antonia nella notte

assolutamente d'accordo con te.un abbraccio Shad

Ciao ,sono indignata ,ci stiamo imbarbarendo .

facce intonate alla giornata... cinerine, appunto.

;)))

Toglierei di mezzo questi termini eufemistici, per cominciare. Le espulsioni di massa si definiscono piu' correttamente "deportazioni" o "pulizia etnica". Ormai non c'e' piu' visione, ne' strategia politica. Solamente tattica. Tira il vento di destra e ci si allinea come banderuole e chissenefrega di chi siamo, cosa diciamo o facciamo.. chissenefrega delle nostre idee e della nostra storia.. o di cosa prepariamo per domani. Basta in qualche modo restare in sella. Che disgusto. Ciao, Anto :)

Ciao anto, ho appena spento il telegiornale, con quel senso nemmeno tanto vago di nausea. E' così difficile parlare di legalità e rispetto senza trascendere in considerazioni su razze e genie? Esiste un problema sicurezza e legalità ed è inutile negarlo nascondendosi dietro il dito. Ma esiste a prescindere. E di questo bisogna tener conto. Il resto è facile generalizzazione, che crea quel senso di momentaneo sollievo in chi di paura si nutre.

c'è un senso di smarrimento, per una sinistra che agisce come la destra, per una destra che rincara la dose, cavalca la tigre dell'indignazione, della rabbia. e che facciamo? cacciamo tutti. quelli che hanno sbagliato, quelli che han cercato di vivere nella legalità in baracche di cartone, quelli che si sono prodigati perchè la legalità ritornasse, tutti. indistintamente colpevoli di non avere niente. in altre parole: poveri. Andiamo a ondate. prima i nordafricani, poi è stata la volta degli islamici, a cui son seguiti gli albanesi, dopo di loro i rom, ora è la volta dei rumeni. Colpevoli o non colpevoli non fa differenza. Perchè se un rumeno uccide una donna è la romania che deve risponderne. Mica è un fatto individuale. no, è una questione di etnia.

Ossimora, stavolta ti quoto in toto, senza condizioni

Chi se lo prende? La repubblica di Salò non c'è più.

Possiamo fare tutte le considerazioni sociologiche che vogliamo, ma dobbiamo rivedere e modificare il nostro modo di governare l'ingresso e la permanenza sul nostro territorio di migliaia di lavoratori. Occorre investire risorse in strutture in modo da offrire condizioni dignitose e allo stesso tempo regolare il flusso secondo le necessità occupazionali. Ciao

Se il nostro unico parametro e' quello della "necessita' occupazionali", rischiamo presto di vederci "espulsi" pure noi italiani. Magari stavolta non per cercar fortuna al nord-ovest (come abbiamo sempre fatto) ma per andare a trovare lavoro in Cina o in India. Battute a parte, io mi chiedo come possa, un popolo di migranti come l'italiano, che ha esportato la mafia, portatrice di morte e dolore, in tutto il mondo, salire su questo odierno pulpito. Ci sarebbe veramente da vergognarsi, se non fosse che siamo troppo ignoranti per farlo. Scusami Antonia, ma sono furibondo.

Non sono certo della buona fede di Veltroni, nel senso che non sono certo che non stia cercando scorciatoie. Ma sono sicuro che chiunque si trovi di fronte alla responsabilità di decidere qualcosa in merito alla gestione della vita pubblica, si cofferatizzi necessariamente.

Suvvia, non generalizziamo in questo modo. Non c'e' nulla di selettivo quanto il buon vecchio razzismo. Diamo a Uolter quel ch'e' di Uolter. E' Veltroni che detesta i romeni. Il povero Cofferati stavolta non c'entra.. perche' dargli addosso? Lui non e' mica d'accordo.. Lui vuol cacciare solo chi prega Allah.

molto piu modestamente non so proprio cosa dire. forse solo che non riconosco piu quasi niente. sono solo azioni, con le conseguenti reazioni, per me indecifrabili. un pochino come curarsi un mal di denti con una colt 45. di sicuro la carie sparisce ma, assieme, anche tutta la mandibola.

chiamiamo le cose con il loro nome. fini non è più fascista di veltroni, prodi ecc. la repubblica, questa fogna chiamata quotidiano, è da tre giorni che tiene la 'notizia' come primo titolo sul sito, con titoli come 'ecco la baracca dell'orrore' , 'si è difesa disperatamente', 'romeni: via i PRIMI cinquemila'. che differenza c'è tra questa roba e quello che scrive il giornale, che tanto ci fa ridere, o libero, o qualsiasi altro monnezza dei liberali di destra? cosa ci indigna, il saluto romano o le punizioni collettive su base etnica?

diciamo pure che tutto questo è anche il frutto della scellerata scelta di affidare ai sindaci un potere smisurato

Sottoscrivo.

pure io..

