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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Messaggi di Agosto 2007

 

e tu.... hai paura del lavavetri???

Post n°958 pubblicato il 31 Agosto 2007 da magdalene57
 




siii??? ..... allora chiama, e lo faremo sparire....
ehehehehehehhhhhhh

(campagna per la sicurezza pubblica)
 

 
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Chi ha paura dei Taliban?

Post n°957 pubblicato il 30 Agosto 2007 da donnesudestbarese
 


Trucco, fiorellini, atteggiamenti effeminati: i pericolosi taliban hanno un lato nascosto.




Slate ha pubblicato un video di 7 minuti in cui mostra alcune foto abbastanza sconvolgenti, che il fotografo Thomas Dworzak è riuscito a ottenere nel suo viaggio in Afghanistan del 2002.

Il commento in inglese è di Dworzak e di Ahmed Rashid.



Fonte: Internazionale



.... a proposito di chimere, lavavetri, tolleranza, san luca, oppio, esportazioni di democrazia, mostri, torri, satana, sicurezza....

 
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Kali nifta - Matinata

Post n°956 pubblicato il 27 Agosto 2007 da donnesudestbarese
 

Antonia mi ha lasciato le chiavi di casa. Chi la conosce sa cosa c'è scritto sulla porta di ingresso: è la sua dichiarazione per tutti i sinceri che la vengono a cercare. Perciò non sembrerà strano che io sia qui ad aprire una finestra.

@@@@@@@@@@@@@@@@@@

Sono reduce da una notte di taranta. Sette ore di colori, musica e danze. Centomila persone in piazza in un paese che conta poco più di 2200 anime stabili. Melpignano ha dalla sua l'essere Comune dell'antica Grecìa Salentina. Qui si parla ancora il "grico".
Notte di tarantole, morsi e veleno. Il suo antidoto è la musica incalzante e la danza sempre più avvolgente.
Giallo del sole e rosso della terra: i colori della serata, ma anche di questa estate infuocata.
Il fuoco ha attraversato la mia regione, l'ha ferita in profondità.
Ed ora va ferendo, di là del mare, la Grecia.
Di qua esorcismi fatti di danze, tamburelli e violini.
Di là monaci che affrontano le fiamme con icone della madre di dio in atto benedicente.
Per entrambe le sponde, l'assoluta impreparazione di fronte ad un sole che attraversa il cosmo e ci colpisce  indisturbato fino all'aridità assoluta e una terra soffocata da una presenza umana che la sfregiata e le impedisce di distendersi - fosse anche con le fiamme -  senza incontrare ostacoli e vite.

Che succede ai potenti di questo mondo pur capaci di trivellare i ghiacci del polo nord  o quelli di Marte? sì, è vero, lo fanno solo perchè vogliono poter poi urlare, come il pazzo del paese: "la piazza è mia, la piazza è mia!"...

@@@@@@@@@@@@@@@

Era il mostro d'origine divina
lïon la testa, il petto capra, e drago
la coda; e dalla bocca orrende vampe
vomitava di foco. E nondimeno
col favor degli Dei l'eroe la spense.
Omero - Iliade, canto sesto


Dov'è finito Bellerofonte? chi soffocherà la chimera dei nostri giorni?

 
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Ultima spiaggia

Post n°955 pubblicato il 26 Agosto 2007 da ossimora
 

Je vais

Titos Patrikios

Disegni nella notte

A Kostas Kulufakos


Sul tamburo teso del cielo
lo scalpiccío del tempo non si ferma.
Una luna bianchissima tramonta.
E i nostri corpi
restano il confine che di continuo cambia
tra le cose andate
e quelle che vengono.


Titos Patrikios
La resistenza dei fatti

introduzione di Filippomaria Pontani
traduzione di Nicola Crocetti
Crocetti Editore 2007

Novità – in libreria a Ottobre

Traduzione di Nicola Crocetti

 
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Alzabandiera (!)

Post n°954 pubblicato il 25 Agosto 2007 da ossimora
 

 Non voglio neanche commentare la proposta lanciata da Tremonti,quella  dell’alzabandiera a scuola al mattino. Di questo certo avevamo bisogno.

