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E' estate

Post n°1249 pubblicato il 21 Giugno 2008 da ossimora
 

Una serata ospite in una bellissima casa di campagna in collina ai confini del bosco;stupendo giardino ,enorme prato ,casa in pietra restaurata con un gusto un po’ nordico,un grande recinto a proteggere dall’arrivo notturno di cinghiali ,volpi ,istrici .

Inglesi e tedeschi hanno acquistato  a cifre spesso irrisorie (per loro) tenute ormai lussuosissime ,rendendole piene di confort,piscine ,barbecue grandi come minicasette ,alani alti come cavalli addosso a i quali si addormentano gatti sinuosi e polli piccoli come piccioni.

Tutto bello ,la fontanella con lo zampillo d’acqua ,l’orto biologico ,gli alberi da frutta,la piscina e la doccia nascoste nel  verde . Le stanze ed i saloni in cotto ,con le travi a vista  ,i mobili antichi e un po’ rustici, le grosse stufe a parete con le nicchie, le panche e tutti gli oggetti della vita quotidiana scelti con cura ,mescolati ,preziosi o dignitosamente,sfumatamene etnici ,testimoni variopinti di chi conduce un ricca e gradevole/gratificante , vita internazionale.

In un paio d’ore qualcuno vola a Londra ,tre giorni di lavoro e ritorno.

Una silenziosa migrazione danarosa che nessuno si sogna di vivere come “distrurbo/intrusione culturale”.

 Zanzare a parte (che mi hanno gratificato ampiamente con almeno 5 o 6 bolgioni pruriginosi ...maledette buongustaie! )tutto molto gradevole ,luna e lucciole comprese.

Non posso fare a meno di pensare a ciò che direbbe/dice  mia mamma di un luogo del genere.

Mi racconterebbe  della  famiglia patriarcale che viveva nelle nostre colline strappando il pranzo e la cena al prezzo di fatiche disumane ,senza confort ,niente luce,le cucine annerite dal camino ,acqua fuori ,coi geloni nelle mani in inverno e il sole forte dei campi in estate  ;i materassi pieni della  scartocciatura del  mais ,i parassiti ,i bucati fatti con la  cenere ,ogni oggetto riparato fino all’impossibile .Le bestie da tenere bene ,le stalle da pulire e la promiscuità,l’ignoranza ,la scuola lontana e difficilmente raggiungibile senza gipponi ,la messa nella chiesetta momento di socialità per i giovani. I rari fiori quando c’erano non facevano bella mostra in bordure o aiuole pettinate ma spuntavano da pentole di smalto colorate ormai rese inservibili per la cucina e riciclate .Una vita dura con poco spazio per la bellezza e nessuno o quasi per il tempo libero.

 
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Commenti al Post:
ombra_gelida
ombra_gelida il 21/06/08 alle 14:00 via WEB
dell'amore in fondo non si sà mai nulla.... sempre diverso.. ma forse in questo cè il suo grande mistero della bellezza.. serena giornata
(Rispondi)
 
bil37
bil37 il 21/06/08 alle 14:47 via WEB
Ciao, molto bella la fotografia e la descrizione che hai fatto della casa e della bellissima campagna circostante...peccato per le zanzare :) Paolo
(Rispondi)
 
goldkampa
goldkampa il 21/06/08 alle 14:55 via WEB
Viene spontaneo pensare che parecchi dei nostri genitori farebbero/fanno considerazioni del genere..Se ci stai attenta al modo in cui lo dicono, ti sembra a volte di percepire una sorta di frustrante nostalgia...Sono sicuro che avendo potuto anche loro avrebbero saputo spendere bene i loro denari,magari con un pò meno opulenza ed inutile sfarzo ma di certo avrebbero rinforzato fondamenta e tetto per un futuro tranquillo e dignitoso..Di certo senza l'ostentazione che accompagna le gesta di certi pidocchi rifatti(ed in questo bel paese ve ne sono tanti).Non resta che "complimentarci" con questi neo civilizzatori che con sapienti tocchi estetici riescono a trasfigurare la memoria storica.Per fortuna le case si comprano,la storia di chi le ha abitate no.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 21/06/08 alle 15:04 via WEB
a certo i ricordi non si comprano ma io per esempio ho una nonna di cento anni finiti che non rimpiange affatto i tempi nei quali dovevano razionare la carne per chi era incinta ;non c'è nostalgia nei suoi racconti,nonostante parli della sua gioventù.
(Rispondi)
 
