antonia nella notte

inverno


  
 In ginocchio tra vento, orma e levrierocorsi dietro di te, chiara presenza,trascinato dal lampo di una stelladi senso in senso sino alla tua assenza.Attraversasti, amore, gli egoismiche con selce di lacrima ti svelosovrapponendo abissi dopo abissi,nella mia solitudine di gelo.Il grande ragno della pioggia filacon acqua e vento leste ragnatele.Cosa mai diverranno domattina?Forse un vetro infrangibile, di certosomigliante ai miei occhi ormai serenidopo aver pianto tutto ciò che ho perso.Traduzione di Cristina SparaganaMiguel Ángel Asturias (PREMIO NOBEL LETTERATURA 1967)Un trovatore precolombianoCrocetti Editore 2009