Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
|
scaffale anobi books Menuvignetta del giornoTag CloudArea personale- Login
I miei Blog Amici -
parzialmentescremato - Sconfinando - puff.....puff..... - Rosa Luxemburg - piazza alimonda - La Torre - IPERBOLE - elaborando - lakonikos - FAJR - ..Uomini... - ricomincioda7 - Abbandonare Tara - Rubra domus - dagherrotipi - salsedine del sogno - ECCHIME - Latrabilioso - Lettere da Lucilio - La vera me stessa - PEZZI, pezzotti - finestra sul mondo - parlodime - EPISTOLARI AMOROSI - Der Steppenwolf - Il Salotto - Niente Senso - Altrove - Nebbie e dintorni - PREPARIAMOCI
* Un asterisco: tempo perso
** 2 asterischi : Ok Chewing gum *** asterischi : si comincia a ragionare **** 4 astrischi : Da non perdere ***** 5 asterischi : SUPER!!! parole d'altri - MICROMEGA - COOP e consumo consapevole - Manifesto - FLC - LIMES - compagno segreto - c.i.e.s. - Fondazione Di Vittorio - La molle industria - Accademia della crusca - Jackson Pollock - Partito DEMOCRATICO - Caino - PAROLE DI DONNE - Simone de Beauvoir - Sibilla Aleramo - Marguerite Yourcenaur - Violette Leduc - Marguerite Duras - Luce Irigaray - Christa Wolf - Ingeborg Bachmann - Nadine Gordimer - Anais Nin - Katherine Mansfield - Antonia S.Byatt - Clarice Lispector - Djuna Barnes - Doris Lessing - A.M.Ortese - ALTRE VOCI BLOG - Sandali al sole (Miti) - Forma mentis - LUCA SOFRI - MALVINO - NAZIONE INDIANA - Azione parallela - I8 Brumaio - carte sensibili - nuovoblog blog in ingleseTagUltimi commentiCerca in questo BlogCitazioni nei Blog Amici: 320
|
Post n°1048 pubblicato il 24 Novembre 2007 da ossimora
Mi tolsero dal torpore del sonno bambino, un vetro scuro (opacità di candela) sottraeva agli occhi il chiarore del sole che vi si sovrapponeva per farmene scorgere i contorni: nitidissimi e anomali. In un orto muschioso dalle mura antiche. A. E dopo esserti estenuata in conflitti insipienti e non voluti ;(noia mortale ineludibile, senti l’energia,quella buona defluire e lasciarti lì ,priva di forze ;il sonno che ti acchiappa a tratti ,poi ti molla, in un crescendo di risvegli tesi riemergendo da sonnellini infinitesimali che amplificano le insensatezze di obiettivi vanificati in un soffio )allora, per fortuna,a volte , riesci a muoverti. Esci. In libreria ho sfogliato un bel libro storico / fotografico,appena edito, sui giardini sospesi della mia città. Quelli che capolineggiano dai vicoli angusti o dalle mura perimetrali . Sono perlopiù giardini aviti ,segreti. In primavera lo sguardo è captato da un maggio ciondolo o da un albero di Giuda magenta; ed è solo allora che ti accorgi della loro esistenza. Sono nata infondo al “corso”principale ,una vecchia casa fra le mura ,vicino alla porta sud . Ero piccola quando i miei si sono spostati in uno dei nuovi quartieri più impersonali e comodi. Il ricordo di quella casa della primissima infanzia è tutto in quel giardino fra le mura ,sarà per qualche piccola foto di fascino,per il grande (forse) albero di kaki giù infondo,per la palombina che ho soffocato in un impeto di gioia o per quel vetro oscurato da mia madre per le eclissi. Oggi l’ho rivisto quel giardino ,come è adesso ,modificato e restaurato ,mi ha fatto parecchio piacere,ha persino rischiarato una giornata storta ma non mi ha tolto la voglia di poterci tornare.
Rispondi al commento:
|
Inviato da: ossimora
il 24/09/2024 alle 19:54
Inviato da: jigendaisuke
il 24/09/2024 alle 19:00
Inviato da: jigendaisuke
il 22/09/2024 alle 19:31
Inviato da: ossimora
il 12/09/2024 alle 19:00
Inviato da: jigendaisuke
il 11/09/2024 alle 20:49