 E’ eloquente e non abbisogna d’altro.

 Mi è  piaciuta  invece la risposta del ministro della pubblica istruzione Fioroni ,testuale:

 “Trovo qualche difficoltà a dare una risposta a Tremonti sulla battuta relativa all'alzabandiera, soprattutto dopo averlo visto a Lorenzago con chi ****ha avuto nei riguardi della bandiera un uso diverso da quello di alzarla davanti agli italiani".

**** Bossi è stato in seguito condannato per il reato di vilipendio alla bandiera italiana per averla in più occasioni, il 26 luglio e il 14 settembre 1997, pubblicamente offesa usando, nella prima occasione la frase "Quando vedo il tricolore mi incazzo. Il tricolore lo uso per pulirmi il culo", nel secondo caso, rivolto ad una signora che esponeva il tricolore, Il tricolore lo metta al cesso, signora, nonché di aver chiosato "Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore personalmente, visto che è un magistrato che dice che non posso avere la carta igienica tricolore

 
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TAX

Post n°953 pubblicato il 25 Agosto 2007 da ossimora
 

Continua il gran parlare di tasse ;dai prelati ai pelati ognuno ha da dire la sua (Alemanno compreso ed è il massimo del minimo).

mentre el senatur,Bossi ,che dopo la scuola radio Elettra  deve aver letto soltanto la

 (lauta ) busta paga che gli arriva da Roma ladrona, tenta sottovoce di lanciare la disubbidienza fiscale,altri capitalisti (ci ho messo un pò a scrivere sta parola ,è andata in disuso ma ci sta proprio)  e trrrrremonti,montezemolo si accodano queruli !

Io non so quasi nulla di tasse.

Appartengo alla categoria che le paga fino all’ultimo centesimo alla fonte sullo stipendio  ,in qualsiasi altra occasione minimale di microguadagno extra +ici e tutte le diavolerie che conoscete.

Poco o nulla so di titoli ,bot e amenità del genere e la borsa che fluttua come in questi giorni massimo mi provoca un leggero mal di mare.

Le pago con tranquillità ed anche con un certo orgoglio perché posso contribuire alla cosa pubblica.

Mi piacerebbe sapere :ma i ricconi che sbraiatano a  culo nudo dal loro yacht perché debbono pagare qualche centomila euro di tasse ,chi chiamano quando svaligiano le loro ville ?e chi dovrebbe pagargli la manutenzione delle strade ,delle autostrade,lo smaltimento dei rifiuti ,l’urbanizzazione della città,il 118 se gli viene un coccolone?

Mio padre aveva una patologia rara e privatamente non sarebbe stato proprio possibile operarlo fuori dalle strutture universitarie pubbliche.

Non sarebbe male vedere il film di Michel Moore sulla sanità americana tanto per non perdere di vista certe questioni!

Trovo vergognosa questa rituale protesta sfascista  di tutte queste teste di legno piene di soldi e arroganza.

 
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Nahui Olin

Post n°951 pubblicato il 24 Agosto 2007 da ossimora
 

 

E’ il primo libro che leggo di Pino Cacucci.

E la prima volta che sento parlare di lei:Nahui.

La storia di una donna fatale ,bellissima e fragile come la porcellana.

 Nel  Messico teatro  dell’epopea di Frida Khalo ,fra gli anni venti e trenta ,Diego Rivera e Tina Modotti ,il fotografo Edward Weston ; Nahui Olin (Carmen Mondragon) vive amori folli ,ha reazioni di gelosia e di passione smodata.Dipinge ,scrive,suona il piano con trasporto e coinvolgimento panico.

 Finisce male ,Nahui ,ridotta a vendere immagini della sua perduta bellezza in preda al delirio ed alla pazzia.

Il romanzo è interessante per gli scorci di storia messicana si quali si staglia  la storia di Nahui ;Cacucci  racconta anche  il mondo dei suoi sentimenti e   traccia le sue parole (in pagine di corsivo) ma è un uomo e si colgono gli stereotipi del pensiero maschile su quello che pensa  o presumibilmente  potrebbe/dovrebbe pensare una donna passionale,innamorata ,piena di vita e di energia ;più rivelatrici le brevi note tratte proprio dall'opera di Nahui,pochissimo è tracciato il suo lavoro di artista.

