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Post n°1841 pubblicato il 31 Ottobre 2011 da ossimora
 


 

 

"La debolezza è sublime, la forza spregevole.

 Quando un uomo nasce, è debole ed elastico.

 Quando muore è forte e rigido.

 Quando un albero cresce, è flessibile e tenero; quando diviene secco e duro, esso muore.

 La durezza e la forza sono le compagne della morte. 

La flessibilità e la debolezza esprimono la freschezza della vita.

 Perciò chi è indurito non vincerà."

 Lao-Tze. 

 



Più che elogio del debolismo, un elogio dell'adesione al divenire, come direbbe il filosofo.

Si sa che ogni età ha i suoi dilemmi, si tratta solo di seguire la via della rigidità o quella dell'adattamento,;

adattamento

inteso come accoglienza , benevola disponibilità , abbraccio universale.

  

 

 

 
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Commenti al Post:
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 31/10/11 alle 16:41 via WEB
io dico sempre: la mia fragilità è la mia forza- La mia forza è la mia fragilità... Splendido quadro. Post lenitivo e curativo. (dell'anima) Ti voglio bene. Roberta
(Rispondi)
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 31/10/11 alle 19:34 via WEB
condivido subito!
(Rispondi)
 
angiolhgt
angiolhgt il 02/11/11 alle 00:59 via WEB
è vero la rigidità è rigor mortis, è autoconservazione cristallizzata per preservarci illusoriamente dal divenire , dall'entropia ma dal cambiamento e dall'evoluzione di una crescita interiore. L'essere filosofico è immutabile, eteno mentre il nostro essere si modella nel tempo e con l'ambiente. Chi è rigido ha paura di morire guardando solo all'indietro in cerca di un centro di gravità permanente che esiste solo nella sua illusione.
(Rispondi)
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 02/11/11 alle 16:09 via WEB
Personalmente nella flessibilità e debolezza ho sempre trovato molta ipocrisia e volontà di lasciarsi condurre dal più forte che imponeva le proprie regole, amore per il quieto vivere cercando di evitare i coinvolgimenti. Non ho mai amato i don Abbondio anche se devo riconoscere che vivono meglio! :))
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 02/11/11 alle 22:25 via WEB
...flessibilità e debolezza non significano mancanza di coraggio nè spirito gregario...adesione al divenire semmai
(Rispondi)
 
angiolhgt
angiolhgt il 03/11/11 alle 13:09 via WEB
la debolezza non è necessariamente esprit d'abandon, spesso è la percezione gandiana del reale rapporto di forze e lo stimolo forte per applicare la strategia vincente sul forte:diventa fomite di vera forza. Penso a hocimin ma a mille e mille casi nella storia dove i più "deboli" scoprono che possono far polpette dei "più forti". Nelle arti marziali è la forza dell'avversario che si tramuta nel suo capitombolo, i deboli pavidi sono perdenti cosìcome i forti quando si trovano davanti dei deboli non di spirito ma di posizione.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/11/11 alle 18:48 via WEB
la durezza e la forza sono compagne della morte...spesso mi capita di sentir parlare persone e di pensare fra me e me ..."povero...è morto dodici anni fa e non lo sa".L'elasticità e la capacità di cambiare ed evolvere sempre nulla hanno a che vedere con la mancanza di coraggio.anzi semmai è vero il contrario...Don Abbondio era proprio uno che aveva paura del cambiamento .Rigido e pavido.
(Rispondi)
 
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