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omofobia costituzionale

Post n°1800 pubblicato il 24 Aprile 2011 da ossimora
 

E gridò: "Mente: il suo nome è Vergogna.

Ma io sono Amore, ed ero solito stare

da solo in questo giardino, sin quando egli venne,

inatteso, la notte; io sono Amore verace e riempio

i cuori a fanciulli e fanciulle di reciproco ardore."

Poi fra sospiri l'altro mi disse: "Fa' ciò che vuoi,

io sono l'Amore che non osa dire il suo nome."

 

Ma la situazione del ghetto, in America come in Europa o in Giappone e in Australia, non è certo rose e fiori. Spesso, nel ghetto, molti di noi tendono ancora a oscillare tra il reprimere e l'ostentare esageratamente, mettendone (volutamente) in dubbio l'autenticità, la propria "effemminatezza": ne deriva che ogni spontaneità, ogni sincerità vengono messe al bando e sostituite dalla pantomima della "normalità" o da quella, che la rispecchia, dell'"anormalità". Il fondersi di queste messinscene finisce spesso col rendere il ghetto mostruoso ai nostri stessi occhi, oltre che a quelli più o meno scandalizzati della ben più mostruosa società eterosessuale che lo circonda. (VI, 7; p. 235 Mario Mieli)

 

************
************

Giovanardi fiero e bavoso sostenitore di un "governo" che la Costituzione la tratta e l'ha trattata come un pezzo di plastilina assoggettabile ed assoggettata agli interessi privati del boss  trova che questa pubblicità sia addirittura "Anticostituzionale" e che offenda gli occhietti belli di qualche benpensante .

Niente di più che un miserrimo ,

 inguardabile , 

omofobo  nazista anacronistico, provinciale ,bigotto.

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ildiavoloprobabilmen il 25/04/11 alle 19:20 via WEB
Randomante Più satira per tutti Carlo Giovanardi è guarito «Una battaglia comune contro quell’oscuro demone che fa vedere negli altri non persone da rispettare nella loro dignità ed autonomia, ma oggetti da poter impunemente offendere»Carlo Giovanardi (per poco tempo) Per qualche attimo ho avuto veramente paura. Qualche giorno fa, la deputata Paola Concia e la sua compagna sono state insultate da un uomo sui 35 anni e difese da un uomo sui 60: Carlo Giovanardi. Beninteso, non è che Giovanardi sia stato lì a prendere a sberle il villano, ma dopo la plateale aggressione subita dalla deputata PD e dalla sua compagna (entrambe in evidente stato omosessuale) Giovanardi si era premurato di dichiarare quasi subito: «L'aggressione subita da Paola Concia e dalla sua compagna è un fatto gravissimo e dimostra quanto sia ancor forte il clima di intolleranza nel nostro paese e quanto sia necessario un grosso lavoro culturale nella società» E io lì mi ero cominciato a spaventare. Ma parecchio! Cosa era successo a quel Giovanardi che si era fatto portavoce della causa omofoba, che si è sempre opposto strenuamente al diritto delle coppie gay di avere figli, e che per le sue solide posizioni medievali sulla famiglia è stato giustamente imbarcato come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche familiari? Chi è quest’uomo che parla in questi termini di clima di intolleranza nel nostro paese, quasi come a volersi scusare di averlo generato anche lui? Invece di andarne fiero, come al solito? Mentre il mio stato d’allerta saliva rapidamente e i dubbi si affastellavano nella mia povera mente (lo hanno drogato? Lo hanno rapito e sostituito? Un trauma cranico? Insomma, cosa gli hanno fatto quelli del FLI?), il “grosso lavoro culturale nella società” invocato da questo nuovo Giovanardi mi è stato subito chiaro. «La pubblicità del nuovo centro Ikea di Catania contrasta a gamba tesa la nostra Costituzione. E’ offensiva, di cattivo gusta». E, in più, continua: «A noi piacerebbe una campagna pubblicitaria che dicesse ‘siamo aperti all’intera comunità’. Nel senso che i clienti di una multinazionale sono uomini donne anziani giovani senza preclusioni di nessun tipo. Ma diverso è attaccare la Costituzione italiana con tale violenza. Spero che l’Ikea non utilizzi più quell’annuncio per le prossime aperture annunciate in varie città». Ohh! Eccolo qui! Ecco il nostro grande, arguto, anacronistico, sorpassato dalla storia Giovanardi! Queste pubblicità di mobili aggrediscono con violenza la Costituzione (e non il fatto che la discriminazione delle persone faccia a pezzi l’articolo 3). Un capolavoro. Grande Giova! Ma non farci spaventare più così!
 
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