E stato bravo comunque a far riemergere questa storia e il romanzo scivola con piacere.

Mi ha portato a cercare parecchie immagini di quel periodo e di questa donna meno celebre delle  sue coeve ma molto bella e teatralmente ,apertamente, interprete della sua vita fino alle conseguenze estreme dell'autoannulamento e dell'autodistruzione.

 
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Nicola e Bart

Post n°950 pubblicato il 23 Agosto 2007 da ossimora
 

« Mai, vivendo l'intera esistenza avremmo potuto sperare di fare così tanto
per la tolleranza, la giustizia, la mutua comprensione fra gli uomini. »
(Bartolomeo Vanzetti, alla giuria che lo condannò alla pena di morte)

Sacco e Vanzetti, 80 anni non invano

Il boia abbassò l'interruttore alle ore 0,19 per Nicola Sacco.

 Sette minuti dopo per Bartolomeo Vanzetti. Nella prigione di Charlestown (Massachusetts) la sedia elettrica funzionò perfettamente e i due italiani (Sacco era nato nel foggiano, Vanzetti nel cuneese) furono giustiziati il 23 agosto 1927.

Sono passati 80 anni e il ricordo di quella esecuzione di due innocenti colpevoli solo di essere anarchici è ancora viva. Sacco e Vanzetti sono diventati il simbolo della lotta alle ingiustizie, prima fra tutte la pena capitale. I due emigrati italiani erano accusati di aver preso parte ad una rapina uccidendo un cassiere e una guardia del calzaturificio "Slater and Morrill" a South Baintree, sobborgo di Boston. Nonostante le prove evidenti della loro innocenza e la confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros, che scagionava.

Bartolomeo Vanzetti era nato nel 1888 a Villafalletto, in provincia di Cuneo. Figlio di un agricoltore, a vent'anni entra in contatto con le idee socialiste e, dopo la morte della madre Giovanna, decise di partire per il "Nuovomondo", a caccia di una vita migliore come tanti italiani all'alba del Novecento.

Come Nicola Sacco, più vecchio di Vanzetti di tre anni, nato il 27 aprile 1891 a Torremaggiore (Foggia), che arrivato in America nel 1908 fece l'operaio alla Slatter.

I due si conosco nel maggio 1916 a Boston in una riunione di anarchici. Insieme ad altri militanti scappano in Messico per evitare di essere arruolati. Tornano nel Massachusetts a settembre e iniziano a scrivere per "Cronaca sovversiva", giornale anarchico. Da allora, Nick e Bart, come vengono soprannominati oltreoceano, diventano inseparabili.

La lotta agli anarchici da parte della polizia è fortissima. Molti amici di Sacco e Vanzetti vengono arrestati e i due pensano anche di tornare in Italia per fuggire alla persecuzione. Il 5 maggio 1920 vengono arrestati perché nei loro cappotti nascondevano volantini anarchici e alcune armi. Tre giorni dopo i due vengono accusati anche della rapina al calzaturificio, avvenuta poche settimane prima.

Dopo tre processi pieni di errori e incongruenze, Sacco e Vanzetti vengono condannati a morte nel 1921. A nulla valse neppure la mobilitazione della stampa, la creazione di comitati per la liberazione degli innocenti e gli appelli più volte lanciati dall'Italia.

Il verdetto fu fortemente condizionato dal clima da caccia alle streghe contro gli anarchici che in quel momenti caratterizzava gli Stati uniti e da un evidente sentimento razzista nei confronti degli immigrati italiani. Contro l'esecuzione di Sacco e Vanzetti si mobilitarono non solo gli italiani d'America, ma anche intellettuali in tutto il mondo, tra i quali Bertrand Russel, George Bernard Shaw e John Dos Passos.

