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Post N° 416

Post n°416 pubblicato il 21 Marzo 2006 da ossimora
 

Governo bocciato sull'ambiente: Ciampi non firma la legge di Matteoli



Governo bocciato sull’ambiente. Il presidente della Repubblica Ciampi non ha firmato il decreto sulla Legge Delega in materia ambientale ossia il cosiddetto "Codice dell'Ambiente" che riorganizza le procedure per la valutazione ambientale strategica(Vas), per la valutazione di impatto ambientale(Via) e per l'autorizzazione ambientale integrata(Ippc). E inoltre detta norme sulla difesa del suolo, la lotta alla desertificazione, la tutela delle acque dall'inquinamento e la gestione delle risorse idriche, la gestione dei rifiuti e bonifiche, la tutela dell'aria e la riduzione delle emissioni in atmosfera, nonchè sul danno ambientale.

Ancora non sono state rese note le motivazioni con cui il capo dello Stato ha respinto al mittente il cosiddetto Codice per l'ambiente voluto dal ministro Altero Matteoli. Quello che è certo è che la firma sulla legge, che doveva arrivare entro domenica, non c'è. A comunicare la “bocciatura” delle Legge delega è stata una nota dal Wwf. A quanto si apprende, Ciampi avrebbe scritto al governo una lettera per fare alcune osservazioni di metodo e chiedere chiarimenti. Secondo alcune indiscrezioni in particolare il presidente della Repubblica avrebbe sollevato una questione di metodo relativa al parere negativo sul testo espresso dalla Conferenza Stato-Regioni e sulla eventualità di un parere del Consiglio di Stato.

Commenti positivi sulla “bocciatura” da tutte le associazioni ambientaliste che avevano dichiarato battaglia contro il testo unico lanciando un appello proprio al presidente perchè non firmasse la Legge. Il Wwf sottolinea «come il provvedimento abbia bisogno di specifici approfondimenti e di una radicale revisione». Mentre per Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente, la bocciatura di Ciampi «è il funerale della Delega ambientale»: «Il Presidente della Repubblica -commenta ancora Ferrante- ha ascoltato gli accorati appelli di cittadini, associazioni ambientaliste e enti locali. Il timore di una debacle ambientale, qualora il testo unico fosse entrato in vigore, è arrivato al Quirinale ed è stato fortunatamente accolto ». Sulla stessa linea anche la Coldiretti secondo cui il testo di legge è «confuso, contraddittorio e in palese contrasto con le fonti comunitarie» e «non ha giustamente convinto il Capo dello Stato».

Soddisfazione per il no di Ciampi anche dal centrosinistra. «Ciampi ha fatto benissimo a rinviare alle Camere il decreto delegato sull'ambiente, decisamente inquinante, anche i rapporti tra le istituzioni dello Stato» ha commentato Fabio Mussi, vicepresidente della Camera dei deputati, che promette: «Nella prossima bisognerà rimetterci le mani, profondamente e con tutt'altra filosofia».


 
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Commenti al Post:
lully_rossa
lully_rossa il 21/03/06 alle 12:13 via WEB
ancora una volta salvati da Ciampi...
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 21/03/06 alle 12:36 via WEB
Antonia ..ho dovuto usare il binocolo..... !!! ottimo lavoro presidente...io lo rieleggerei.. è un brav'uomo. ... buona giornata, MargY
(Rispondi)
 
 
pelino55
pelino55 il 21/03/06 alle 14:58 via WEB
io no, sono di quelli che pensano che avrebbe dovuto/potuto fare molto di più. Usare più spesso le sue prerogative e meno la "moral suasion".
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 25/03/06 alle 00:10 via WEB
e lo so lo so...ma ...che dire
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 21/03/06 alle 19:21 via WEB
...hai rgione ma era lungo l'articolo...Buoanserata ,io arrivo adesso! A
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 25/03/06 alle 00:10 via WEB
hai ragione...troppo piccolo ma l'editor a volt emi frega!
(Rispondi)
 
