antonia nella notte

Tutti le ministre per le pari opportunita' sono pari, ma alcune sono piu' pari delle altre. Ciao, Anto :)

Questa "signora"che parla di logica dell'apparire e di esibizionismo coi suoi trascorsi può pure adesso vestirsi da segretaria ma di certo il suo di esibizionismo seppur assolutamente etero resta più da "paria" che da pari oppurtunità.

ma questa è miss..... magari l'omosessualità le fa concorrenza.... mica paura, solo concorrenza.

e smettila di postare mapplethorpe, era solo un finocchiaccio......

mmmm ...non parlarmi di mapplethorpe...fantastico ...sono s empre i migliori che se ne vanno eh ehe eh Ciao

Penso che questo governo avrà sempre la paterna benedizione di santa romana chiesta per gesti come questi

pardon...santa romana chiesa, ovviamente

anche ..chiesta ..non era male Adal ,a volte gli errori di battuta lasciano scaturire giochi possibili!

Ho letto il post sul blog del tuo "amico", francamente tutti concetti triti e ritriti, degni di un sano integralismo razzista e omofobico, quindi non vedo proprio perchè abbassarsi a quei livelli. Le discussioni qui, anche se su posizioni diverse, hanno senso se lasciano qualcosa, quindi vai tranquilla, bella. Un bacio, Adalberto

Ciao Adal,nessun problema eh eh eh debbono essere le natiche dei modelli ...che stuzzicano .baci

d'accordo col tuo pensiero e con il tuo scritto. Poveri noi! Più irrecuperabili di così non si può ( e in più sensi....)

Ciao Alex.Concordo con te che c'è dell'irrecuperabile in chi sente minacciata in qualche oscura maniera la propria eterosessualità se altri organizzano una manifestazione per incontrarsi,stare assieme ,divertirsi.

un piccolo contributo sulla SOBRIA E NON-ESIBIZIONISTA MINISTRA

Andai in riva al mare e non mi stupii di trovare sulla riva una capa di cernia! :o)

cernia?Mi ricorda un volta a Manfredonia...con mio padre .Visto la ministra?

Si vedeva poca roba, Antò.... ;)
Ho una posizione per principio contraria alla richiesta del patrocinio per tutti i tipi di manifestazione. Senza finanziamento, francamente non so che cosa possa aggiungere alla valenza di un'iniziativa ricevere o meno la benedizione di un ente. Ecco, sarebbe stato molto più significativo se gli organizzatori del Gay Pride non lo avessero chiesto... sarebbe stata una sorta di scomunica nei confronti di un governo che non riconosce il diritto all'esistenza delle minoranze (riferimento alla questione rom) e la diversità in senso lato. Per questioni di questo tipo non abbiamo bisogno di conferme su come la pensa e agisce la destra. Un ente non è qualcosa di neutro, nella realtà esso prende il colore di chi lo dirige, quindi nessuna meraviglia per la posizione della ministra (posizione?... ehm...).
Per principio io non voglio patrocini, sia da enti diretti dalla destra che dalla sinistra, ma voglio sostegno economico alle iniziative perché le casse da cui si attinge sono da tutti riempite (si spera!), quindi quei soldi sono anche miei. Io esisto perché esisto, non perché qualcuno mi patrocina. Punto.

ciao Mirì,un momento ,qui non si tratta di un ente ma dello stato ,del governo che dovrebbe condividere ,ascoltare ,accogliere le istanze di tutti i cittadini e poi a parte tutto le motivazioni che lei ha dato sono da vera decerebrata .Comunquemente l'organizzazione procede bene ...un UN SALTINO ?

Ho usato il termine ente intendendo tutto ciò che hai messo tu in parentesi. Parlo sul serio. Sono per principio contraria al patrocinio di qualsiasi manifestazione se non vi è anche un co-finanziamento. Per quanto riguarda romapride, non mi attizza, anzi ho fatto le meglio litigate in passato perché credo che certe "carnevalate" nuocciano alla causa dei diritti più del cervello piccolo di una neo-ministra.

Sono d'accordo con te sia sul patrocinio che sulle carnevalate. La mancanza di senso strategico nuoce sempre, se si è in minoranza. Ovviamente il discorso vale se si vuol dare valenza di rivendicazione alla manifestazione. Se faccio una festa a casa mia e mi super sbronzo, sono liberissimo di farlo. Ma se sto anche puntando a essere ben visto dai miei vicini di casa che mi considerano un poco di buono, sarà meglio che, da sbronzo, non vada in strada a cantare a squarciagola alle due di notte.