«Mai vivendo l'intera esistenza avremmo potuto sperare di fare così tanto per la tolleranza, la giustizia, la mutua comprensione fra gli uomini». Così Bartolomeo Vanzetti si rivolse alla giuria che lo condannò alla pena di morte. La stessa frase sarà detta da Gian Maria Volontà in uno dei momenti più toccanti del film "Sacco e Vanzetti" di Giuliano Montalto del 1971. Una pellicola divenuta presto un cult grazie anche alla colonna sonora di Ennio Morricone, interpretata da Joan Baez, autrice dei testi. «Voi restate nella nostra memoria con la vostra agonia che diventa vittoria»: sono le parole di "Here's to you" che, insieme alla "Ballata per Sacco e Vanzetti", è entrata nel repertorio internazionale della canzone d'autore sollevando le coscienze negli Usa su un caso da molti dimenticato.

Il loro caso non solo smosse le coscienze degli uomini dell'epoca, ma come un fantasma continuò ad agitare l'America per decenni. Finché nel 1977, cinquant'anni dopo la loro morte, il governatore del Massachusetts Michael Dukakis (riparando parzialmente all'errore del suo predecessore Fuller, che nonostante gli appelli non fermo il boia) riconobbe in un documento ufficiale gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria di Sacco e Vanzetti.

La loro figura, anche alla luce del rinnovato impegno italiano nella campagna contro la pena capitale, torna alla ribalta. L'ottantesimo anniversario dell'esecuzione verrà ricordato il 23 agosto a Torremaggiore (Foggia), la città d'origine di Sacco nel cui cimitero sono custodite le ceneri dei due italiani, attraverso una serie di manifestazioni e la costituzione di un'associazione che porta il loro nome.

L'associazione sarà animata da Fernanda Sacco, nipote di Nicola Sacco, che da anni è impegnata nella valorizzazione del messaggio contro la pena di morte lanciato dal sacrificio dei due anarchici.

Nonostante i 75 anni, Fernanda è arzilla e continua a girare le scuole per tramandare la storia di quel suo famigliare così particolare e impegnarsi nella battaglia contro la pena di morte.

Il Quirinale, in una lettera indirizzata all'associazione Sacco e Vanzetti e da essa resa nota, ha trasmesso «l'apprezzamento» del presidente della repubblica Giorgio Napolitano per l'iniziativa che, «nel tenere viva la memoria dei due emigranti italiani, intende contribuire al movimento per l'abolizione della pena di morte, tappa fondamentale per la difesa dei diritti umani, sulla quale si è di recente registrato l'unanime consenso dell'Unione europea».

A San Biagio della Cima, paese in provincia di Imperia, giovedì 23 alle 17 intitolerà la nuova piazza del Comune a Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.

Al termine della cerimonia seguirà il dibattito: "Pena di morte, a quando la moratoria Internazionale?" al quale parteciperanno membri di associazioni e del mondo della cultura.

 
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Il PdL

Post n°949 pubblicato il 22 Agosto 2007 da ossimora
 

Mi ci vorrebbe la sua

verve per parlare del “partito delle libertà”,

fresco di conio.

Eh si,un bel colpo di coda.Un vero uomo di spettaco(u)lo  

Grande lezione di democrazia e di efficenza.

 In un due per tre “tac”,si parte  dal simbolo ,un bel cielo blu con un arcobaleno tricolore.

Un’ideona!

Presentata dalla sciura Brambilla  ,razza padrona doc ,su comanda del reuccio , con la benedizione del  padrino.

Così  si fa ,cosi’ si rinnova  davvero!

Un bel partitone nuovo di zecca ,senza programmi ,senza dibattiti ,ne  lacrime ,ne scontri ,qualche mal di pancia ma con l'accrocchio già registrato dal notaio!

Gli alleati?

 Arriveranno ,non c’è problema.

Inquisiti,prezzolati,subrette,famigli,

nostalgici ,finti liberisti ,capezzoni, solo dei lacchè  ,

faranno un po’ di pantomima ,

parleranno di bisogno di coraggio,

di novità e via a testa bassa  verso le poltrone a venire.

E si sa ,spesso,qui,la farsa diventa tragedia.