Sono favorevolissima all'espulsione degli stranieri che delinquono, almeno le pene le scontano a casa loro e qui si evita di fare indulti e indultini con la scusa dei poveracci, ma una cosa, anzi tante cose da fare ci sono, per esempio rivalutare con provvedimenti concreti le periferie, perchè ovunque c'è degrado aumentano i pericoli, bar, teatri, cinema, centri ricreativi, spazi per gli anziani...controllo sociale del territorio generano sicurezza e in molti casi integrazione. illuminare i quartieri, le stazioni, rendere i luoghi 'pericolosi' vivibili significa non aver paura a prendere un autobus o la metropolitana a tarda sera, capisco perfettamente che c'è gente che conosce un unico tipo di vita possibile, ma io i carriarmati sotto casa non ce li voglio, non mi farebbero stare certamente piu' tranquilla. la risposta alla criminalità non puo' essere lo stato di polizia e/o meno stranieri. nessuno dovrebbe essere costretto a vivere in certe condizioni, e le condizioni si creano soltanto se si interviene anche sui datori di lavoro, italiani, che assumono extracomunitari in nero, pagandoli una sciocchezza, mettendo a repentaglio la loro incolumità e non consentendo loro di condurre una vita decente, chiediamolo agl'imprenditori, soprattutto a quelli del nord se vogliono che gli extracomunitari ( quindi NON i romeni), tornino nei loro paesi, fuori i criminali, ma vediamo di non trasformare in microcriminali per diperazione quelli che altrimenti adotterebbero comportamenti leciti. di romeni, maghrebini, albanesi che accettano di fare lavori umili e malpagati l'Italia è piena. e modificare anche i nostri atteggiamenti non sarebbe una cattiva idea, tutti contro lo straniero ma guardacaso l'Italia ha un movimento di soldi legati alla prostituzione impressionante, si parla di un giro di 'affari' di novanta miliardi di euro, e non credo che a mignotte, spesso straniere e minorenni ci vada il manovale romeno che guadagna quattro, cinque euro l'ora, ma chi lo mantiene questo stato di cose ? la droga, la merce rubata, quella contraffatta venduta per strada chi la compra ? è sicuro che gli italiani siano esenti da responsabilità? chi viene qua lo fa proprio perchè è qui che la giustizia latita, e chi viene qua unicamente per delinquere lo ha capito da un pezzo, e la giustizia non latita solo per la micro e macro criminalità ma per TUTTI quelli che violano la legge, il senso di disgusto non possiamo farcelo venire solo per questo tipo di tragedie, quelle realtà che ci sbattono in faccia da due giorni sono almeno vent'anni che esistono, e in vent'anni hanno governato tutti, anche quelli che oggi cavalcano questa tragedia per prendersela col sindaco o coi 'paladini buonisti', 'sta destra legge e ordine dove sta? questa destra alleata con chi l'indulto e le pene leggere le ha volute a tutti i costi per parare i culi 'eccellenti' e oggi rinfaccia queste cose al governo sapendo bene che il governo non c'entra, quella sì, fa schifo, e tanto pure.

in primo luogo occorrerebbe dire una cosa: il codice penale c'è, i reati esistono già, se uno uccide ci sono già le leggi per punirlo (difatti il sospettato è già in galera). quando a causa di un fatto qualsiasi si invocano leggi ulteriori, punizioni ulteriori, ulteriore inasprimento delle pene (oppure ci si lamenta dell'indulto) vuol dire che a. siamo alla frutta, b. i decisionisti non sono capaci a far funzionare la macchina che hanno e accusano altri di bloccare le riforme. oltretutto siccome non sono capaci a far funzionare quello che già c'è, si può facilmente immaginare che domani non saranno in grado di far funzionare le 'nuove' leggi e decreti, ragione per cui serviranno nuovi provvedimenti d'emergenza, che non funzioneranno allo stesso modo e saranno occasione per nuovi decreti. come si vede è un'industria come un'altra che mette a frutto la propria stessa incapacità come materia prima. in secondo luogo è anche vero, indubitabilmente, che la soluzione 'mettere lampioni fuori dalle stazioni' presenta due problemi: richiede soldi pubblici, ma poi violiamo le sacre leggi del liberalismo quindi è escluso, non presenta aspetti sufficientemente scenici per potere mostrare che tizio o caio 'ha le palle' e prende le decisioni 'impopolari'. repubblica titolerebbe: piantati venti lampioni a saxa rubra? dubito, il tg3 farebbe un servizio sulla rinascita di roma, dubito. il codice penale è sempre stato il rifugio per non parlare di temi politici.