 
 
ragtime_fly
ragtime_fly il 21/06/08 alle 15:49 via WEB
Voglio conoscere tua nonna!!! Donne così sono una manna dal cielo! Ti invidio un pò per esser stata in un posto così...però devo dire che scapperei per via delle zanzare, mi farebbero uscire matta dopo una notte. Scorta di Autan la prossima volta? Ciao e grazie per la visita. Ragtime_fly
(Rispondi)
 
 
 
goldkampa
goldkampa il 21/06/08 alle 19:10 via WEB
Su questo non ci piove.Quando a mio nonno il suo carissimo amico Angelo (con cui aveva diviso una bella fetta di miseria giovanile prima e di 1a guerra mondiale poi,fino a diventare ambedue Cav. di Vittorio Veneto)gli chiedeva se gli sarebbe piaciuto tornare ai suoi 16 anni,si limitava a guardarlo e la risposta era inevitabilmente la stessa:"Per tribolare ancora così tanto?"...
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 21/06/08 alle 16:55 via WEB
Sarà pure stato così, però mia mamma mi raccontava che quando era piccola, nelle sere si raccoglievano tutti nella stalla, e qualcuno cominciava a suonare, qualcuno cantava, altri chiaccheravano, e il tempo era tutto li. tempo prezioso perché raro, padrone dei ricordi...:-)
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 21/06/08 alle 18:34 via WEB
Ciao Margy,probabilente epoche e storie diverse.Quello ci cui parlo io è l'agricoltura collinare ai tempi avara di frutti e durissima .Si andava a letto al calar del sole e spazio per ritrovarsi era riservato al massimo alla vigilia di natale e alla battitura,pe ril resto la stanchezza la faceva da padrona.Mia nonna poi ,come indole è e credo sia stata una teorica del "poca brigata vita beata"e la promiscuità e la confusione le ha sofferte più che amarle.
(Rispondi)
 
magdiking
magdiking il 21/06/08 alle 19:57 via WEB
ciao,,,,grazie milla xke accittato il mio invito,, e ti auguro un dolce serata,,,,
(Rispondi)
 
dianavera
dianavera il 21/06/08 alle 22:26 via WEB
Scacciare le paure e le angosce che paralizzano, ricorrendo alla ragione.Si arriva a questo anche separando ciò che le aspettative umane proiettano sulle cose e ciò che queste sono in se stesse. Cancellare la nebbia che rende invisibili le bellezze della natura e le promesse della vita. Coltivare la felicità di capire,che diventa una gioia semplice e forte. Di fronte alle incertezze che assillano,associare pazienza e coraggio. Coraggio per osare affermare la vita contro ciò che la ferisce. Tollerare, patire addirittura,nell'attesa che la ruota giri e che i nostri sforzi siano seguiti da effetti. Imperturbabili, nei limiti del possibile, nelle cose che non dipendono da noi e risoluti per fare tutto ciò che si può fare nelle circostanze in cui si trova. La vita riserva sempre delle sorprese. Cartesio ci consiglia di guardare sempre le cose dal lato che ci è più favorevole, non per illuderci, ma per coltivare quell'approccio sereno che, a lungo andare,ci preserva dalle passioni tristi.
(Rispondi)
 
lakonikos
lakonikos il 22/06/08 alle 09:25 via WEB
Anche mio nonno non ha mai parlato in termini entusiastici della sua gioventu'. Del resto a otto anni era stato "venduto" ad un contadino perché la sua famiglia non riusciva a sfamare tutti. Per anni ha dormito nel pagliaio, poi è emigrato in germania a fare il muratore e quindi la prima guerra mondiale. Ciao
(Rispondi)
 
luca85dgl5
luca85dgl5 il 22/06/08 alle 23:58 via WEB
perdonami l'intromissione qui da te,ho visto il tuo passaggio nel mio blog e allora ne ho approfittato per lasciarti la buona notte...un abbraccio...Luca...
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 23/06/08 alle 00:00 via WEB
ciao..
(Rispondi)
 
vi_di
vi_di il 23/06/08 alle 00:34 via WEB
Anche io ho vissuto da bambina l'epoca dei bucati con la cenere, dei materassi di 'sberze' ( così chiamiamo dalle mie parti le corteccce del mais), di geloni, di acqua lontana da casa, di stalle da pulire.
Io però, se potessi, addomesticato il tutto con qualche comodità moderna, tornerei a quella vita, mia madre invece ( 93 anni ) rifiuta assolutamente l'idea: basta campagna, vuole stare in città. Forse lei ha lavorato troppo...
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 23/06/08 alle 00:43 via WEB
già chi ha proprio sentito sulla pelle la durezza della vita di llora fatica a percepirne gli aspetti positivi (che ci sono di sicuro)Ciao
(Rispondi)
 
