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Post n°1310 pubblicato il 30 Settembre 2008 da ossimora
 

          ++++++++++++++

Si aggirava per i tavoli della pizzeria superpopolare zigzagando fra qualche polverosa,pessima pianta, lussureggiantemente finta e le gigantografie di panorami improbabili - metafisici,fra i dislivelli faticosi delle due o tre salette rimediate su piani diversi.

 (In ogni saletta un  megavideo iperpiatto rilanciava continuamente partite e partite non stop,non sempre era semplice sedersi in modo di non essere costretti a guardarli anche solo perché  in preda alla stanchezza.)

La sua magrezza estrema di longilineo era esaltata da un panuccione bianco legato a doppio giro attorno alla vita e lungo fino alle caviglie  che paradossalmente non lo ingolfava ma gli conferiva una leggerezza ed una rapidità particolare.

Era molto giovane ma il suo viso ,quasi mai sorridente, era attraversato da lunghe ,gradevoli rughe d’espressione che esaltavano occhi nerissimi ,luminosi ;avulsi al tran tran del lavoro ,forse lo detestava ,non so, di certo ne era lontano.

I suoi capelli erano quasi totalmente irrigiditi verso l’alto da un copioso uso di gel.

Un cameriere improvvisato,dipinto da Egon Schiele .

La sua bellezza imprevista/inconsapevole ha ammorbidito cene pesanti come macigni ,offrendomi uno sprazzo di  lievità ripetentesi ogni sera grazie all’ovvia dimenticanza di ogni lunga,ossessiva  giornata .

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ossimora
ossimora il 03/10/08 alle 11:56 via WEB
CIAO Carpe...non sempre ,ma se scatta il quid!
 
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