 
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Residui

Post n°948 pubblicato il 21 Agosto 2007 da ossimora
 
Tag: Di me

Alzata ad ore improponibili .Lusso puro. Non riesco a non pensare a qualche residuo di sogno  mattutino di cui ho solo un tot di vaga memoria Cerco di richiamarlo,di mettere assieme un po’ di pezzi;raramente ricordo i sogni e quando qualcuno fa capolino mi piace  raccontarmelo.

Ascolto i Baustelle ,incuriosita,non comprendendo bene il perché del loro discreto successo. (potrei riaddormentarmi)

Dunque ,tre elementi li ricordo chiaramente .

Un viaggio con una macchina strapiena ;tutte donne ,solo di due è chiara l’identità;mia madre e D.,la mia collega che ha lasciato a casa per il viaggio i suoi due figli piccoli attirandosi un po’ di sorpresa/biasimo.

Il mare la fa da padrone ,abitiamo una casa sul mare,nuotiamo parecchio  (mia madre rimane indietro spesso) ad un certo punto scorgiamo la sagoma di una città molto particolare ,con delle architetture avveniristiche ,si chiama “Clarissa” e mi entusiasma.

La casa non ha l’aspetto di un’abitazione  vacanziera  solitamente priva dei caratteri autobiografici di chi la abita ma anzi è piena zeppa di libri,foto ,oggetti che appartengono a sconosciuti ma ai quali si mescolano cose mie . I biglietti di auguri di mia nonna ,disegnati da lei ,in maniera infantile e tenera .Un mazzolino di fiori rossi,a matita , anno dopo anno.

C'è ad aspettare un uomo parecchio più giovane di me (come ultimamente capita nei pochi sogni che permangono)che è li solo per me e io rifiuto di parlarci e di ascoltarlo scocciata .Uffa!

 
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No tax

Post n°947 pubblicato il 21 Agosto 2007 da ossimora
 

Lo squinternato Bossi lancia l'invito alla disubbidienza fiscale e subito la cremè dell'informazione politica italiana ,grata di un sussulto nella calma estiva, strombazza la trovata geniale prima smentita poi ribadita anche dal "diversamente alto" :il re :S.B.

Non solo, il vate ,Calderoli,illuminato e fulminato (!!!) sulla via di Damasco niente meno che dallo scortatissimo, doratissimo,cardinal Bertone ,si appropria subito della sua omelia al meeting di CL dicendo ...si evviva ,la chiesa è con noi! ...e ci spiega ilare..."Bertone quando dice che bisogna pagare le tasse in realtà dice che le leggi sono ingiuste e che bisogna pagarne meno"...

Un pò contorto il ragionamento ma ci può stare l'analisi , visto e considerato che viene pronunciato al meeting di una associazione che misticismo a parte,(molto a parte) gestisce "la Compagnia delle opere ",che ne sa o se ne sa ,di evasione,di lobby e di businnes  assai poco sacri.

(Il meeting quest'anno parla di Verità ,ben attrezzandosi contro il pensiero debole)

Le parole del porporato ,vanno come il pane fra i cattolici ed è tutto un fuggi fuggi  di "sissignore lei si che parla bene,sopratutto se non paga l'ici,lei si che è giusto! "

Ci risiamo .Stanno finendo le vacanze e si sente/vede.

 
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Human Rights First

Post n°946 pubblicato il 20 Agosto 2007 da ossimora
 

I dati del Rapporto di Human Rights First,mostrano una crescita evidente dei crimini legati all'odio
Ebrei, musulmani, omosessuali e minoranze etniche le vittime più frequenti.

Io penso che parte delle colpe di questo pericoloso ed assurdo trend sia di tutti noi che non ci indignamo  a sufficienza ogni qual volta accade un atto di violenza a sfondo discriminatorio.

Di chi non urla la sua rabbia,di chi non chiede conto ai governi ,alle forze dell'ordine ai giornalisti, sul perchè certe cose possano accadere.

Non possiamo essere tutti diventati degli jankee incalliti,legati ai nostri piccoli spazi quotidiani,alle sicurezzine asfittiche cucite addosso.

