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miracolati acefali

Post n°1613 pubblicato il 05 Dicembre 2009 da ossimora
 

C’è un gran da fare alla corte d’Arcore in sto periodo .

Avvocati sempre in quantità industriale , Giornalisti , minzolini fede vespa , lacchè , capezzoni e bonaiuti , belpietri  e feltri ,miracolati  di tutti i tipi , non fanno in tempo a prendere dalle mani del padrone lo  straccetto da annusare per scappare via alla caccia di un detrattore che subito …zac…se ne presenta un altro.

Superlavoro verosimilmente molto ben retribuito.

 Neanche il tempo di distruggere Boffo che arriva la Daddario e poi via via i  magistrati senza tregua , gianfrancone ed adesso new entry ,il pentito “Spatuzza”che dice cose che già leggendo qualche testo sulla storia giudiziaria di mister B. erano risapute ma le dice  e questo certo meriterebbe comunque non solo le dimissioni dei chiamati in causa (so di dire un cosa assurda per questo paese ,qui non ci si dimette ,Andreotti docet ) ma un ascolto attento ed un pizzico di quella curiosità che non guasterebbe da parte dell’opinione pubblica (ammesso che ci sia ancora) .

Invece qui va tutto a tarallucci e vino …

”ma insomma “gridano in coro i berluscones…"come si può ascoltare la voce di un pentito!Un assassino ! "

Senza stare a manfrinare sul chi all’interno di una associazione segreta come la mafia sia l’assassino e chi sia peggio o meglio nella scala gerarchica ,sulla pesantezza  dell’appoggio esterno e via discorrendo mi sembra OVVIO che a parlare di fatti interni alla mafia non possa essere che un mafioso pentito ,difficile che sia un intellettuale o un mistico.

Delegittimarlo accusandolo di essere quello che è ,è una scemenza bella e buona ma non mi meraviglio proprio più di niente  ormai tutto è possibile soprattutto l’irrazionalità.

 
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Commenti al Post:
artfactory
artfactory il 05/12/09 alle 11:46 via WEB
Sto bastian contrario... prefazione ,i pentiti cosa sono ,come si sviluppano,all'interno delle carceri...vedo un pendito che si dissocia e collabora appena arrestato o che si consegni alla giustizia non vedo pentiti che quelli che ascoltano ,compaesani e da li inventano;tu credi possibile il fatto dell'olinpico ti vedi una macchina piena di esplosivo tra i pulman dei carabinieri e polizie ,e i pentiti a monte mario a schiacciare l'interrrutttore e rischiacciarno per un ora... Non si sbagli..... vedi capaci.. oltre per esperienza ne stanno tre di inneschi perche' se non funziona uno,eccc. oltre chi si e' preso l'inconbenza di spostare l'auto;cgedo che nemmeno per un migliardo di vecchie lire uno si prendeva sto rischio faccio presente che l'innesco era stato attivato ,percio' stava un rischio solo sfiorarla oltre sti ravvedimenti portano tutti verso una direzione... ricordiamoci chi e' vigna oltre sta ilo signor mangano.. in questa situazione legiglativa non mi dimetterei anzi modifico il contesto e riqualifico i collaboratori di giustizia e porto il sistema giudiziario al sistema americano UN BACIO PERDONA SCRIVO COSI' Luciano
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
notizia il 05/12/09 alle 15:55 via WEB
Finalmente...c’è voluto un po’ di tempo, di sicuro molto meno di quello che ci mettono per farsi pagare le parcelle. Però, alla fine, l’Ordine degli Avvocati ha radiato Cesare Previti dal proprio albo professionale, nella sezione romana. Lo scrive Il Sole 24 Ore: la scelta nei confronti dell’ex legale di Silvio Berlusconi è arrivata dopo il passaggio in giudicato della sentenza della Cassazione che ha sancito la condanna definitiva di Previti a 6 anni di carcere per la corruzione del giudice Vittorio Metta nel processo Imi-Sir. La radiazione non è ancora esecutiva perché la difesa di Previti nel procedimento disciplinare ha presentato ricorso e a breve dovrà arrivare l’intervento del Consiglio nazionale forense. La sentenza del Cnf, questa sì, sarà esecutiva, ma ancora soggetta a un possibile grado di giudizio davanti a un giudice togato, le Sezioni unite della Cassazione. E c’è da scommetterci che Cesarone vi adirà, ma con scarse probabilità di successo visto quanto accaduto. La coincidenza tra il capo d’imputazione deontologico e quello penale ha fatto sì che l’ordine romano si sia mosso solo dopo che la condanna per corruzione ha ricevuto il timbro finale della Cassazione. Va sottolineato che è lo stesso ordinamento forense a imporre l’avvio di un procedimento disciplinare una volta che sia stata emessa una condanna penale. Tanto più se diventata ormai defiitiva.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
notizia il 05/12/09 alle 17:07 via WEB
Il presidente del Consiglio all'inaugurazione dell'alta velocità per Milano Un centinaio di manifestanti tenuti a distanza da un imponente servizio di sicurezza Berlusconi contestato a Torino cori, fischi e "Bella ciao" TORINO - Un centinaio di manifestanti hanno contestato Silvio Berlusconi all'inaugurazione dell'alta velocità Torino-Milano. Fischi e cori di protesta hanno accolto il presidente del Consiglio alla stazione ferroviaria torinese di Porta Nuova. Alcuni dimostranti, tra i quali c'erano diversi "no tav", hanno invocato per il premier "la galera" e chiesto le sue "dimissioni", mentre altri hanno intonato la canzone partigiana "Bella ciao". La contestazione è avvenuta nell'atrio della stazione, nei pressi del binario 15 da cui stava per partire il viaggio inaugurale dell'Alta Velocità. Un imponente servizio di sicurezza dei Carabinieri ha tenuto i manifestanti a distanza di sicurezza. Il binario era transennato e l'accesso è stato consentito soltanto a chi è fornito di pass.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
excompagno il 05/12/09 alle 17:12 via WEB
ma andate a lavorare barboni mantenuti!!
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ossimora
ossimora il 05/12/09 alle 19:08 via WEB
Lavorare??? No ,no quando mai ,lavora pure tu per noi che tanto ci piace guardarti!!!
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jigendaisuke
jigendaisuke il 06/12/09 alle 01:08 via WEB
francesco la licata, ieri su la stampa, parlava di dichiarazioni tutto sommato inferiori alle aspettative createsi.... ma si chiedeva, se spatuzza è un pentito, come mai continua a dichiarare che i fratelli graviano sono come dei padri per lui, mentre loro due continuano a manifestare la loro amicizia per lui? e poi leggevo di quelli che hanno preso un giorno di ferie per andare ad assistere al dibattimento, per senso civico, per conoscere finalmente una pagina oscura della storia italiana.... ma questi il senso civico, durante i dibattimenti dei processi thyssen ed eternit, dove ce l'hanno??? scusa ma è una cosa che mi sta un pò qui!
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 06/12/09 alle 10:12 via WEB
Certo,le dichiarazioni di Spatuzza infondo non si discostano molto dalle cose che più o meno si intuivano già dalle ultime dichiarazioni di Falcone.E' normale comunque che dichiarazioni sul premier riscuotano grandissimo interesse.Quanto ai morti sul lavoro diciamo che la sensibilità purtroppo deve e dovrebbe essere quotidana : è di appena due giorni fa un altro morto alla Thyssen di Terni ,ieri sera guardavo il tg 3 Umbria e non puoi capire lo strazio dei compagni e della famiglia ;è una cosa insopportabile.
(Rispondi)
 