GiostreBalocchi
GiostreBalocchi il 21/03/06 alle 13:17 via WEB
di Marco Rovelli:FUCKED UP www.nowthatsfuckedup.com. E’ il sito porno che aveva aperto una sezione in cui i militari americani potevano mandare foto dalle guerre irachena e afgana, e avere in cambio foto porno. Cadaveri, teste esplose, palazzi devastati, armi, prigionieri irakeni, soldatesse nude con mitragliatore: questa la moneta pagata dai militari, che si compravano il piacere con i loro trofei (ché tali erano, come scrive Gianluigi Recuperati, le immagini offerte). Il gestore del sito è stato condannato per possesso e distribuzione di materiale pornografico. Strano, perché è l’unico cui è successo questo, tra le migliaia di gestori di siti pornografici analoghi. Il punto, ovviamente, è che il Pentagono voleva impedire che circolasse il segreto del potere. Le foto del sito sono state ordinate in un libro, adesso: Fucked up. Che è come un libro per bambini. Un abbecedario pieno di illustrazioni. Lo sfogli e apprendi. Prima sequenza, seconda, terza, quarta. Alla fine hai visto, e ne sai di più. Sai di più della guerra, certo. Ma che la guerra è orrore, cinismo, indifferenza, crudeltà – queste cose si sanno da secoli. Corpi squartati e tettone yankee sulle bombe sono qualcosa che si è già visto al cinema, e se non lo si è visto lo si poteva tranquillamente immaginare. Non era necessaria una sfilza di immagini scambiate su internet per vederlo. No, alla fine di queste foto sai di più dello sguardo interno al potere. E’ il potere il soggetto di questo abbecedario illustrato. Non il soggetto nel senso di “oggetto della fotografia”, ma soggetto in quanto “obiettivo”, in quanto esposizione di una prospettiva: ciò che si mostra nel libro, che in esso si dà a vedere, è lo sguardo del potere sulle cose, l’appropriazione degli oggetti attraverso un punto di vista - la disposizione dell’obiettivo della macchina fotografica o del cellulare - che si pone come oggettivo. Non sono le classiche foto dei reporter: qui c’è lo sguardo del soldato, qui c’è, davvero, lo sguardo che uccide. Uno sguardo che non sceglie la prospettiva giusta, e tantomeno quella bella: si tratta di uno sguardo che si pone come necessario, di una prospettiva necessaria. E’ come un comandamento: non avrai altra prospettiva al di fuori di me. E l’ascesa culmina nelle foto in cui, come in un loop, l’obiettivo della macchina trapassa l’obiettivo del fucile: è come se lo sguardo, lì, facesse segno a se stesso, in un delirio di onnipotenza divina, creatrice. Il delirio del potere. Nella postfazione Marco Belpoliti richiama giustamente la foto del cinese squartato data a Bataille dal suo psicoanalista nel 1926, per la sovrana prossimità tra orrore ed estasi che in quella foto si rivelava; e giustamente richiama anche la differenza tra le due operazioni, poiché nel caso dei militari yankee ciò che si dà a vedere non è tanto un’esperienza interiore quanto una curiosità infantile (agita con sovrana noncuranza, peraltro). Mi pare che ci sia una differenza ancor più profonda: nel caso di Bataille il sublime dell’esperienza interiore nasceva nell’esposizione all’orrore – nel ri-conoscimento dell’orrore della realtà; in questo caso non c’è esposizione a una visione, ma imposizione di una visione; non esposizione alla violenza, ma esposizione della violenza; non apertura alla violenza, ma negazione della violenza. Una violenza manipolata (e negata) con l’obiettivo di un Handy – di un telefonino. Žižek afferma che il potere necessita di un “crimine costitutivo” che lo fonda. E’ qui che sta, io credo, l’eccezionalità di Fucked up. Nell’esibizione dello scambio pornografico. In questo libro ciò che deve restare invisibile viene mostrato, con l’innocenza di un abbecedario illustrato. Quel “godimento illegale”, quel “supplemento osceno”, viene qui in piena luce. E viene in piena luce che il potere non può che essere, già da sempre, fucked up.IL LIBRO E' EDITO DA BUR
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 21/03/06 alle 19:21 via WEB
Non è semplice leggere così piccolo un lungo..post...ci ho provato...
(Rispondi)
 
scalzasempre
scalzasempre il 21/03/06 alle 13:18 via WEB
verificatora in azione. cyppa
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 25/03/06 alle 00:09 via WEB
post chilometrici a paete mi sembra tutto a posto CSF
(Rispondi)
 
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