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astruse incomprensioni

Post n°1713 pubblicato il 17 Aprile 2010 da ossimora
 
Tag: ombre

A proposito diinfibulazione”,ho letto che qualcuno biasima pesantemente l’utilizzazione da parte di Emergency di strumenti chirurgici sterili per “operare” le donne costrette a questa orribile pratica .

Ho sussultato leggendo sta cosa come una critica .

“beh? Hanno fatto bene. Che dovevano fare gli operatori sanitari ? Sterminare le persone a suon di mitra ?Lasciare che l’infibulazione fosse fatta in maniera non sterile e tremenda per le donne anche laddove potevano essere d'aiuto ?

 

Non capisco.

 

Durante il processo di guarigione viene inserita nella vagina una scheggia di legno per poter permettere il passaggio dell’urina e del sangue mestruale. A seconda dei diversi costumi, la fertà viene cucita con un filo di seta o con delle spine d’acacia.
Per aiutare la guarigione vengono arse sotto la ragazza delle erbe aromatiche tradizionali o della linfa essiccata, che sono spesso causa di infezioni violente.
In seguito all’operazione, le gambe della ragazza vengono legate e lei viene immobilizzata per diverse settimane finchè la ferita della vulva non guarisce.
Gli strumenti per compiere l’infibulazione sono spesso coltelli, lame di rasoi, forbici e pezzi di vetro. L’anestesia non viene quasi mai praticata.
Le conseguenze dell’infibulazione si proilungano per tutta la vita di una donna: dal rischio di morte per infezione dopo l’intervento (ed è un rischio molto alto) alla possibilità che l’operazione danneggi anche altri organi (nei villaggi viene effettuata dalle levatrici, inesperte delle pratiche chirurgiche), alle complicazioni al momento del parto che possono portare alla morte della madre e del figlio, alle inevitabili conseguenze di carattere psicologico.
Nonostante tutto questo le donne continuano ad essere infibulate, a voler essere infibulate anche lontane dal paese d’origine, a voler essere infibulate dopo il parto e a far infibulare illegalmente le figlie nei Paesi in cui sono emigrate.
Continua a perpetuarsi lo scambio fra persona e società: la donna perde la propria individualità e i proprii diritti fondamentali, e in cambio viene accettata dal gruppo, riconosciuta degna di farne parte, al prezzo di altre innumerevoli rinunce e sofferenze; il prezzo dell’onore e la perdita dell’umanità, l’onore della famiglia in cambio della persona.

 
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