Di pari passo con la scomparsa delle parole quali "Bontà"( disprezzata  e/o confusa con buonismo)"solidarietà"(spacciata per utilitarismo sempre e comunque o per pietismo )Amore (di cui c'è un mercimonio continuo, una svendita che passa attraverso i  suoi tristi surrogati mielosi ed i prodotti preconfezionati;"pacchetti" veri e propri ma che non si usa mai nel sociale ,pena il ridicolo)l'intolleranza rabbiosa,peggio se mascherata da flautata gentilezza superficiale, la fa da padrona .

Capita,nel quotidiano  di assistere sempre più spesso a gesti d'ira inconsulti per una piccolezza  qualsiasi;un parcheggio preso all'ultimo minuto  a scapito d'altri,un lieve tentennamento al semaforo,una fila non rispettata.

(Giorni fa ero nel parcheggio di un centro commerciale ;andavo piano e cercavo un posto;dal dietro una macchina ha cominciato  strombazzare a tutto spiano ,poi mi ha urlato dietro che dovevo muovermi e  togliermi dalle palle;io ho riso divertita e questo qui allora che si è infuriato facendo il gesto di scendere per affrontarmi...incredibile )

Che sta succedendo? La sovrappopolazione ,stiamo dando fuori di cervello collettivamente?proprio alla frutta?

Scatti di rabbia , gesti incomprensibili per questioni minimali che diventano eclatanti nei casi delle minoranze.

Una nevrosi collettiva ,un furibondo"tutti contro tutti"?

  Comportamenti supportati probabilmente dalla disattenzione,dall'incuria,dalla rabbia profonda dell'insoddisfazione ,da scellerati che soffiano sul fuoco con le loro azioni e frasi irresponsabili, da un senso di insicurezza percepito  solo vagamente per il quale è rassicurante trovare facili capri espiatori nei più indifesi .

 
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el berto

Post n°945 pubblicato il 19 Agosto 2007 da ossimora
 

Spazi sovraffollati

Di doveri

-tributo ineffabile alla sanezza-

rinchiudono

cellule cerebrali

protese

verso deserti di sole

in anguste asperità

generatrici

inevitabili singhiozzi

improbabili amori

futili gratificazioni

aridità ben nota

eppur

magistralmente

camuffata

in silenzi ovattati

di conoscenza.

Solitudine in forma di pienezza.

A.

 

 
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Ri-Biani

 

Un sindaco "Super"

Post n°943 pubblicato il 18 Agosto 2007 da ossimora
 

Varallo, ridente cittadina del Vercellese, era nota per il suo Sacro monte, un complesso di tempietti devozionali dichiarati patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Ma ora rischia di essere conosciuta soprattutto per un altro fenomeno, decisamente più profano: il sindaco e la giunta hanno infatti deciso di autotassarsi per pagare il Viagra ai loro concittadini, che ora potranno godere di uno sconto del 50% sulla "pillola dell'amore".


L'iniziativa parte dalla constatazione del sindaco, Gianluca Buonanno, che "garantire il benessere ai propri concittadini significa anche metterli in condizione di avere una serena vita sessuale". E così il primo cittadino è riuscito a convincere i suoi assessori a metter mano al portafoglio e, senza intaccare di un centesimo il bilancio comunale (i fondi provengono dalle indennità di carica degli amministratori) a dare una mano a chi vorrebbe ma non può.

"Abbiamo già accantonato mille euro - spiega Buonanno - e faremo un primo periodo di sperimentazione di 15 giorni. Poi tireremo le somme e vedremo se andare avanti. Se si dovessero ottenere risultati significativi, c'è già uno sponsor privato pronto ad intervenire".

Un'iniziativa decisamente eclatante, quella del sindaco di Varallo, che del resto non è nuovo a sortite clamorose: quando amministrava la vicina Serravalle (dopo due mandati che lo videro eletto con ampio margine di voti, non potendosi più presentare ha cambiato città), aveva creato vigili di legno per intimorire gli automobilisti indisciplinati, lanciato la pubblicità sulla carta intestata del Comune e inaugurato una statua a Vasco Rossi. E dopo avere militato in An, alle ultime elezioni provinciali si è presentato alla testa di un suo movimento, "Controcorrente", raccogliendo il 16,5% dei voti, secondo solo a Forza Italia.

