Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

QuartoProvvisoriojigendaisukeje_est_un_autreossimoraexiettoalf.cosmoscassetta2anakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21atapoormalibera
 

Ultimi commenti

Preferisco la Parigi del commissario Maigret.
Inviato da: jigendaisuke
il 17/04/2024 alle 19:00
 
Diciamo che ne avevo sentito certamente parlare ma dopo la...
Inviato da: ossimora
il 16/04/2024 alle 12:58
 
Ma dai! Non conoscevi i fatti di Acca Larentia?? Li conosco...
Inviato da: jigendaisuke
il 15/04/2024 alle 19:36
 
Direi proprio di si
Inviato da: ossimora
il 15/04/2024 alle 11:12
 
ecco, appunto, hai ragione.
Inviato da: exietto
il 13/04/2024 alle 21:48
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« APPUNTI DI LETTURA 2020APPUNTI DI LETTURA 2020 »

APPUNTI DI LETTURA 2020

Post n°2160 pubblicato il 01 Aprile 2020 da ossimora

LA PESTE CAMUS ALBERT GALLIMARD 1983 COLLECTION FOLIO | eBay

N. 20 


La Peste 
Albert Camus
Rilettura nei "Nobel"

Periodo di Quarantena , di covid 19. 
Non riesco a leggere . 
Il mio cervello non riceve più storie che non siano al  presente ; qualche giochetto . Anche i film se sono leggeri , al limite della stupidità va bene altrimenti nulla . Mi infastidiscono persino le pubblicità con le persone che si incontrano , che fanno , ridono. 

Ed è in questo clima che mi sono rimessa, faticosamente a rileggere "la peste" di Camus che tanto mi era piaciuto in passato ; questa volta ho molto , molto faticato a finirlo e mi è decisamente piaciuto molto meno della mia prima , lontana lettura .
Pur ritrovandovi delle singolari coincidenze con quello che stiamo vivendo adesso , con le manifestazioni dei singoli e della società nella sua interezza; dalla sorpresa , all'incredulità , dall'inquietudine al panico .
La peste di Orano , narrata da Rieux , un medico separato  dalla moglie dalla cinta sanitaria  con lui  altri personaggi  vivono l'angoscia e la paura dell'isolamento. In un'atmosfera cupa, la confessione di Tarrou all'amico medico, lo smarrimento di Rambert mentre cerca il suo amore che ha paura di perdere sono analisi di sfumature dell'animo umano.
 Scritto negli anni 40-  E' una metafora del nazismo , questo male assoluto che cresce , si allarga , evolve ma lascia comunque indifferenti gran parte dei cittadini.
Scappare da tutto questo è la risposta.

La pandemia non permette nemmeno questa evasione del pensiero.

"I flagelli invero sono una cosa comune ma si crede difficilmente ai flagelli quando ti piombano sulla testa .Nel mondo ci sono state in ugual numero pestilenze e guerre e tuttavia pestilenze e guerre colgono gli uomini sempre impreparati "

"Come avrebbero pensato ala peste che abolisce il futuro , gli spostamenti e le discussioni? Si credevano liberi e nessuno sarà mai libero sino a quando ci saranno i flagelli"

"Sentiva nascere quel breve scoramento che si chiama "inquietudine"-

"Abbandonati di giorno in giorno agli ingannevoli giochi del ricordo"

"Era appunto il sentimento dell'esilio , quel vuoto che portavamo costantemente in noi , quella precisa emozione ,il desiderio irragionevole di tornare indietro o invece di affrettare il cammino del tempo."
Cercare di venire a patti con il tempo.

"E ciascuno dovette accettare di vivere giorno per giorno e solo di fronte al cielo"

"Soltanto nel momento della sventura ci si abitua alla verità ossia al silenzio . Aspettiamo"

"se c'è una cosa che si può desiderare sempre ma ottenere talvolta è l'affetto umano"

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/ossimora/trackback.php?msg=14845970

