antonia nella notte

anto/logia


Ero alla ricerca di qualcuno che disintegrasse il liso ,trito e ritrito mantra "la mia libertà finisce dove inizia quella di un altro ".Proprio ieri me lo sono sentito ripetere con aria ispirata da una persona che ne stava facendo un obiettivo per un lavoro didattico.Vago senso di nausea .incomprensione .Giramento di palle .Un contributo .Questo articolo che memorizzo.
"Libertà: una parola che non significa niente e che per questo piace a tutti"[1]Quando sentiamo parlare di libertà non possiamo fare a meno di pensare a tutti gli usi (spesso a sproposito) che facciamo di questa parola. Perché la libertàProvando a fare una piccola digressione sul perché potremmo chiederci il significato di questa parola (che spesso crediamo più per fede o abitudine di conoscere), possiamo evidenziare tra gli usi a sproposito della libertà il bisogno, di ognuno, di insegnare agli altri cosa significa, salvo evitare accuratamente di definirla.Il classico è sempre "la libertà finisce dove inizia quella degli altri"(2)[2]. In questa affermazione, che sarà nostro compito qui demolire in modo anche analitico, si evita accuratamente di dire cosa è la libertà, ma si dice, con sicurezza, dove inizia e dove finisce. Si sottintende, forse, la libertà di fare quello che si vuole, perché se ognuno fa quello che vuole in qualche modo (da capire quale) si toglie la libertà altrui (forse togliendo al limite direttamente la vita e quindi ogni facoltà di volere qualsiasi cosa).In pratica la libertà viene usata in questo contesto nel seguente modo: "la libertà esiste se esistono delle regole che la limitano e le regole hanno ragione di esistere nella misura che rendono possibile la libertà stessa dei soggetti che la praticano".Una affermazione così vaga non stupisce che piaccia a tutti, proprio perché non significa niente e che, da destra e da sinistra, si possano riempire le scatole vuote dei termini usati con i contenuti che più piacciono (o fanno piacere i propri elettori).Cos'è la libertà?