"Un sindaco procreativo"
E i cittadini di Varallo, che ne pensano dell'iniziativa? "Con una battuta - dice il dottor Max Zeno, della farmacia Sacromonte, nel centro cittadino - potrei dire che Buonanno non è solo un sindaco creativo ,ma anche procreativo. Comunque, il progetto prevede dei precisi paletti e poi c'è una fase di sperimentazione. D'altronde sono in aumento le patologie che rendono difficoltosa l'attività sessuale".

E’ l’ultima iniziativa del Sindaco Gianluca Buonanno in tema di sicurezza stradale: “Le sagome vengono posizionate sul ciglio stradale per dissuadere dalle imprudenze. E funzionano: oltre i 10 metri di distanza, i guidatori non le riconoscono e rallentano. Da quando le utilizziamo gli incidenti sono calati”.

ma il prode sindaco di Varallo sesia non si ferma ,altra trovata geniale far dimagrire chi è sovrappeso ...costi quel che costi...

 
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Hrabal

Post n°942 pubblicato il 17 Agosto 2007 da ossimora
 

Il tenero barbaro

Rientrando tardi ,la sera dal suo lavoro,dalle sue visite e dai suoi incontri straordinari ,Vladimir si sdraiava vestito sul suo letto di Liben ,in via Na hrazi Vecnosti,sull’argine dell’Eternità,n 24.

Fissava la lampada a saliscendi sopra il cuscino e sotto la pioggia della luce elettrica ,scriveva delle lettere  a se stesso,scriveva il proprio diario.

…Pazzamente amava e terrorizzava chiunque incontrasse,perché preferiva apparire un po’ matto piuttosto che piccolo borghese…

…nel corso della sua vita ha sempre tentato di irrompere nel tessuto e nel nucleo della  materia e di coglierne la bellezza interna e con le opere grafiche ,di celebrare la grande madre materia e attribuirle spiritualità…

…Vladimir odiava il denaro…

Tutti i vizi dell’epoca passavano per Vladimir:la perfidia,la finzione ,l’irritabilità patologica,l’allergia ,l’atteggiarsi a sempliciotto e a imbecille,il dogmatismo,la malinconia romantica e il rifugiarsi nei sogni,il ribrezzo per le cravatte,il gusto dell’osceno,i pettegolezzi da cortile,l’isteria,la suscettibilità,il narcisismo ,il sentimentalismo,la diffidenza…

…profondeva sempre il suo talento dove c’era poco di qualcosa,per dimostrare che omnia ubique e che il massimo è nel minimo,che ogni punto del mondo è il centro del giardino dell’Eden,mentre i giardini pensili si trasformano lentamente in macerie  e polvere e in quella polvere ogni bellezza resiste ,in quel pizzico di argilla ogni cosa ricomincia…

DA:"il tenero barbaro"     

 
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Precari

Post n°940 pubblicato il 16 Agosto 2007 da ossimora
 

Nel secondo piano del Palazzo delle Albere, un passaggio, un interstizio, un piano di mezzo si apre. La mia presenza cresce in una stanza ricreata dentro a una torre. Da una fessura esce una scalinata di maglia rossa che invita le persone a salirvi per guardare all'interno. La torre è immaginata come il vano verticale dell'ascensore, spina dorsale di un edificio, in cui una presenza in movimento si può arrestare.

************************

Pietro  Ichino sul Corriere della sera

Da leggere.

 
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etno centrismi?

Post n°939 pubblicato il 15 Agosto 2007 da ossimora
 

Il post di Rosalux,è riuscito pur nell’andazzo iperilassato ,silente del ferragosto di provincia lontano dai fasti vacanzieri a smuovere qualche neurone .Dunque.

Semplificando molto cerco di spiegare ,lei sostiene che gli atteggiamenti antirazzisti debbano passare, nè per l’accettazione tout court degli stranieri e/o per chi chiede la carità ,né per i preconcetti di presunta superiorità. (ovvio)

Non fa una piega ma proprio per questo è troppo semplice e allontana dalla realtà .