Il gay pride non è soltanto una carnevalata ( e poi che cosa c'è di strano a fare una carnevalata collettiva per ritrovarsi?ci sono manifestazioni di vario tipo in giro per l'Italia dalle finte rievocazioni storiche a certe processioni che ai miei occhi hanno le caratteristiche un pò plateali e allora?)In questo caso mi sembra che il rispetto per una minoranza e per le minoranze (o anche maggioranze a volte,come in certe manifestazioni religiose)passi proprio per il rispetto del modo che ognuno ha di porsi.Oltre tutto avendo partecipato a gay camp e feste dell'orgoglio omosessuale direi che buona parte delle immagini che girano si soffermano volutamente sull'aspetto più pittoresco delle travestite,trasgender etc.ma che la maggioranza sono abbigliati un pò in tutti i modi.Il gay pride non è una manifestazione soltanto per i diritti negati ,è un momento collettivo di FESTA e non si può paragonare a momenti di intemperanza personale.Quanto al patrocinio ,essendo a costo zero (ed essendo stato richiesto ,un gruppo ,un associazione può farlo o non farlo)e rivolgendosi allo stato che dovrebbe essere "casa comune" dovrebbe essere dato esattamente come capita per altre manifestazioni di tutti i tipi;il discrimine per darlo o non darlo altrimenti diventa automaticamente settario come in effetti è tanto più con questa sottotitolata di ministra.Infondo poi il pride ..sfila per strada ...abbiamo visto e continuiamo a vedere pagliacciate più che carnevalate in luoghi ad altro deputati...

Mi spiace sono assolutamente in disaccordo con queste pelose richieste di rispetto delle "esigenze strategiche" (io parlerei invece di tattiche), Elio. Che poi sono le esigenze sempre degli "altri", quelli intolleranti, quelli che discriminano. A parte che la metafora che hai usato, scusami, ma sa anche di offensivo. Pride significa "ORGOGLIO"; che e' l'esatto opposto del nascondersi "opportuno" colpevolizzato e colpevolizzante che teorizzi tu. Nessuno deve avere da nascondersi, non facendo null'altro di male che ESISTERE. O i gay piacciono solo se si travestono da etero, sono eleganti e discreti, fanno pil e danno lustro all'Italia (poi magari evadono pure le tasse), come Dolce e Gabbana? Rivendicare un diritto significa esattamente reclamare per se' cio' che ci e' negato ingiustamente e che invece e' garantito per gli altri, compreso il DIRITTO di essere chiassosi e folkloristici. Non bisogna mai, mai dimenticare che laddove nel codice esiste un diritto negato, quello e' un seme piantato, che presto rigermogliera' razzismi, discriminazioni e violenze. Le vicende dei rom e dell'immigrazione in genere, ne sono oggi sintomo terrorizzante. Cio' che in Italia oggi e' in incubazione, in Sudafrica e' malattia conclamata. In Francia lo e' stato appena l'altro ieri.

Faccio un distinguo tra il voler ottenere qualcosa e il rivendicare. Il secondo può andare contro al primo. Se le condizioni ambientali sono quelle che sono, e sono più forti di te, puoi scegliere se anche morire per una causa, o adattarti per ottenere qualcosa di più piccolo. L'unica cosa certa è che non otterrai ciò che indubbiamente non ti sarà concesso. Cioè tu puoi appellarti a tutto quello che vuoi, ma se la tua posizione è troppo debole non ottieni. Se la tua posizione è rafforzabile proprio con la rivendicazione, allora fai bene a rivendicare, ma se non ottieni vuol dire che non era sufficientemente rafforzabile. Ci sono dei confini doganali dove bisogna pagare la tangentina alle guardie di frontiera, per evitare che ribaltino i bagagli degli occupanti di una corriera. Uno può anche rifiutarsi per principio a pagare la tangentina, ma dovrà accettarne le conseguenze. È illecito, è ingiusto, ma è così e loro hanno il coltello dalla parte del manico, e non ci sarà nulla che l'autista della corriera possa fare per ristabilire il diritto, almeno in quel momento e in quel caso. Poi, caso mai, se le cose cambiano a livello governativo in quel paese, potrà attivarsi nei confronti di quel governo, come avranno fatto altri in precedenza con evidente insuccesso. Dunque per me non è un problema la rivendicazione o meno, o la presunta libertà espressiva, ma la libertà di fatto e l'ottenimento di qualcosa. Una città assediata per anni non cede, e poi di botto viene fottuta con un cavallo di legno che era stato ritenuto il segno della resa dell'assediante. Si può sempre tentare la via del cavallo di legno.