non si tratta di fare leggi ulteriori, ma di adeguare quelle che ci sono alla nostra epoca, quello che andava bene trent'anni fa, quando il fenomeno dell'immigrazione non era così ampio come adesso è chiaro che non ce la possono fare ad arginare certe situazioni che, è inutile negarlo, ci sono, non si puo' negare, credo, che la microcriminalità sia opera soprattutto di questi poveracci, non si puo' negare che ci sia gente che viene qui proprio perchè sa che la giustizia italiana è quello che è e non si puo' negare che l'italia abbia importato veri e propri racket organizzati di spaccio di droga e sfruttamento della prostituzione da paesi ben precisi, il fatto che di delinquenti nostrani ne abbiamo a iosa non deve, e in nessun modo giustificare il fatto che si tollerino determinate cose sulla base dell'altruismo e, spesso, di un certo buonismo di comodo, quello che ha fatto sì che la sinistra italiana non si sia fatta mai carico di questo problema e adesso che lo fa viene paragonata alla destra piu' becera, questo è stato l'errore piu' grande che questo paese pagherà molto caro..

I numeri non dicono questo, Lady. Purtroppo la paura e' una brutta bestia.. e i razzismi sempre risorgenti (anche se sotto forme diverse), nella storia lo dimostrano. Leggiti sul Venerdi di Repubblica della scorsa settimana (mi pare) l'inchiesta di Curzio Maltese in merito a delinquenza e immigrazione. Ci sono parecchi numeri interessanti ;)

maltese lo leggo sempre anche se si ostina a scrivere ancora su quel giornalaccio che è diventato 'repubblica', i famosi numeri li conosciamo noi che stiamo ore inchiodati qua a farci fagocitare dalle notizie, ma non li conosce la vecchina che ha paura ad andare a prendere la sua misera pensione alla posta, nel merito di questa vicenda ho letto cose disgustose circa il fatto che le reazioni siano state direttamente proporzionate allo status sociale di questa donna, colpevole di essere benestante ( manco fosse stata la moglie di un ministro, a quelle non capita niente, tutelate come sono..) e di tornare dallo shopping, quello che, a parer mio è stato ignorato è la fine assurda che tutte noi rischiamo di fare se usciamo fuori dallo schema che di sera da sole non si esce e che alla fermata dell'autobus qualcuno deve venirci a prendere. riconsolarci con l'aglietto dei delinquenti nostrani non serve, non è costruttivo, ed è anche abbastanza irrispettoso nei confronti delle vittime dei soprusi...

A quanto pare anche Benedetto XVI si "riconsola con l'aglietto"; e invita a ragionare in termini ALTRI da questi. E chissa' che pure la vecchina che tu citi non si convinca, ascoltandolo, della assoluta follia di uscire da sola la sera, in un quartiere periferico e semideserto, in una grande citta'. Ma non d'Italia. Del MONDO. Romeni o no. Perche' il buonsenso esiste al di la' delle belle parole messe insieme per raccatar voti attraverso l'incutere paura e aggravare la situazione. La prima cosa da fare, se vogliamo vivere meglio noi, e' rendere alle vite di costoro SPERANZA. Perche' da sempre, l'uomo piu' pericoloso e' quello che non ha nulla da perdere. Invece cosa facciamo? Sottraiamo loro anche quell'oncia che rimane. Grandioso. E cosi' che si spiana la strada a quello che e' successo in Francia e peggio. E se papa Ratzinger scavalca a sinistra la quasi totalita' della nostra classe dirigente, beh.. qualcosa che non va c'e'. Ma non in loro. In NOI.

Sono d'accordo, Mise. Ormai l'agire politico, in italia (tranne eccezioni), si configura pienamente come uno spettacolo creato ad arte per i media.. un puro reality show. E piu' si grida allo scandalo, piu' si incute paura e indignazione in chi assiste allo show, piu' si guadagnano consensi. Per non uscire dal gioco. Grillo, che di spettacolo se ne intende, docet. E non e' un caso che la campagna anti rom-rumeni sia partita da lui. Ha intuito il potenziale di "ascolti". Ma gli allievi si aggregano e superano presto il maestro e, al momento, il disgustoso sciacallaggio mediatico operato da Gianfranco Fini su questa vicenda e' la vera punta di diamante.

