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« Obsolescenze2Zucchine »

Verso il 25 Aprile

Post n°1191 pubblicato il 22 Aprile 2008 da ossimora
 

 

Ri/scritto

Veronica  frequentava la scuola elementare in una frazioncina ,una scuola rurale,dall’architettura inconfondibile,con grandi finestre slanciate verso l’alto, molto ravvicinate; di quelle che oggi sono tutte state ristrutturate ed adibite perlopiù ad abitazioni..Amava molto studiare ,era curiosissima e ricettiva ,entusiasta .Ogni giorno percorreva a piedi ,scattando agile e veloce, il paio di chilometri che la dividevano dalla scuola ,stringendo e roteando “La busta”di pezza ,artigianale, che sua mamma le aveva cucito per i suoi libri..Ersilia ,la madre, gestiva ,assieme al marito,un piccolo commercio di granaglie ,uova e pollame ;i tempi erano duri,gli spostamenti difficili ed il tempo poco.La stoffa nera acquistata per cucire la “divisa “da piccola italiana ,era rimasta in un angolo,ancora solo imbastita .Non c’era stato tempo di rifinirla. L’avrebbe  indossata fra una settimana.

 

La maestra –ispettrice della GIL ,passò in rassegna le bambine illugubrite dalle  divise ;Veronica era tesa ,si faceva piccola ,tentando di rendersi invisibile,ma non fu certo così ,la virago la riprese aspramente ,incurante delle sue scuse ,le tirò un orecchio con forza tanto da strapparle l’orecchino,tagliandole il lobo e facendola sanguinare.

 

La piccola tornò a casa umiliata e rabbiosa ma si tenne tutto per sé;nascondendo ai suoi genitori quello che le era successo .Era terrorizzata all’idea di quello che sarebbe potuto capitare se,soprattutto suo padre ,uomo forte e pragmatico,lontano ideologicamente ed emotivamente dalle pagliacciate del regime ,si fosse accorto dell’accaduto ed avesse affrontato l”insegnante”rischiando di incorrere in rappresaglie delle squadracce ed in esiti ancor più imprevedibili.

Mia madre si curò ,piangendo in silenzio e tacque con tutti ma posso garantire che non ha mai più indossato un paio di orecchini né si è mai fidata ,né si fida di chi indossa o fa indossare “divise”.

 

 
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Commenti al Post:
upmarine
upmarine il 22/04/08 alle 17:04 via WEB
Meno male che quei tempi sono andati. E lo possiamo dire perché ne manteniamo memoria. Grazie Antonia di questo racconto toccante.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 22/04/08 alle 19:03 via WEB
E' uno di quei racconti che senti in casa e ti diventa familiare;raccontarlo serve.Ciao!
(Rispondi)
 
odisseando
odisseando il 22/04/08 alle 18:44 via WEB
sì. sono tempi andati.
io, comunque, nel dubbio, la guardia e l'attenzione alta la terrei comunque.
siamo un popolo col ventre molle.
talmente col ventre molle che il premier in pectore può mimare il gesto del mitra verso una giornalista, per il fatto di aver fatto una domanda scomoda.
e naturalmente passa che, suvvia, stava scherzando, ma come siete musoni voi veterocomunisti.
ecco: naturalmente stava scherzando. ma è il vulnus che uno si porta nella testa che si fa deviazione. dapprima piccola piccola.
poi chissà.
ecco. magari non si faccia i musoni. però io la guardia alta la tengo. e anche una certa propensione a non far sì che si dimentichi. adesso che poi vogliono riscrivere la storia della resistenza.
guardia alta...
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 22/04/08 alle 19:03 via WEB
certamente
(Rispondi)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 22/04/08 alle 18:56 via WEB
Sono i racconti più minuti, quelli quotidiani e nascosti alla cronaca, che mi colpiscono maggiormente con la forza di un pugno nello stomaco...
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 22/04/08 alle 19:03 via WEB
già quei racconti che a volte ti scorrono sopra ed è bene tirare fuori.
(Rispondi)
 
lakonikos
lakonikos il 22/04/08 alle 23:41 via WEB
Bello e toccante. Anche se non capisco cosa avete contro la mia camicia verde. Besos
(Rispondi)
 
SAlvaci_Silvio
SAlvaci_Silvio il 23/04/08 alle 08:10 via WEB
commovente,immagino lo spavento di questa bambina ,per non dimenticare giusto... S.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 23/04/08 alle 12:35 via WEB
mia mamma...già
(Rispondi)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 24/04/08 alle 09:59 via WEB
Tua mamma?? Antonia... a leggerlo mi sono venuti i brividi... E' bella la memoria, Antonia. Hai fatto bene a scriverlo... Un caro saluto.
(Rispondi)
 
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