusconi è allarmato da Tremonti: «Vedo manovre che non mi piacciono», ha detto: anche noi, parecchie, e dubitiamo che siano le stesse. Non c'è un euro per l'Università, la riforma Gelmini è senza copertura - ministro Gelmini, ma non gliel'avevano detto? Ma come funziona tra voi ministri: vi parlate?. Prestigiacomo dovrà chiudere i parchi. Non c'è un euro per gli albergatori abruzzesi nei cui hotel Bertolaso ha ricoverato i terremotati dell'Aquila: non li paga nessuno, hanno deciso di sospendere il servizio. È paralizzato il Parlamento, lo racconta oggi Bianca Di Giovanni, perché non c'è un soldo per coprire nessuna spesa dunque è del tutto inutile legiferare, ammontano a zero in questo momento i fondi in conto capitale, quelli che finanziano lo sviluppo. Il paese è fermo. L'unica cosa che si muove, molto velocemente, è la macchina di governo preposta a garantire l'impunità del premier: tutto ruota, come sempre, attorno agli affari suoi, alla riforma della giustizia. Di tutti gli altri - degli studenti, dei ricercatori e degli insegnanti, dei lavoratori, delle regioni che erogano servizi ai cittadini - non importa niente a nessuno.Quel che importa è la propaganda, fondamentale mettere a tacere le voci critiche. Ieri il direttore della Rai Masi ha annunciato una raffica di querele all'Unità e al Manifesto colpevoli di aver osservato che la censura ad Annozero era pretestuosa e non degna di un servizio pubblico. Nessuna sorpresa: è lo stile della casa. Si intimidisce il dissenso, ci siamo abituati. I giornali del premier lo fanno con noi ogni giorno. Peccato che ieri nel corso di Annozero anche Formigoni abbia espresso le stesse perplessità sulla sospensione di Santoro: Masi querelerà anche lui? Il conduttore ha chiesto ieri che gli italiani facciano sentire la loro voce. Ci associamo: lo facciano, ogni giorno, con tutti coloro che sono impegnati in questa battaglia. Stateci vicino, siete la nostra forza (e grazie a tutti per le vostre parole di ieri).Sono sicura che la manifestazione della Fiom di domani, forse l'ultima che vede Epifani segretario, sarà bella grande e pacifica. Leggete la sua intervista. Facciamo attenzione alle trappole, è un brutto momento, servono nervi saldi e cuore fermo. Ci vediamo lì.