Vediamo di fare chiarezza, Lady. Rimanderesti in Romania il ragazzo accusato dello stupro e omicidio di cui si parla? Ebbene, non si puo'. E sai perche'? Perche' il reato l'ha commesso qui, e la legge dice che va processato qui. Perche' i parenti della vittima hanno dei diritti; come quello di sapere la verita' e di assistere al processo (se lo vogliono) ad esempio. Perche' e' un essere umano e, in quanto tale, ha anche diritto ad un equo processo, mentre l'espulsione si configurerebbe come surrettizia condanna priva di qualsiasi garanzia sui suoi diritti costituzionalmente garantiti. Questo non vale solo per lui, vale per ogni essere umano accusato di aver commesso un reato in territorio italiano ed in tutti i paesi democratici che dichiarano (spesso molto a parole e poco nei fatti) di rispettare i diritti umani. Eventualmente, dopo i tre gradi di giudizio cui Mailat ha diritto come tutti (e sappiamo bene cio' cosa significa in termini di tempo), si puo' pensare di fargli scontare la parte rimanente della pena in patria. Quindi i criminali con procedimenti aperti sono esclusi da tutto questo assurdo discorso del decreto, e l'espulsione e' un provvedimento che non li riguarda. E chi si vuole espellere allora? Semplicemente tutti gli altri. E chi sono gli altri? Coloro che sono SOSPETTABILI di poter in futuro commettere dei reati. Oggi "innocenti", si.. ma in realta' "potenziali criminali". Le loro colpe, in realta', (gravissime) sono due: 1)essere poveri 2)essere romeni. Lo "straniero" che delinque? Sono arcistufo di sentire questi termini, da "sinistra". Ma che siamo sinistra a fare? Chi delinque e' un delinquente e BASTA. Cosa cambia se e' straniero? Il crimine e' piu' odioso? Chi delinque va punito, italiano o straniero che sia. Gli altri pero', TUTTI gli altri, vanno lasciati in pace.

ho già risposto appena prima di te.

Cioe', mi hai risposto prima che io postassi il mio commento? Svelami il segreto della telepatia, Lady..:p

no, è una risposta che si puo' adattare al tuo intervento, riferita però, a quello di prima.

Massi', dai.. era per sdrammatizzare :)