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 07/12/09 alle 00:13 via WEB
eh mi sa che per molti è sopportabilissimo, a giudicare dal disinteresse verso i processi che ti ho detto! comunque, dunque su spatuzza, secondo me si è creato troppo interesse mediatico... manco fosse buscetta! alla fine è uno che ha sentito dire dai graviano qualcosa, ora sentiamo cosa diranno loro, ma finchè non li sentirò dargli dell'infame, ma soprattutto non ci saranno dei riscontri, rimango dubbioso! (ora sta a vedere che passo per berlusconiano!)
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Utente non iscritto alla Community di Libero
le diable il 06/12/09 alle 10:28 via WEB
Successi e contraddizioni nella lotta alla mafia di GIUSEPPE D'AVANZO LA DEBOLEZZA di Cosa Nostra è scritta nelle cose. La leadership "corleonese" è in galera, se si esclude Matteo Messina Denaro. Le seconde file devono scontare decenni di carcere. In libertà, terze file e qualche "vecchia gloria" degli anni Settanta/Ottanta, ammesso che la nomenclatura di ieri corrisponda a quella di oggi e non ci siano uomini che non conosciamo, potenti con gran pedigree criminale, ma senza volto. La pressione degli apparati repressivi dello Stato non si allenta. È costante, invasiva e i risultati sono molto soddisfacenti. Come è accaduto ieri, ancora una volta dopo l'arresto di Domenico Raccuglia (15 novembre). Cade nelle rete a Palermo Gianni Nicchi, 28 anni, mafioso sperto nonostante la giovane età, un "uomo di pistola" che l'arresto di Antonino Rotolo (giugno 2006) - il suo capo a Pagliarelli - ha lanciato ai vertici dell'organizzazione. A Milano, è stato preso Gaetano Fidanzati, 75 anni, un nero passato alle spalle di trafficante di droga (tra i più attivi), un presente di guida della famiglia dell'Acquasanta, lasciata vacante dai fratelli Galatolo. Un doppio, eccellente colpo. Un frutto succoso della collaborazione e dello spirito di sacrificio degli organi dello Stato. L'entusiasmo interessato di Silvio Berlusconi tende a dimenticarlo. Questi ricchi raccolti, che possono ricondurre - anche presto - la patologia criminale siciliana a livelli fisiologici, sono possibili per il lavoro ostinato delle polizie e l'impegno tenace dei pubblici ministeri di Palermo e Milano. Dunque, di quelle burocrazie della sicurezza cui il governo non è in grado di assicurare adeguate retribuzioni e migliori risorse; di due procure da anni diventate bersaglio fisso degli assalti polemici del presidente del Consiglio; di quell'ordine giudiziario che appare l'obiettivo mai dimenticato dei punitivi progetti legislativi della maggioranza. Berlusconi, anche con buone ragioni, è soddisfatto e dice: "A Palermo siamo riusciti a catturare Gianni Nicchi, che è il numero due di Cosa Nostra. E a Milano abbiamo catturato Danilo Fidanzati, che è il numero tre di Cosa Nostra". Al di là della classifica che, con mafia e mafiosi, lascia sempre il tempo che trova, è quel "siamo" che interessa di più. Berlusconi intende con quel "siamo", noi del governo e quindi io che lo guido? O, dietro quel noi, c'è la consapevolezza che Cosa Nostra può essere distrutta soltanto dall'impegno plurale, coordinato e ininterrotto di tutte le articolazioni dello Stato e della società, governo, Parlamento, amministrazioni, magistratura? Diciamo che si può pensare che il presidente del Consiglio abbia la tentazione di cancellare con gli eccellenti risultati dell'azione repressiva delle polizie e della magistratura tutti i grattacapi che i ricordi di Gaspare Spatuzza, mafioso di Brancaccio, hanno riproposto. Ora non c'è dubbio che le parole del nuovo testimone