Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

ormaliberajigendaisukeossimoraQuartoProvvisorioje_est_un_autreexiettoalf.cosmoscassetta2anakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21atapo
 

Ultimi commenti

Sento odor di fiction
Inviato da: jigendaisuke
il 22/04/2024 alle 18:35
 
Preferisco la Parigi del commissario Maigret.
Inviato da: jigendaisuke
il 17/04/2024 alle 19:00
 
Diciamo che ne avevo sentito certamente parlare ma dopo la...
Inviato da: ossimora
il 16/04/2024 alle 12:58
 
Ma dai! Non conoscevi i fatti di Acca Larentia?? Li conosco...
Inviato da: jigendaisuke
il 15/04/2024 alle 19:36
 
Direi proprio di si
Inviato da: ossimora
il 15/04/2024 alle 11:12
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« BurriFamiglie »

Marai

Post n°2025 pubblicato il 14 Marzo 2015 da ossimora
 




«Il dolore è passato.

 La vita lo ha trasformato in qualcos’altro; dopo averlo provato, dopo aver singhiozzato, lo si nasconde agli occhi del mondo come una mummia da custodire nel padiglione funerario dei ricordi. 

Passa anche il dolore provocato dall’amore, non credere. 

Rimane il lutto, una specie di cerimonia ufficiale della memoria.

 Il dolore era altro: era urlo animalesco, anche quando stava in
silenzio.

 È così che urlano le bestie selvatiche quando non comprendono qualcosa nel mondo – la luce delle stelle o gli odori estranei – e cominciano ad avere paura e ululare. 

Il lutto è già un dare senso, una ragione e una pratica.

 Ma il dolore un giorno si trasforma, la vanità e il risentimento insiti nella mancanza si prosciugano al fuoco purgatoriale della sofferenza, e rimane il ricordo, che può essere maneggiato, addomesticato, riposto da qualche parte.

 È quel che accade ad ogni idea e passione umana».

 Sándor Marái, “Il gabbiano”, Adelphi, Milano

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/ossimora/trackback.php?msg=13146412

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 14/03/15 alle 01:27 via WEB
Mah! Per me invece, il dolore rimane eccome.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 14/03/15 alle 01:32 via WEB
Beh non mi dirai che un dolore "antico" ; resta immarescibile ; non è umanamente possibile , non lo si può reggere !
(Rispondi)
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 14/03/15 alle 11:32 via WEB
ecco, parli bene, UN DOLORE ANTICO.. un lutto, una perdita, una separazione... un divorzio... la morte di qualcuno.. (anche se, c'è chi non si riprende, ma quella è un'altra storia). Ma ci sono dolori quotidiani, vivi profondi, che sono come ferite sempre aperte. Eppure deve esserci il modo.. lo troverò! la serenità, forse, il non abbassarsi a quel dolore, sorridergli, accarezzarlo, portarlo addosso con dignità e dirsi felici nonostante tutto, ebbene, questo si può. Un abbraccio.
(Rispondi)
 