Permettetemi uno e un solo commento: siete tutti falsi ed ipocriti , incominciando dal padrone di casa che cerca di emulare ideale fantozziani cercando solo l'onere del blog (stile Beppe Grillo). Fate il diavolo a 4 comodamente seduti dietro una tastiera,dopo una serata passata alla disco o in pizzeria, difendendo i diritti di un orda di immigrati che sta letteralmente distruggendo il nostro paese e la nostra cultura, ma neanche un post, un commento una parola sugli italiani all'estero. Una questione che mette a nudo la totale inesistenza di una mentalita prima e di un'Istituzione nazionale poi.Che ne sapete voi delle condizione degli italiani detenuti all'estero???. Fuori dal territorio nazionale ci sono piu di tremila italiani detenuti in carceri europee, americane, del terzo e del quarto mondo. Se c'è da aspettarsi che in India, Turchia, Pakistan le condizioni detentive siano a livello animale, senza letti, senza assistenza medica, senza garanzie giuridiche, qualcuno si stupirà che non diversamente sono trattati i prigionieri altrove.E da noi marcie per indulti e ammistie, perdoni giudiziari e vari. Carlo Parlanti,ora nell'avanzatissima California,fu sequestrato dalla Germania quasi quattro anni fa, ha contratto l'epatite e non lo lasciano curare .. Persino le visite consolari gli sono state inibite, roba inimmaginabile ad Ankara. C'è una straordinaria similitudine tra le condizioni “americane” di Parlanti e quelle di Angelo Falcone, prigioniero in India. E voi ignobili blogghisti???Zero!!!Completamenti assenti preoccupandovi dei rom abusivi che stuprano e rapinano.Se la narrazione delle disavventure dei nostri connazionali imprigionati all'estero può indurci a un moto di soddisfazione o di consolazione per la civiltà detentiva italiana (che però il governo pagliaccio di Prodi ha annunciato di voler smantellare) una realtà inferiore sì e no a sei o sette nazioni europee, tutt'altro sentimento ci detta quanto emerge dall'impegno del cosiddetto Stato italiano e dagli italiani stessi in merito alla protezione dei suoi cittadini. Innanzitutto le garanzie giuridiche. In molti casi i detenuti sono oggetto di una macchinazione; o sono stati condannati per via di un contenzioso con un cittadino della nazione in cui si trovano con una sentenza sfavorevole non solo anche se mancano le prove ma anche quando le prove sono a loro favore, oppure perché sono squattrinati vittime di estorsioni ad opera delle mafie poliziesche locali. In nessun caso l'Italia, a differenza ad esempio della Francia, riesce a farsi sentire e a trar fuori il malcapitato.Siamo o no la barzelletta del mondo???I nostri concittadini contraggono ogni genere di malattie ma quasi mai vengono curati. Il nostro Consolato locale al massimo invia una nota di protesta, se si e' fortunati e conosciuti. Infine le garanzie di difesa. Ufficialmente il Consolato deve occuparsene ma non è vero. I fondi sono inesistenti (in California sono disponibili solo tremila euro l'anno!). E se non viene rifiutata la visita consolare, quest'ultima non ha più valore concreto di un incontro con un assistente sociale. Il Ministero degli Esteri , insieme al suo titolare D'Alema sono indecorosi. Non solo non mette al corrente le famiglie dell'arresto ma quando queste finalmente lo sollecitano non fa che inviare lettere-tipo ciclostilate sulle quali cambia soltanto l'intestazione e il numero di pratica. Se il sequestrato fa notizia al telegiornale il Ministero si attiva fino ad ottenere un risultato,mezzo soprattutto valido per giornalisti e affini che all'estero ci vanno con compensi da far venire i brividi ad un metalmeccanico, altrimenti nessuno, ma proprio nessuno, se ne occupa. Non c'è alcuna convinzione, alcun sentimento, nessun senso di responsabilità. Se Francia, Spagna, Inghilterra, Germania hanno la tendenza a sostenere i cittadini, ogni italiano oggi è orfano. I Consolati denunciano la scarsità di fondi. Non credo che si tratti solo di questo, perché non penso che all'estero sovrabbondino; quello che manca soprattutto sono la dignità, la volontà e il senso di responsabilità. D'altra parte gli esempi che ci vengono forniti da sei decenni abbondanti non possono non aver lasciato il segno. Parlando di fondi, però, sarebbe sufficiente riconvertire quanto viene girato tramite le amministrazioni locali alle associazioni parassitarie che pullulano in Italia e che si arricchiscono favorendo l'immigrazione selvaggia,il sostentamento dei CPT (76euro al giorno per ogni clandestino), per ridare ossigeno alle istituzioni in difesa dei cittadini. Basterebbe anche requisire le privatizzazioni truffa che hanno distolto il patrimonio dalle casse pubbliche per finanziare i pescecani (i casi dei palazzinari abusivi,dell'Alitalia e delle ferrovie sono tra i più emblematici). Basterebbe, eccome se basterebbe! L'Italia è allo sfascio, non rappresenta più nulla; per sorridere deve aggrapparsi a qualche performance sportiva o a qualche diverbio politico, poi deve chinare il capo; di fronte a tutti, di fronte a qualsiasi nazione tribale. Lo “Stato” esiste solo come macchina succhia soldi, denari che finiscono nelle casse dei nostri “politici” siano di sdestra o di sinistra , fascisti o comunisti, e che stanno rapinandoci a man bassa. Come appendice si occupa solo di promuovere operazioni temporanee e propagandistiche: tutte le caratteristiche dello schiavo fatto tiranno sono state assunte dall'intera classe amministratrice del potere.Una comprova? Se non ci sono i soldi per occuparsi d'indurre i suoi sequestratori a fornire a Carlo Parlanti le cure mediche e le garanzie giuridiche, ci sono invece quelli per mantenere a spese dei cittadini e dello stato milioni di invasori che non salvare un cittadino italiano, vittima di un sequestro giuridico, dal rischio di morte per infezione epatica contratta in galera.Conviene farsi nazionalizzare in un paese africano, almeno i 70 euro al giorno sono garantiti. VERGOGNATEVI TUTTI!!!!

e meno male che ci hai promesso un solo commento....

Dubito che questa emesi d'insulti sia di un qualche aiuto alla causa di Parlanti o di chicchessia.

italia chiama italia..., ma io trovo sempre occupato...!!!

troverai sempre occupato, agli italiani ormai non frega piu nulla dell'Italia. Al commento precedente dico invece, se ti senti offeso o indignato da cio' che ho scritto, guarda nella tua coscienza,se ne hai ancora una, non sono certamente le mie parole a turbarti.Volete fare i solidali con gli immigrati (soprattutto con quelli piu pericolosi), gli indignati per la faccia di Fini (perche e' di destra) ma le parole "razziste" di Veltroni passano innosservate (lui e' di sinistra),vi impressionate per le facce di quella povera gente (povera sarebbe opinabile, al TG una rumena ha candidamente dichiarato che tra lei e il marito guadagnano 100euro al giorno, lui come manovale e lei come donna delle pulizie) ma vi dimenticate dei vostri connazionali, che all'estero cercano un aiuto, dimenticati dallo stato e dai concittadini, e voi qui a fare le verginelle indignate come il console Rumeno, che pero ringrazia l'Italia se in Romania la criminalita e' scesa del 60%.

