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Post n°1465 pubblicato il 24 Maggio 2009 da ossimora
******************************************** Si è perduta? Sì. Poiché non sappiamo quando moriremo si è portati a credere che la vita sia un pozzo inesauribile. Però tutto accade solo un certo numero di volte, un numero minimo di volte. Quante volte vi ricorderete di un certo pomeriggio della vostra infanzia, un pomeriggio che è così profondamente parte di voi che senza neanche riuscireste a concepire la vostra vita. Forse altre quattro o cinque volte, forse nemmeno. Quante altre volte guarderete levarsi la luna. Forse venti… eppure tutto sembra senza limite. Paul Bowles · Il tè nel deserto
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Commenti al Post:
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ferrarazzo il 24/05/09 alle 13:26 via WEB
Ciao Ossimora...:-) ti ringrazio di essere passata nel mio blog!:-)mi è piaciuta la citazione dal volume da cui è stato tratto il film di Bertolucci..se posso scrivo una mia minuscola opinione, così per integrare quanto hai postato senza alcuna pretesa...
La vita non è un pozzo inesauribile e la consapevolezza che essa scorre fra le dita anche velocemente è palese se non si è in uno stato di onnipotenza portato da qualche problema di natura psicologica. Il fatto peraltro di sapere che esiste e magari anche di averla vista veramente e non per sentito dire, negli occhi dei propri cari mentre esalavano l'ultimo respiro ancora giovani,rende consapevoli di essa, totalmente, ma ciò non vuol dire che si debba vivere prigionieri di essa. Se non sbaglio esiste la cd elaborazione del lutto, molto utile, con cui tutti dobbiamo fare i conti, e spesso chi non ci riesce cade in preda alla depressione, una vera morte prima che essa sia.Da vicende personali, anche tristi e pesanti, cara Ossimoro, ho sempre cercato di trarre il meglio perchè sono un'ottimista di natura e perchè credo si possa comunque cambiare in meglio...l'ottimismo, dote ormai rara in questa civiltà dove si vince sugli altri con cattiveria, invidia e le peggiori bassezze, è un tesoro dell'anima, un dono prezioso e, se permetti, ne vado fiera...Ho imparato nel tempo a non invidiare...non mi importa se una persona fa una strada più significativa di me sul lavoro od economicamente...io ho il mio percorso e lo seguo...e amo la bambina che è rimasta in me e la donna forte ed adulta, anche quella che ammette le proprie fragilità e gli errori fatti...mi sento umana come non ero a venti/trent'anni perchè come si suol dire, la vita pettina ben bene ma il trucco è quello di capire che nel relativo di tutto sono i piccoli sprazzi di colore a rendere essa stupenda e totalizzante..posso guardare la luna ed il sole ma non sto con il pallottoliere a contare quante volte e soprattutto non vivo legata alle citazioni presenti nel mio o nel blog di altri...centellino i piaceri della vita assaporando la bellezza del creato che noto soprattutto nelle piccole cose,anche in un semplice filo d'erba, rimanendo sensibile, perchè se ci si chiude, non si sarà più in grado di sentire con il cuore..Ho capito che siamo poliedrici, ricchi di sfumature e soprattutto illeggibili a noi stessi e agli altri se vogliamo essere onesti intellettualmente...perchè le variabili ed i continui mutamenti sia esterni che interni superano le certezze, le stratificazioni e gli incasellamenti dogmatici.Se tutto viene preso con la giusta dose di energia e piacevolezza è un gran bel viaggio cara Ossimora, alla ricerca del proprio senso della vita o come Omero decanta nell'Odissea, della via del ritorno....buona domenica!
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ossimora il 24/05/09 alle 15:10 via WEB
Ciao e grazie della tanta carne al fuoco che hai messo nel tuo messaggio.
Mi sembra di capire che hai letto nei due “inserti”che ho riportato una certa propensione alla chiusura ,alla cupezza. Non è così .
Non era questo che me li ha fatti scegliere;anzi è vero il contrario semmai .
Trovo la pseudo passività (lo è poi?) di Oblomov semplicemente , consapevolezza della condizione umana e intendi, Oblomov non è depresso anche, si ferma ad osservare la vita degli altri …egli pare affatto indifferente per i travagli della povera umanità che si agita intorno a lui.
E pure niente passa inosservato al suo sguardo penetrante (Il solo suo sorriso bonaccione , e nello stesso tempo furbo, illuminando il suo volto con una momentanea animazione rivela la misura delle sue forze».)
Goncarov poi è assai autobiografico rispetto ad un lungo suo periodo personale (che capita a tutti noi..credo, Oblomov siamo noi.)ed anche rispetto al periodo storico della sua Russia (Cosa che peraltro me lo fa sentire vicino pure pensando al nostro paese in questo periodo) Allora l’immobilismo è serena contemplazione certamente non priva di difesa ma apertissima alla bellezza ed alle bellezze del mondo.
Quanto al “tè nel deserto”,la riflessione do Bowles l’ho sempre trovata interessante ;in effetti capita spesso di pensare che tutto continui bellissimo senza fine ,appassionatamente ,senza tempo e che si riproducano momenti fatati che abbiamo molto amato…poi la vita è anche meglio e finisce per sorprenderti sempre! Buona domenica a te!
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ananassa1 il 24/05/09 alle 15:07 via WEB
scusa ferrarazzo , mi faccio un pò spazio :-)
Ho visto un solo commento a questo meraaviglioso post, così ho deciso di lasciare un saluto ad ossimora che mi piace molto !! :)
Oggi ho scoperto di amare Oblomov ! :-)
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ferrarazzo il 24/05/09 alle 17:17 via WEB
Con tutto il rispetto, a Bowles preferisco il bowling ed il baseball:-)più distensivi... ciao!
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ferrarazzo il 24/05/09 alle 17:13 via WEB
Tutto lo spazio che vuoi ananassa1..io sono solo di passaggio come ogni persona errante...( puoi scegliere tu quale significato attribuirmi:-)
oggi preferisco Totò...domani chissà:-)
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ziryabb il 24/05/09 alle 19:46 via WEB
Ossi...Slow down please!Non potevi aspettare un po? In una settimana ho perso tutto.Non riesco a seguirti.Arrivo da Palermo e mi trovo tout de go ora con i tuareg ora con i Russi.Bel post come sempre!
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odio_via_col_vento il 24/05/09 alle 20:24 via WEB
io "quel" pomeriggio della mia infanzia lo ricordo di continuo, anche più volte al giorno. faccio alzare la media?:)
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angiolhgt il 25/05/09 alle 00:17 via WEB
oblomov, l'idiota e un uomo senza qualità, tre metafore letterarie per un' altra visione dell'uomo ma soprattuto sulla sua scrittura, luogo mistrerioso in cui vive come il golem in una stanze introvabile del ghetto, senza porta d'accesso, con una finestra perennemente chiusa: solo una striscia di carta e la parola scritta messa nella sua bocca possono dargli temporanemente la vita.
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ossimora il 25/05/09 alle 10:05 via WEB
Buongiorno Ange !Goncarov ,Dostojieski e Musil hanno per fortuna (loro)avuto vite complesse ed articolate ed ariose e per fortuna (nostra)hanno anche lasciato testi che fanno pensare/divertire/vivere.Buona settimana.
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