dell'accusa nel processo Dell'Utri e nelle inchieste (riaperte) per le stragi del 1992 e 1993 non abbiano ancora adeguati riscontri. Come è fuori discussione che la discovery delle sue rivelazioni sia stata prematura e probabilmente l'anticipazione ne pregiudicherà l'esito, comunque problematico. Tuttavia quell'accusa - "Berlusconi e Dell'Utri sono i responsabili delle stragi del 1992 e 1993" - è così tragica che impone di essere verificata con rigore per giudicarla o una menzogna o una spaventosa verità. Lasciarla galleggiare è il peggio che può accadere. Anche Berlusconi dovrebbe comprenderlo e sapere che non sarà l'arresto di Nicchi e Fidanzati - e si spera presto la cattura di Matteo Messina Denaro - a eliminare la necessità, il dovere di accertare quanto è accaduto nella transizione dalla Prima alla Seconda Repubblica, stagione scandita dalle cariche di tritolo. Anche perché le difficoltà in cui vivono le forze dell'ordine e l'ostilità manifesta riservata alla magistratura non sono le sole contraddizioni della politica della sicurezza del governo. Se ne possono rintracciare altre. La vendita dei patrimoni confiscati alla mafia appare a molti addetti un "segnale positivo" lanciato a Cosa Nostra perché le nuove procedure consentono alle famiglie di rientrarne in possesso attraverso prestanomi. Il dibattito sull'abolizione del "concorso esterno in associazione mafiosa" appare ad altri un modo per evitare al premier una futura imputazione e una garanzia per Marcello Dell'Utri, magari da incassare in Cassazione. E anche un espediente per rassicurare la "borghesia mafiosa": è vero, il gioco contro le famiglie di Cosa Nostra è molto duro, ma contro chi ha protetto gli interessi criminali, ricavandone degli utili, può dormire tra due guanciali, il governo non lascerà indietro nessuno.
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caterpilarcinzia
caterpilarcinzia il 06/12/09 alle 10:51 via WEB
Ogni mezzo è buono per abbattere la concorrenza... Magistrati, ridicoli ed oltraggiosi. Con simpatia. Cinzia
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ossimora
ossimora il 06/12/09 alle 10:57 via WEB
concorrenza?Guarda che non stiamo parlando di una promozione pubblicitaria ma dell'implicazione in strage.Credo che i magistrati che stanno arrestando i boss dovrebbero essere sostenuti ,dovrebbe farlo anche il pdc non capisco cosa possa significare il tuo "ridicoli ed oltraggiosi" ,francamente oscuro.
(Rispondi)
 
blimund.a
blimund.a il 06/12/09 alle 11:26 via WEB
”ma insomma “gridano in coro i berluscones…"come si può ascoltare la voce di un pentito!Un assassino !" ma non si può indagare per capire se dice o meno la verità? per dire.
(Rispondi)
 
gratiasalavida
gratiasalavida il 06/12/09 alle 13:50 via WEB
Come al solito, condivido in toto, senza altro aggiungere. Ciao.
(Rispondi)
 
zef49
zef49 il 06/12/09 alle 16:22 via WEB
Diffidare da coloro che firmano excompagni.Capezzone bisogna fermarlo ormai a forza di smentire e contraddire non sa neanche ciò che dice , va a ruota libera sniffa berluschina questo e molto male . di gasbarri stendiamo un velo pesante fatto di legno.
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ossimora
ossimora il 07/12/09 alle 02:22 via WEB
...sniffa berluschina non è male .Ce n'è tanta di gente che s'è dimenticata il cervello ...
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Arvalius
Arvalius il 07/12/09 alle 08:37 via WEB
Come diceva giustamente ieri sera Caselli, i pentiti vanno bene finché parlano di altri mafiosi. Quando parlano di politici, allora tutto cambia.
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