Ma figurati.. Non mi sento offeso ne' indignato. Chi insulta definisce solo la pochezza delle sue argomentazioni. Quindi chi dovrebbe offendersi, nel leggere i tuoi insulti, sei proprio tu. E se non lo capisci, peggio per te. P.S. Non doveva essere "uno e un solo commento"? :p

i nostri connazionali all'estero, quelli che non sono sotto processo, o rinchiusi in galera, godono di alcune garanzie che questi non hanno. prima fra tutte la tutela della sanità. se poi parli di italiani all'estero che han commesso crimini, convengo che le garanzie umanitarie debbano essere tutelate. Al di là di questo, uno deve rispondere delle cazzate che fa. Se mi permetti. Il nostro governo deve intervenire affinchè il carcere non sia una tortura, e che la malattia venga curata. Per il resto stenderei un velo pietoso. Ci facciamo ancora riconoscere all'estero per stupri e rapine.

vorrei credere che se la vittima fosse stata una donna rumena e il carnefice un gruppo di italiani (l'inversione dei ruoli in altre nazioni è stata proprio questa) ora staremmo a parlare di nuove leggi per integrare i cittadini del mondo anche nel ns paese. Abbiamo molte leggi per punire (e non riusciamo neanche ad applicarle) ma nessuna per favorire l'integrazione, l'inserimento sociale....... forse faranno solo qualche lampione in più!!!

Riporto anche qui un commento che oggi ho scritto sul blog di donnesudestbarese.
Tor di Quinto … una vita spezzata che si va ad unire alle tante – troppe – vite che sono state negate alle donne ed alle innumerevoli altre violenze che le donne subiscono quotidianamente.
Un dolore che si rinnova e che continua a rinnovarsi anche quando gli organi di informazione non ne parlano.
Ho seguito le notizie in televisione e sui giornali. Ed alla rabbia per l’ennesima violenza su una donna si è aggiunta la rabbia per come il problema è stato affrontato … o meglio, per come non è stato affrontato.
Il vero problema non è se la violenza venga compiuta da uno straniero o da un italiano … il vero problema non è se la violenza venga perpetrata ai danni di una donna italiana o di una donna extracomunitaria o di una donna comunitaria …
Il vero drammatico problema è che la violenza contro le donne viene compiuta sistematicamente ogni giorno in ogni parte d’Italia (e del mondo) … ed io non posso accettare e non accetterò mai che una sola donna (al di là della sua nazionalità) subisca violenza da chiunque (a prescindere dalla razza, dalla nazionalità o dalla religione di appartenenza).
Come non accetterò che la violenza sulle donne salga agli onori della cronaca per essere strumentalizzata per far approvare velocemente un provvedimento contro gli stranieri, per assecondare un’ondata di xenofobia.
La questione sulla violenza contro le donne è, così, passata in secondo piano e nessuno ha speso una sola parola sul vero allarme della violenza contro le donne (quello che si consuma dentro le mura domestiche) né su eventuali provvedimenti legislativi o su attività istituzionali che possano incidere realmente sul fenomeno della violenza contro le donne.
Invece di affrontare il problema dello stupro e della violenza sulla donna si è spostata l’attenzione sul problema dei rumeni, semplificando il dramma della violenza sulle donne e generalizzando il dramma di Tor di Quinto con la falsa equazione “straniero (soprattutto se rumeno o extracomunitario) = stupratore (o, comunque, delinquente)”.
La violenza in un luogo pubblico, soprattutto se fatta da uno sconosciuto (per di più rumeno), emotivamente colpisce di più anche perché è l’unica di cui (pur se raramente) si trova notizia sui giornali. Ed è proprio questa emotività che è stata sfruttata, non la reale volontà di combattere il fenomeno della violenza contro le donne.
Eppure è ormai noto che il fenomeno che ha proporzioni decisamente più vaste – e, quindi, da questo punto di vista più drammatico – è la violenza perpetrata dal marito, dal convivente, dal fidanzato, dal padre, dall’amico, dal medico, dal datore di lavoro, dal collega di lavoro … dalle persone, cioè, che la donna conosce bene, di cui si fida e che abusano di questa fiducia. Ed è anche superfluo dire che sono proprio questi gli episodi maggiormente in crescita.
Mi chiedo allora: dobbiamo espellere dall’Italia anche i numerosissimi fidanzati, mariti, padri, amici e parenti italiani che hanno usato e continuano ad usare violenza sulle donne? … violenza che molte volte si conclude con la morte delle donne …
Nella nottata tra sabato e domenica, mentre Giovanna Reggiani era ancora in coma, una donna è stata stuprata e brutalmente malmenata a Cagliari ma non c’è stato alcun clamore mediatico: questo caso non faceva notizia, non era “strumentale” alla campagna sul pacchetto sicurezza che ci si è affrettati ad approvare in concomitanza dello scalpore suscitato dall’orribile episodio di Tor di Quinto. Lo stupratore, questa volta non è né un rumeno né un extracomunitario … Due pesi e due misure …
Si procede con le espulsioni ed il problema della violenza contro le donne non viene affrontato, resta lì, immutato in tutta la sua drammaticità, uguale a prima della morte di Giovanna.
Ed è per questo che condivido quanto espresso ieri nel comunicato di “controviolenzadonne” ed in particolare:
”Ancora una volta la violenza maschile viene ricondotta a un problema di sicurezza delle città e di ordine pubblico, strumentalizzando a fini politici il dramma di donne che vengono stuprate e in molti casi uccise.
La violenza contro le donne continua a essere trattata come devianza di singoli o come responsabilità da addossare alla nazionalità degli aggressori e degli omicidi, mentre è strutturata all'interno della società e della famiglia, e deriva dal dominio storico di un sesso sull'altro.
L'aggressività maschile è la prima causa di morte e di invalidità permanente (dati Onu) per le donne in tutto il mondo.
Senza un reale cambiamento culturale e politico che sconfigga una volta per tutte patriarcato e maschilismo non può esserci salto di civiltà.
La violenza sessista contro le donne è una delle emergenze sociali e politiche più pressanti e il silenzio delle istituzioni sul tema non è più accettabile.”
Ricordo che poco più di un anno fa la colpa in assoluto degli stupri venne data agli albanesi; oggi, invece, la colpa è dei rumeni … a chi toccherà essere colpevole domani? … quando ci si deciderà di affrontare in modo serio il problema della violenza contro le donne?
Perché si fa finta di non sapere che la violenza contro le donne non conosce differenze di classe, di etnia, di cultura, di religione o di appartenenza politica?