Fanny_Wilmot
Fanny_Wilmot il 14/03/15 alle 11:15 via WEB
Gli dèi, che di crudeltà se ne intendono, ci fanno la grazia, dopo indicibili tormenti, di permettere che il dolore fluisca fuori dal nostro corpo; le cicatrici restano ma col tempo si impara a gestire pure quelle.
(Rispondi)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 14/03/15 alle 11:45 via WEB
Si ma, dipende dal tipo di dolore; non tutti i dolori sono cicatrizzabili. Eppure deve esserci un modo per farli scomparire! il mio è un dolore costante e fisso, in escalation... un attimo che sembra che io lo abbia vinto, eccolo che si ripropone. Forse, con la serenità, ecco posso farlo evaporare.. forse è una questione di età, e soprattutto di accettazione. Gli dei.. insomma. Leggo che non credi in Dio, eppure, la metafora deistica, forse insegna qualcosa; che siamo esseri che rifuggono la sofferenza, e invece forse, anche quella ci insegna qualcosa, anche nella sua manifestazione più grande. grazie.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 14/03/15 alle 12:11 via WEB
Esattamente così Fanny !
(Rispondi)
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 14/03/15 alle 13:58 via WEB
eccerto:-) certe cicatrici, nemmeno si guardano più.. scompaiono pure loro.
(Rispondi)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 14/03/15 alle 11:28 via WEB
mia cara. Ho letto stanotte ma troppo stanca per commentare, ed allora, ti ho letta, in silenzio:-) il quadro è bellissimo, ma anche l'altro mi piaceva:) questo scritto si può applicare per i dolori della vita umana, che ci trapassano.. sì. D'amore, se vuoi, di perdita anche.. di qualcuno che ci lascia e lascia un vuoto. E' tutto vero, davvero. E te ne ringrazio in un momento mio, così delicato.. però. Devo scrivertelo un però, testimonianza della mia vita. C'è un dolore più grande di tutti, che è la malattia di un figlio; "il fuoco purgatoriale della sofferenza", ... non basta per CERTI DOLORI, disinfetta per un po', la connessione con il cielo e le stelle può lenire, il sogno ancora aiuta.. MA, non può andarsene da qualche parte per molto. Sì può essere addomesticato, ma resta vivo, ogni giorno. Non è solo una mia esperienza personale. C'è gente come me, che ha preso due lauree, ha creato associazioni, ha fatto della sofferenza un traguardo da dove ripartire.. E forse anche a questo si riaggancia lo scritto, MA, e c'è un ma.. ci sono sofferenze che vanno molto e ben, oltre di noi. Forse è uno sguazzarci? no! davvero lo dico. Vorrei sguazzare altrove con la consapevolezza, che questo dolore è feroce e grande, ma forse io, lo sono di più. Ognuno abbiamo i nostri tempi, e devo forse abbandonare l'idea "del come sarebbe stato", e della difesa da un mondo, che ci avrebbe voluto diversi; siamo diversi in altra maniera. Ti ringrazio come sempre per lo spazio, tanto, davvero. Questo volevo scriverti stanotte, ma mi è stato impossibile! buon giorno! e grazie ancora. Roberta
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 14/03/15 alle 12:10 via WEB
Cara Roby , un abbraccio di cuore , lo capisco benissimo il dolore del quale parli ; quello della quotidianità "forzata" da contingenze inappellabili . Sei potente , c'è chi di fronte ad una situazione come la tua finge di essere pacificata , il tuo grido di dolore e la ricerca dell'alleggerimento sono la tua forza!
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 14/03/15 alle 12:30 via WEB
Si i disegni erotici di Picasso sono come lui..affascinanti
(Rispondi)
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 14/03/15 alle 14:02 via WEB
è che non l'avrei voluta questa potenza; ma ecco, che già non mi amo abbastanza, non amo, la forza che metto nell'affrontare il mio destino, che in parte, sto cercando di cambiare! La forza è anche intelligenza; nel mio grido c'è il coraggio e la ricerca di alleggerimento la ricerca della serenità a cui anelo. Ti ringrazio davvero tanto. Sul quadro.. stiamo parlando di Picasso, e un Picasso inedito. :) buon pomeriggio.
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 14/03/15 alle 12:46 via WEB
È facile amare qualcun altro, ma amare ciò che sei, quella cosa che coincide con te, è esattamente come stringere a sé un ferro incandescente: ti brucia dentro, ed è un vero supplizio. Perciò amare in primo luogo qualcun altro è immancabilmente una fuga da tutti noi sperata, e goduta, quando ne siamo capaci. Ma alla fine i nodi verranno al pettine: non puoi fuggire da te stesso per sempre, devi fare ritorno, ripresentarti per quell’esperimento, sapere se sei realmente in grado d’amare. È questa la domanda – sei capace d’amare te stesso? – e sarà questa la prova. […] » (C.G.Jung, Lo Zarathustra di Nietzsche,
(Rispondi)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 14/03/15 alle 13:59 via WEB
Ecco, sì. E' proprio così, ed è così che sto facendo. GRAZIE, Antonia, grazie.
(Rispondi)
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 14/03/15 alle 14:00 via WEB
è scritto per tutti, certo - ma in questo caso è scritto proprio per me!
(Rispondi)
 
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 14/03/15 alle 14:24 via WEB
ho riflettuto un po' sulla questione, mi è impossibile non farlo! E' pure vero che esiste un Genio dell'Amore nel senso più alto del termine. Quel genio, che in un lampo, ti fa prendere coscienza di quanto ti ami, ti libera e far liberare anche l'altro!. Esiste anche qui, fra di noi, quando cerchiamo di comunicare e di cercare di evolvere in meglio. Esiste una sorta di liberazione di noi stessi e da noi stessi, come un guarire anche dalle nostre lotte intestine. Un fare pace con noi, nel momento stesso in cui entriamo in contatto con qualcuno di veramente speciale, così speciale, che in quel lampo ce lo fa capire il percorso che dobbiamo fare. Il Genio sta, nel momento IN CUI TUTTO CIO' AVVIENE IN SIMULTANEA appunto:-) una due o tre volte in un secolo. Vado! che mi si scuoce la pasta. :-)
(Rispondi)
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/03/15 alle 14:18 via WEB
il dolore diventa memoria
(Rispondi)
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 14/03/15 alle 20:33 via WEB
ma anche la memoria può diventare dolore....
(Rispondi)
 
Fajr
Fajr il 14/03/15 alle 16:35 via WEB
Alla fine, è tutta una questione di attesa e di come saper attendere.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 15/03/15 alle 01:32 via WEB
In questi giorni ( lo avrai sentito ) qui c'è stato un omicidio suicidio; lui un poliziotto , lei una operatrice del sociale , volontaria nella croce rossa , figlia di un noto maestro di musica .Lei stava lasciandolo , decisa. Leggendo questo pezzo di Marai ho pensato a lui , che non ha saputo reggere il dolore dell'abbandono , non ha saputo attendere , farsi da parte , il dolore lo ha accecato e gli ha fatto compiere una cosa terribile che ha sconvolto tutta la città ...già una questione di attesa e di saper attendere , bisognerebbe spiegarlo a chi uccide per dolore/passione!
(Rispondi)
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/03/15 alle 10:07 via WEB
non giudico, ma bisognerebbe cercare di tenere sempre nervi e passionalità ben saldi; sempre. Per evitare l'irreparabile. La vita ci riserva cambiamenti; nulla è mai certo. Solo due cose. In virtù di questo, lo ripeto, sempre nervi saldi. E so bene (purtroppo) di cosa parlo. *** Riguardo all'attesa, sono d'accordo con Fajr, pienamente d'accordo:-)
(Rispondi)
 