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 01/04/20 alle 00:39 via WEB
Io ieri sera non sono riuscito a vedere nemmeno "Il dottor Guido Maria Tersilli, primario della clinica villa celeste convenzionata con la mutua" con Alberto Sordi, figurati leggere un libro come questo!
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 02/04/20 alle 22:35 via WEB
Anche io fatico a vedere tutto e leggo pochissimo , ti sarai accorto...ma questo l'avevo iniziato e trascinato , poi era una rilettura . Portai Camus alla maturità ma...mi accorgo che non mi piace più come allora. Bacio abbracc
(Rispondi)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 03/04/20 alle 06:28 via WEB
io mi accorgo, invece di quanto sa essere attuale. La grandezza, sta nell'andare oltre il tempo, ed anche attraversarlo oltrepassarlo. Perchè ci si coglie, nonostante le differenze della storia qualcosa di molto analogo, ai tempi, e hai fatto molto bene, ad estrapolarne quei passi.. riportati, altrettanto brava, a fare la tua analisi personale, magari ti è piaciuto meno, MA, hai superato il processo di attualità - leggendola attraverso te stessa e la tua introspezione, - a questo può servire un Libro di questa portata. Io non ce la posso fare a rileggerlo, presupporrebbe un'attenzione di pensiero che al momento manca; SONO molto centrata sull'Autismo ora, sulle sue variabili del momento, sul carico emotivo/mentale/fisico che tutto questo mi comporta e con le difficoltà oggettive e soggettive legate alla mia personale situazione economica e familiare. Non riesco nemmeno a leggere un fumetto!!, ma riesco a scrivere, e non è poco, riesco a leggere, pagine altrui in questo caso le tue, e mi è di aiuto. Mi permetto di riportare un passo, del libro di Camus, che avevo ripreso e cominciato a rileggere, ma mi sono fermata alle prime pagine, magari ci riprovo questa estate, insieme al Sig. Calvino e i suoi amori difficili. §§§ ogni libro, che abbiamo letto, che ci è piaciuto, che abbiamo riletto una o più volte, o che non siamo riusciti a rileggere, ormai fa parte di noi, è questa la potenza, e forse anche l'impegno intellettuale nel riuscire ancora nell'operazione di analisi e discernimento anche per le piccole cose, ed anche, se i tempi i luoghi e la storia sono differenti sempre di esseri umani si tratta sempre di narrazione di pensiero ed azioni ed interrogazioni, ed inoltre anche noi, oggi come oggi stiamo scrivendo con altre penne la nostra storia, in tanti e tanti frammenti, poichè forse e certamente manca una classe intellettuale davvero valida come tutte quelle che ci hanno preceduto, e mi riferisco alla grandezza di grandi scrittori, eccetera... forse come fu per la nostra Arte massima, - abbiamo dato il meglio di noi... ma ecco che torna Camus in una delle sue introspezioni in cui ci fa capire che il genio sta anche in ciò di cui non viene narrato e raccontato, nella semplicità delle nostre Vite, che proseguono. GRAZIE ANTONIA, per avermi dato nel corso degli anni, ed ora, la possibilità di scrivere sulle tue pagine. §§§ IL DOTT. RIEUX DECISE ALLORA DI REDIGERE IL RACCONTO CHE QUI FINISCE, PER NON ESSERE DI QUELLI CHE TACCIONO, PER TESTIMONIARE A FAVORE DEGLI APPESTATI, PER LASCIARE ALMENO UN RICORDO DELL'INGIUSTIZIA E DELLA VIOLENZA CHE GLI ERANO STATE FATTE, E PER DIRE SEMPLICEMENTE QUELLO CHE S'IMPARA IN MEZZO AI FLAGELLI, E CHE CI SONO NEGLI UOMINI PIU' COSE DA AMMIRARE CHE DA DISPREZZARE.
(Rispondi)
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 03/04/20 alle 09:49 via WEB
PS: il passo del libro della Peste di Camus che ho riportato, è solo quello evidenziato in MAIUSCOLO, il resto sono considerazione mie. Grazie ancora.
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 03/04/20 alle 17:03 via WEB
Ciao cara Roberta . Si certo Camus è un fine analizzatore dell'animo umano ...sono io che in questo periodo funziono stranamente .Non riesco a leggere , mi manca la concentrazione e la serenità ; i dubbi , le paure ,si accalcano feroci e sopratutto il fatto che no c' è via di fuga , bisogna aspettare , augurarsi di non ammalarsi e vincere in qualche modo l'ansia. C'è il mio nipotino ...di cui festeggeremo preso i 4 anni ...lui è vivace ( forse anche un pò troppo ,vive a modo suo l'emergenza) ma faccio fatica anche a giocarci , per fortuna lo vedo dal terrazzo! Ti abbraccio forte che qui si può fare!!!
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963