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Tornando a casa...

Post n°2003 pubblicato il 24 Novembre 2014 da ossimora
 


Me lo sono deliberatamente cercata ; ritornare da scuola per le strade più nascoste in cerca della nebbia fitta fitta .

 Non è che la ami molto , troppo bagnata , troppo claustrofobica , troppo "separante" ma  sempre più mi rendo conto di riuscire a godere di un sacco di cose a volte mio malgrado!

Si , quella che annulla i confini delle cose , che ti spiazza non solo visivamente  per gli spazi ma che nullifica persino il tempo  ed ovatta i rumori . Dissolve la sensorialità , costringe ad un continuo , estasiato sforzo di attenzione e di meraviglia , ridicolizza i cartelli stradali .

La pieve  del battesimo della mamma non era così presto ed invece compare addosso inaspettata , più incombente di sempre  , accanto  il filare di alberelli di ulivo , piantati da poco , così anneriti dal lucore grigiastro prende spazio e si fa notare . Lo ricercherò  ogni volta , ormai . 

Non mancavano i coraggiosi camminatori muniti di catarifrangenti che compaiono quasi all'ultimo minuto , sbucando immarcescibili nei loro ritmi e contapassi quasi come in un video gioco .

Oggi era nebbia di fondo valle , amici che abitano qualche metro sopra mi hanno detto che lassù stamattina c'era un bel sole caldo e giravano in maglietta , sbirciando  l'effetto scenografico della valle immersa nel bianco bambagioso !

 

 

 
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angiolhgt
angiolhgt il 11/12/14 alle 08:24 via WEB
amo camminare nella nebbia cittadina....solo se cittadina..straniamento, piacere di perdersi e di provare appena un brivido per un pericolo imprecisato nascosto che ti attende: la nebbia ci trasforma in meravigliati esploratori sotterranei
 
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