Sono pienamente d'accordo con te, Marea.

forse più che sui colpevoli, bisognerebbe concentrarsi sulle vittime. colpevoli e vittime sono comunque di nazionalità variabile. grazie marea del tuo commento

Credo che sia ormai ora che le donne prendano in mano la loro vita, si organizzino e facciano la rivoluzione o quantomeno acquistino forza politica in prima persona.
Fino ad allora nulla cambierà.
Insomma siamo capaci di fare mille cortei per ogni cosa e non uno, solo di donne, a favore delle donne?

Mi chiedo quante vite dovremmo sacrificare in nome della vostra incoscienza, della vostra demagogia, del vostro schema mentale precostituito ?! La gente ha provato sulla propria carne il lassismo di questo governo che ha permesso che il nostro paese venisse invaso dai peggiori delinquenti. Non hanno fatto distinzioni, non hanno voluto farne, per loro come per voi lo straniero che vive di espedienti, che delinque doveva essere accettato se non addirittura considerato almeno quanto quello che vive e lavora onestamente. E no, adesso la gente e stanca, non ne può più e chiede a viva voce che questa demenzialità abbia fine e alla svelta, ma come sempre a quanto pare finita l'utopia rimangono gli utopisti.

E quando paiono finite le sole, rimangono i solisti :p

ho dato una scorsa alle cose che avete scritto ;io come la penso l'ho già detto,sintetico ma mi sembra abbastanza chiaro.Per il resto coloro che pensano che le immigrazioni si fermino solo con la volontà più o meno maldestra di farlo;che un caso di violenza (oggi hanno assassinato una ragazza inglese a Perugia ...se si scopre che è stato un italiano che si fa?Chi si espelle?).Ne ho piene le tasche di chi da anni fomenta la paura e la xenofobia e ne ho piene le tasche di chi dic e che noi italiani se andiamo in altri paesi e delinquiamo siamo malltrattati,e allora?lottiamo assieme per far uscire la gente di nazionalità italiana e non contravveniamo però all'idea di TOLLERENZA ed ACCOGLIENZA che contraddistingue l'EUROPA e che dovrebbe contraddistinguere anche (e sopratutto)chi dice di essere cristiano .NO?Quanto a chi offende,parla al plurale senza rispettare le singolarità delle persone ,lancia improperi e mi riveste di responsabilità che certo non ho è soltanto qualcuno che non pensa e che non mi interessa.

Sono scuse, sei solo un tantino intollerante. Lo si diventa quando ci si rifiuta di confrontarci con la realtà fattuale, è molto più semplice salvaguardare l'integrità del proprio schematismo ideologico e rifiutare il proprio fallibilismo che confrontare il proprio pensiero specialmente se lo si è adeguato a un clichè. In realtà sono io ad avere seri dubbi circa la tua capacità nell' acquisire coscienza della realtà e quindi ti lascio volentieri ai tuoi pregiudizi e al plauso beota dei conformisti.

