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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Post n°2156 pubblicato il 26 Febbraio 2020 da ossimora
Claudia Durastanti La straniera La nave di Teseo Volevo già prenderlo l'anno scorso quando era nella cinquina finale del premio Strega , poi ho rinviata anche forse influenzata da vari giudizi , adesso l'ho letto più distaccata e non me ne pento. All'inizio ero un pò travolta dalla sua scrittura, un linguaggio ed una progressione certamente molto personale , un procedere vertiginoso a tratti ansiogeno. (voluto?) Una biografia , che appare strana ed improbabile in una giovane donna ma tanti ed impellenti sono i temi da lei trattati da renderla plausibile . Il suo essere "apolide (nata negli USA , poi trasferitasi in Lucania ed adesso da dieci anni a Londra , dove peraltro si occupa anche di un festival di letteratura italiana) , figlia di due sordi , che le raccontano in maniera ben diversa il loro incontro , e poi il loro divorzio , la vita grama. Labirintiche riflessioni sulla vita , sull'essere "disabili " dei genitori , sull'essere figlia di un nucleo familiare anomalo. Proprio la parte con le riflessioni sulla disabilità , sulla "parola ", il suo uso ed il suo significato nella sordità ,le difficoltà per farsi capire e per esistere sono le parti più interessanti e coinvolgenti/sentite del libro che ha comunque una sua originalità spiccata priva di retorica . Non ha mai chiesto ai suoi genitori , ai suoi tre fratelli di impararla , non lo ha chiesto ai suoi figli .Capire perchè abbia rinunciato ad imporre la sua lingua privata non è difficile per me che ho avuto paura per tanto tempo di parlare ad alta voce . la lingua dei segni è teatrale e visibile , ti espone in continuazione , ti rende subito disabile . "Io non ho saputo sottrarmi bene al mio tempo" Sullo zio Arturo: " vederlo ridotto ad una creatura di cartilagini e tendini fu sufficiente affinchè da bambina capissi cos'è la malattia :Un' impostura , un sortilegio che falsifica il sangue. "Quando tramonta il sole in Basilicata il cielo diventa un polmone che espettora sangue , la sua luce fa tossire più che commuovere Ma prima di arrivare ai calanchi ,agli alberghi in mattoni rossi abbandonati vicino alle stazioni di benzina dai nomi altisonanti e alle piscine infestate ,bisogna passare attorno alle torri di petrolio che brillano nella notte con i loro laser che fanno pensare ad un futuro preistorico , tutto ciò che è nuovo si ossifica presto da queste parti... Ma l'ironia è una figura che arriva con una perdita d'innocenza per tutti che sentano o meno ( la prima volta che mia madre ha capito una battuta ironica aveva 55 anni ; io e mio fratello l'abbiamo fissata a lungo ; stupefatti.E' stata un'emozione nuova, piena di gratitudine.
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