upmarine
upmarine il 23/06/08 alle 04:02 via WEB
Ed in cambio non abbiamo nemmeno avuto una famiglia matriarcale.
(Rispondi)
 
nickplatino
nickplatino il 23/06/08 alle 04:06 via WEB
Molto bello il post. E significativo. Np
(Rispondi)
 
iodicembre54
iodicembre54 il 23/06/08 alle 16:25 via WEB
E si quando non c'era l'acqua in casa era una vera tortura.Pensa che una mia conoscente di Metaponto ancora adesso deve recarsi alla vicina fontana della piazza per riempire taniche (anche i bumbulej non esistono più)e portare l'acqua per i maialini che alleva.
(Rispondi)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 23/06/08 alle 18:36 via WEB
Cara Antonia, che bel posto... ci metterei la firma subito, per andarci a vivere io e Matteo!! Nella campagna, in cui lui potrebbe scorrazzare a piacimento... Non nascondo, che mi piacerebbe molto, è un sogno. Certo le cose sono cambiate, ma io preferisco uno straniero libero professionista che vive in questo modo, piuttosto che questi moderni barbari che popolano la mia citta (italiani), inquinando con i loro suv. Possiamo venire anche noi la prossima volta? a Matteo porto l'autan (così lo metti anche tu!!) invece a me le zanzare non pizzicano:-)))
(Rispondi)
 
alexisdg10
alexisdg10 il 23/06/08 alle 22:18 via WEB
beh? che ci vuole? Dammi minimo 7/800 mila euro e te la faccio anch'io una casetta così, che ci vuole? poi t'invito.... :)
(Rispondi)
 
Fajr
Fajr il 24/06/08 alle 00:47 via WEB
Le epoche son diverse, ma le pratiche son le stesse. Quel giardino o piscina o alano o mobili da spolverare non son certo i "signori padroni" della villa ad occuparsene. C'è sempre qualche "servetto", venduto o comprato, nostrano o forestiero, che provvede alla pace dell'animo stressato dalla metropoli. Così nei secoli che furono così oggi, nella verde Umbria nella carsica Puglia... e un po' qui e un po' lì. Bacissimo, antò.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 24/06/08 alle 14:47 via WEB
pensa che la tipa tedesca invece fa tutto da sola...!!!meno arare l'orto che lo fa il suo nuovo compagno.In ogni caso spezzo una lancia ....quando danno lavoro "fuori" ,pagano e non vogliono il nero;quindi direi che non si possa parlare di servitù...
(Rispondi)
 
elioliquido
elioliquido il 24/06/08 alle 14:22 via WEB
Percepisco un certo vuoto di significato. Il che non c'entra con il desiderio di affrancarsi da una vita di stenti. A questo riguardo, credo che mai nessuno, in alcuna epoca, abbia mai preferito vivere nelle difficoltà e abbia rinunciato a delle facilitazioni possibili. Hai una casa tutta restaurata, con tutte le cose scelte e disposte con cura, ma è una gratificazione che dura due giorni, e poi non te ne frega più niente (non hai dovuto risparmiare poco alla volta e/o sacrificarti, per avere tutto questo), o peggio te ne sei già stufato. Per qualcosa che non mi "emoziona" non assolderei architetti, ma comprerei la prima cosa che capita e la sistemerei come capita. Tanto alla fine è lo stesso. Cambia caso mai quello che ne pensano gli altri, ma se uno deve fare i soldi per poi dover stare attento di cosa pensano gli altri, di come li spende, a ogni pie' sospinto, forse era meglio se non faceva i soldi. Cosa può significare un oggetto di arte povera, o etnico, a uno che non ne conosce la storia se non per quello che ha letto sul cartellino o il sito internet?
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 24/06/08 alle 14:45 via WEB
Ciao !no no non è proprio così,in questo caso ma anche in molti altri con i quali sono entrata in contatto qui ttorno pe r amicizia o per lavoro spesso la ricchezza è ricchezza a tutto tondo nel senso he parlaimo di gente colta ,cha viaggia ed ha viaggiato molto ,che ha scelto la campagna dopo percorsi articolati e per far crescere bene i figli.Gente ricca di tutto.
(Rispondi)
 
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