Curioso il tuo argomentare, Solista. Accusi d'intolleranza Antonia perche' non perde tempo a rispondere (come me) ai tuoi precedenti insulti e contemporaneamente insulti ulteriormente chi condivide il suo post, dandogli del beota conformista. Caspita, tu si che sai come dar prova della tua tolleranza :p

Io ho risposto ed ho ribadito ciò che penso.Il mio pensiero è clichè il tuo filosofia;io non ho coscienza della realtà tu invece sei un analizzatore lungimirante e attento.Io ho pregiudizi,tu sei libero e voli alto.Mi lasci al "plauso beota dei conformisti"?BEH.VEDI TU

Letti i commenti, oltre che il testo, mi meraviglio che si parli così poco di informazione. Praticamente nessuno ha parlato di "Sbatti il mostro in prima pagina". La metà dei telegiornali dedicata a questo tema, tutte le prime pagine: visto che molti ormai sono i razzisti - anche se blandi, in casa nostra - si rischia di fare audience. Ma è la sola ragione per cui i media dedicano così tanto spazio a tutto ciò? è una notizia, ma non hanno certo preso tanto spazio i due guardiani massacrati alla stessa maniera inumana in Veneto - ed è forse questa la cosa che mi pare meriti attenzione, e anche questa non ne ha. Infatti uno dei primi commenti fu: "Ma se succede a Roma ha più peso?". La notizia è certo importante, anche per l'eco avuto in Romania e per la conseguente discussione sui ROM. Però le notizie politiche sono passate in un comodo secondo piano, e guarda caso hanno tutti i politici interesse a questo fine. Veltroni e Berlusconi sono entrambi passati per i TG (cercando la comparsata in modo palese) solo per dire qualcosa sui rumeni. Non hanno problemi seri di cui potremmo anche essere tutti interessati, anche in questi giorni di festa, quando tutti riusciamo a leggere quelle enciclopedie che sono ormai i giornali? Con ciò, esprimo un'opinione personale. Invece mi sento di affermare come dato oggettivo che tutti quelli che hanno partecipato alla discussione hanno accettato i servizi televisivi come verità reale, come visione equilibrata delle cose, come informazione da accettare e basta. Questo non va. specie se lo fanno anche i blogger. Chi ci salverà allora dal bersele tutte?

You got a point, direbbero gli anglofoni.. pero' dai, non siamo poi cosi' sprovveduti, noi blogger.. non tutti, almeno ;)

e infatti sono lieta che la freccia sia giunta al segno - vedo bene, in questo mondo nuovo, che ci sono forze sincere e menti critiche. Ma bisogna stare bene attenti, è così facile cadere nei tranelli. Ad esempio, lo stesso giorno in cui tutti parlavano di questi terribili rumeni, che vedo ormai al centro di una vera polemica pro-contro, ho trovato una notizia in un box di 4 centimetri in fondo pagina interna di "La Repubblica" una notizia sconvolgente e che non avevo sentito in tutto il bailamme dell'informazione: cioà che mentre pensiamo che per De Magistris ci sia una pausa, il 1 novembre 2007 sono stai allontanati dall'inchiesta WHY NOT Gioacchino Gurchi, consulente di De Magistris e Pasquale Zacheo, il capitano che lo affiancava. ORA CHI PORTERA' AVANTI L'INCHIESTA? è praticamente impossibile. I blogger così attenti a De Magistris, Grillo, Forleo ecc. avrebbero docuto concentrarsi su questo. Perché questo è proprio la soluzione totale del problema, per Mastella. E questo non va. Se è innocente, che lasci che le indagini vadano avanti. E se no...

Stiamo raschiando il fondo del Barile! Siamo noi i veri incivili!Stiamo buttando a mare la nostra civiltà giuridica!

IO leverei di mezzo rumeni zingari slavi comunisti come te!! sai l Italia come andrebbe meglio...!!e pure quel traditore di fini...

UH CHE BRAVO!

Forse non sei informato, ma l'hanno gia' fatto una settantina di anni fa. O almeno ci hanno provato. Mal gliene incolse, perche' si ritrovarono con le baionette americane davanti e quelle russe... beh, insomma, dammi retta.. non conviene ;)

E' bastato che l'occhio mi cadesse sulla bandiera della "palestina" per capire di che pasta fossi fatto/a. Quello che ho letto in seguito è stato un corollario di quell'immagine.Ho la nausea.

poverino...., guarda quà , magari trovi qualcosa che te la fa passare. Auguri..

Gia'.. povero. Presentagli anche un bravo chirurgo oculista.

pereferiva magari la bandiera con la croce uncinata...

croce uncinata o falce e martello !!!!!!!diversi simboli stessa ideologia

Perfino mio figlio, che ha nemmeno 7 anni, ha imparato da un pezzo a non fermarsi solo alle figure..

neanche per sogno, queste cose valle a scrivere sul blog di storace.