Elio, possibile che non riesci a distinguere tra "DIRITTO" e "DISPENSA"? Il diritto si rivendica e ri riconosce, la dispensa si mendica e si elargisce. E l'esempio che hai fatto sulla dogana calza a perfezione. Tanto piu' assurdo, non solo perche' e' un invito ad accettare le ingiustizie e i soprusi, ma perche' tra l'altro, si tratta di una classicissima fattispecie di reato (non so se non te ne sei accorto) chiamata CONCUSSIONE. In sintesi, fammi capire, il tuo consiglio alla comunita' gay e' di abolire il gay pride (o di farlo sottovoce, che fa lo stesso ai fini pratici), per evitare "rappresaglie" da chi e' piu' forte e puo' negare diritti e giustizia? E poi blateriamo di mafie, anomalie, conflitti d'interessi, eccetera? Mah..

Mah... Dev'essere possibile, sì. Comunque, al di fuori del contesto e in senso generale, considero il diritto una convenzione, che è variabile e incerta, mai garantita né garantibile definitivamente. A parte questo, ognuno è libero di rivendicare, fare quello che gli pare, diciamo. La questione che pongo non tocca minimamente il diritto né la dispensa. Dico: se al di là delle leggi, del diritto, di quello che ti pare, qualcuno da cui pretendi (pretenderesti) il riconoscimento di un tuo diritto o quello che sia, non te lo accorda indipendentemente da quanto strilli, devi scegliere che cosa preferisci, ovvero continuare a strillare senza risultato, o cercare il risultato passando attraverso le vie che più probabilmente lo favoriscono. Evidentemente a te è ignoto il significato del termine obiettivo.

Tutto questo non riguarda ovviamente solo il gaypride né alcuna faccenda relativa all'omosessualità. Tra due targets di fatto inconciliabili, di solito tendo a sceglierne uno e a perseguirlo.

Se ne hai voglia, vatti a leggere il post su Enzo Tortora, sul mio blog. Ti renderai conto che il termine "obiettivo" per me ha senso, eccome. E che i diritti si conquistano tanto lottando, quanto poi si mantengono facendoli valere. Che esistono i codici e il diritto positivo. Dalla dichiarazione universale dei diritti della persona, in giu'. Il "risultato" di cui tu parli, non e' qualcosa di DATO a priori, ma si CONQUISTA, giorno per giorno.. a volte minuto per minuto. Spesso si conquista proprio perche' c'e' UNO solo che mette una zeppa nell'ingranaggio. Certo quell'uno non deve ragionare nel modo che proponi tu. Certo non scambiando i propri diritti per elemosina. Digita la parola "Rosa Parks", ma e' solo un esempio, su Wikipedia e te ne farai un'idea.

Immagino che allora sarai per la restrizione del carnevale ai festeggianti rigorosamente etero, Fajr. Fosse stato per questo atteggiamento "look correct", i diritti della comunita' gay sarebbero ancora a carissimo amico. Ti ricordo che il capo dell'attuale PD e' ex militante dello stesso PCI di Berlinguer nel quale coloro che oggi fanno le pulci al gay pride, convivevano con chi (ed erano tantissimi, credimi) usava termini tipo "frocio", "invertito", "culattone", ecc. Un nome di omofobico per tutti: Giancarlo Pajetta. E se non stavi attento a come parlavi della cosa, ti beccavi qualche spintone e sputo e magari pure una cinquina, alle assemblee. Poi, 10 anni dopo (ed hanno fatto in fretta, di solito ce ne impiegavano 20 di anni), han dovuto ripetere la loro frase preferita per queste circostanze: "compagni, abbiamo sbagliato". Adesso pero' vengono a far lezione in tv su come si deve lottare e manifestare per avere piu' diritti senza "sconvolgere" le buone e delicate coscienza dei bravi e onesti cittatini etero italiani. Quasi che invece di coscienze fossero ali di farfalla. Mmh.. sai che c'e' Fajr? Aridateme la carnevalata :p

a me m'arrrazzava di piu la pivetti, 'osa voi, tutta 'iesa e santini...... robba da don zaucher der verna'oliere.

arrazzava??? dalle mi parti si direbbe m'arrapava o m'attizzava

eccone un'artra che tifa per il mio divorzio..... belline dè 'un sarete mia di parte eh? :)))))

naaaaaaaaaaaaa io sono rispettosissima dei sacri valori ...tifavo anche per il family day!!!

ma va? anche tu? Anch'io!!!!!!

Su questo ho scritto una lettera al Ministro, che è stata pubblicata oggi come Lettera al Direttore de IL GIORNALE. La lettera per esteso puoi trovarla sul mio blog

a me il gay pride non disturba per niente. anzi, finalmente un pò di colori.