 
 
Fajr
Fajr il 15/03/15 alle 15:39 via WEB
Non era stato attento. Non aveva prestato la necessaria attenzione a ciò che stava cambiando tra loro e intorno a loro. Avrebbe potuto salvarsi in tempo e non lasciare che il dolore travolgesse entrambe. Due sventurati, soli nella loro sventura. Sarebbe bastato che chi, oggi si interessa tanto alla loro tragedia, si fosse compromesso ieri con la loro sventura. (attesa, attenzione, attendere... la radice è sempre la stessa).
(Rispondi)
 
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
antoalvolo il 15/03/15 alle 18:20 via WEB
Mari , purtroppo temo che lui sia stato fin troppo attento , aveva capito tutto da tempo , sapeva che lei stava intrecciando una nuova relazione ; adesso..a cose tragicamente concluse sembra pure che qualche amico avesse ricevuto mezze confidenze del tipo. "ho problemi in famiglia , poi ti vengo a trovare e se non li risolvo sentirai parlare di me ", ecco forse l'amico avrebbe dovuto soppesare di più questa frase e non mollarlo ma si sa la vita di ognuno corre senza troppa "attenzione" e spesso senza tempo materiale da dedicare agli altri
(Rispondi) (Vedi gli altri 2 commenti )
 
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
fajrmoltalvolo il 17/03/15 alle 18:56 via WEB
Anto, il tempo è una convenzione. La volontà di esserci oppure no appartiene ad un'altra dimensione, quella sì che ci appartine e ci distingue. Se qualcuno di noi, dopo un "evento" che ha trapassato altri, ricorda una frase, un movimento del labbro, quel piccolo ciglio che è caduto inaspettato sul pavimento... significa che in quel preciso millesimo di secondo tutto gli si è presentato chiaro ed intelligibile. E se poi, sempre quel qualcuno, non si china o si si solleva verso lo sventurato, significa che ha scelto di volgersi altrove e negare a se stesso ciò che ha "visto" e conosciuto. Perciò, alla fine, ciò che conta è l'attenzione e non l'affanno per una presunta mancanza o insufficienza di tempo.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 18/03/15 alle 01:51 via WEB
Beh , a volte fatichiamo a leggere dei piccoli segnali che ci ritornano acclaranti solo dopo un avvenimento sopratutto di questa potenza .Poi con un amico che magari ti dice una fras e buttata là , in mezzo a scherzose battute non è pe rniente facile.
(Rispondi)
 
ziryabb
ziryabb il 14/03/15 alle 18:37 via WEB
Thrill is gone canta B.B King. Un' altro cosa a parte il titolo.
Non si conosce il contesto da cui deriva il paragrafo da te scelto. La responsabilità è tutta tua:-)
L'idea di dolore forse rispecchia la storia dell'autore.
Questo dolore non mi piace, mi spaventa e lo sconsiglierei se si potesse scegliere.
Il disegno è antidolorifico. Ma io ho male di schiena e un po' male di testa. Che dolore!
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 15/03/15 alle 01:19 via WEB
BB King...l'ho sentito/visto a Pistoia blues ,niente male. L'arzigogolo picassiano potrebbe andare per il mal di schiena!
(Rispondi)
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/03/15 alle 10:09 via WEB
davvero l'hai visto dal vivo?? ti adoro!!!! come niente male! :-/ è un mito! (ora ti mando un link di un pezzo (è stratosferico, anche se io preferisco jooh lee oker). Rido sull'arzigogolo picassiano! quelle applicazioni fanno passare tutti i mali! mica solo il mal di testa/schiena. :-)))))
(Rispondi)
 
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/03/15 alle 10:14 via WEB
eccolo:-) https://www.youtube.com/watch?v=S1upbgyd9lo da sentire magari insieme agli arzigogoli, :-)))))))))))))))))))) buona domenica:)
(Rispondi)
 
angiolhgt
angiolhgt il 14/03/15 alle 20:36 via WEB
Tout passe tout casse tout lasse et tout se remplace...
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 15/03/15 alle 01:21 via WEB
Mon dieu sti francesi !!!
(Rispondi)
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 15/03/15 alle 10:16 via WEB
:-))) adorabilissimi! quelli veri, e anche quelli mezzi, ma tremendi! ;)
(Rispondi)
 
lorifu
lorifu il 15/03/15 alle 09:08 via WEB
Il dolore si trasforma é vero fino a scomparire. Rimane il ricordo ma questo si può sempre addomesticare e da negativo può assumere numerose sfumature, fare meno male perché nel frattempo sei cambiato.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963