Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Giornata Mondiale della Poesia     EVENTI21 marzo


Gianni D'Elia

tu le ricordi le cene, le sere, lunghe
del jazz, il sole ultimo, caldo nella stanza,
traverso le serrande del crepuscolo, ai muri
battuti dall'arancio, ed al profumo degli intingoli...

Fummo mai di nessuno, nel più nostro
folle amore di noi stessi, e null'altro
consunto, appassionato spasmo d'ideale -
e il cartoccino di stagnola, di paradiso artificiale,

e le bevute, tirando di Joyce e di Brecht...
E questo mondo ottuso, che si voleva cambiare,
ora che soli e accompagnati, in ore querule
per caso ci s'incontra, vagando, prima d'un temporale...


Gualtiero De Santi


I sentieri della notte
Figure e percorsi della poesia italiana al varco del millennio

Crocetti Editore 1997

 
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Commenti al Post:
angiolhgt
angiolhgt il 21/03/15 alle 02:21 via WEB
Un crepuscolare piacevolmente estetico sentimento di un fallimento esistenziale un appassire nel profumo dolciastro di una vita che ha visto morire stancamente i nostri giovanili sogni
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 21/03/15 alle 09:41 via WEB
Io non ci leggo un fallimento semmai un morbido rimpianto di tempi bellissimi!!! Se hai visto la biografia di D'Elia è ancora ben centrato ! Penso che il termine "fallimento" si coniughi bene per l'industria ma non colga nè racconti le sfumature della vita delle persone.
(Rispondi)
 
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 21/03/15 alle 23:13 via WEB
forse rimpiangere i bei tempi passati è un po indulgere ad un sentimento di resa per una esistenza tradita nelle sue aspettative giovanili. La parola fallimento saprà di diritto commerciale, di incapacità di pagare i propri debiti...quante cose dovevamo fare e quante altre non fare?, se abbiamo raggiunto degli obiettivi materiali quanti ne abbiamo mancati tra quelli che le nostre giovanili speranze ci avevano coraggiosamente indicato? Abbiamo fallito per non aver prolungato lo slancio generoso della nostra giovinezza ma non sarebbe stato possibile fare diversamente, il rimpianto di quell'eden perduto è una trappola zuccherata del sentimentalismo ma, alla fine, ineluttabilmente, siamo diventati uomini che talvolta guardano indietro per farsi coraggio per il timore di guardare avanti. In poesia comunque lo struggimento è di casa .
(Rispondi)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 21/03/15 alle 08:51 via WEB
Grazie.
(Rispondi)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 21/03/15 alle 09:07 via WEB
secondo il mio modesto parere, e la mia rilettura, questo signore/poeta, ha riunito nella sua semplicità tutte le arti. La poesia è la vita; quella vera, semplice delle ore contate e cantate dei ricordi. Commuove e mi commuove. Tornandoci su, e abbracciando un ricordo così bello, che ce ne rende partecipi. Ci fa vivere un amore, ci traina e trasporta, come se lo vivessimo e lo avessimo vissuto noi. E la vita, che lo rende poi, solo ricordo, perchè è fugace l'amore, e cambia, e si tramuta, appunto, in poesia; come quella scritta. Un abbraccio,e grazie ancora. (dal profondo di me stessa).
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 21/03/15 alle 09:41 via WEB
Anche io ho percepito il sapore buono dei ricordi:Ciao!
(Rispondi)
 
ziryabb
ziryabb il 21/03/15 alle 09:45 via WEB
Prima di toccare la poesia, usare i guanti. Dopo avere letto il manuale d'uso, non abusarne perché la poesia uccide te e chi ti sta intorno.
http://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Poeti_suicidi
Per renderla più sicura e meno dannosa serve un Talent show televisivo come per la musica, la cucina e la letteratura.
(Rispondi)
 
 
angiolhgt
angiolhgt il 21/03/15 alle 23:17 via WEB
la poesia lacrimosa che si strugge nello strutto della maturità
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 25/03/15 alle 00:31 via WEB
...astiosissimo! Che mangiasti pane e fiele???
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 21/03/15 alle 09:53 via WEB
Di molti sapevo del suicidio (sopratutto le donne) , altri mi hanno colpito . Comunque credo che se provassero a Talkizzare la poesia ci sarebbe un sacco di gente che tirerebbe fuori i quadernetti dal cassetto .Non ci provino ! Io che in certo periodo scrivevo "poesie(?)(ora mi sono rarefatta) ho sempre avuto grande pudore , il linguaggio della poesia , seppur ermetico , personalissimo nell'uso e nell'abuso, lo considero privato o per pochi fidati.
(Rispondi)
 
giugasvili15
giugasvili15 il 21/03/15 alle 11:06 via WEB
Giovanni Testori Bisogna amarsi meno, bisogna lasciare al tempo l'ingorda gioia d'insegnare che l'amore non è ricevere, né dare, ma lasciarsi prendere, affondare.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 21/03/15 alle 11:08 via WEB
; )
(Rispondi)
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 21/03/15 alle 13:37 via WEB
Una poesia nostalgica, ma bella, anche se velata dalla tristezza del rimpianto
(Rispondi)
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 22/03/15 alle 09:32 via WEB
se non fosse così crepuscolare potrebbe essere il rimpianto di una vita "spericolata", alla Bukowsky
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 22/03/15 alle 10:48 via WEB
IN effetti penso che tu abbia proprio colto bene la cosa...essendo Gianni D'Elia certamente più portato al crepuscolare per questioni di "appartenenza" ci sta tutta.Buongiorno .Sei in italia?
(Rispondi)
 
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 23/03/15 alle 23:22 via WEB
sono di passaggio. fra meno di 48 ore riparto
(Rispondi)
 
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