Quando si cerca di difendere non tanto le” razze” (concetto abbastanza insensato) ma le minoranze ed in questo senso le categorie diventano molte ;non può funzionare l’atteggiamento “mi è simpatico,mi piace ,è gentile è educato quindi va bene”.

A scuola c’è Hamed ,sporco ,scaglionato,che spacca tutto e lo mando a casa ogni due giorni mentre Marjam tanto carina me la coccolo e magari così facendo non mi accorgo né che il primo è sbeffeggiato dai compagni né che la seconda per essere graziosa si sbuccia le mani per togliersi l’hennè della  “sua”festa .Non si tratta di accettare ad oltranza o peggio di cedere i propri valori (se li abbiamo) ma di un sano realismo .Il conflitto peraltro  è naturale ,ma passa attraverso il riconoscimento dei diritti e la reciproca conoscenza.

Nel caso dei minori noi abbiamo il dovere anche di far conoscere cos'è il rispetto o almeno quello c he noi definiamo tale .Pretendere rispetto da chi non sa nemmeno cosa significa è ridicolo oltre che certamente inutile .

Chi è di fatto minoranza ha bisogno di ben altro ascolto,di comprensione ,di leggi,di accoglienza ;non si può risolvere integrazione ,multiculturalità ,scontro identitario  con i soli parametri di ciò che si ritiene valido/simpatico ed a noi gradito/gradevole.

Temo che anche il problema che è venuto fuori in questi giorni rispetto all'Europa ,i governi italiani,i Rom derivi da un atteggiamento di risposta da bar (Gasparri dovrebbe avere il sano pudore di tacere a questo proposito ma forse è chiedere troppo alla sua maschera da beota lacchè)più che da una adesione alle normative ed alle prassi integratorie.

Poi poco conta se ci si lascia intenerire o no  da chi chiede la carità;quella è cosa del tutto personale.

Non si può pensare che l’accettazione dei nostri modelli sia il solo modo possibile  e l’unico sul quale tarare il nostro operare se ci interessa la questione.

 Questo è etnocentrismo, il vecchio etnocentrismo mascherato un po’ e depurato dal discorso del razzismo raccontandoci che noi no ,non siamo razzisti ,anzi … basta che “gli altri” si comportino così come piace a noi.

 
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Pulviscolo

Post n°937 pubblicato il 14 Agosto 2007 da ossimora
 

Vorticoso,

come una lunga suite di violino,

che si cosparge

scintillante

sulla moquette scura

di fiori di polvere.

Il fantasmato sospiro

dall’odore mediterraneo

-riproduce-

sezioni di totalità.

Lontane.

Pochi segni

circoscritti in superfici di banchi fiori

troppo simmetrici,

per pura casualità,

o per generosa espansione

di luce messicana

e di scialli di lamè

lasciano emergere

i tuoi sottili,

brillanti capelli

setosi nel sonno

attenti ,alla prima calvizie.

A.

 

 
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Caos calmo

Post n°936 pubblicato il 13 Agosto 2007 da ossimora
 

Nonostante i diversi ottimi scrittori che lo hanno vinto nel passato conservo una certa diffidenza nei confronti del Premio Strega.

Un giorno di questi contravvenendo  ad una mia istintiva ribellione al soffermarmi presso i reparti libri dei supermercati mi ha colpito il titolo ossimorico del romanzo che ho appena finito di leggere e riposto “Caos calmo”.

****

(Pietro Paladini, direttore di una pay tv, è un manager di successo. Romano di origine, vive a Milano con la figlia Claudia di 10 anni; la compagna di tutta la vita, Lara, madre della bambina, con cui doveva sposarsi alla fine dell’estate, è morta improvvisamente, con un vassoio di prosciutto e melone in mano, in una serata estiva, mentre lui non era a casa perché stava salvando la vita ad una sconosciuta. Una tragedia del genere dovrebbe arrecare un dolore devastante, ma Pietro fondamentalmente sta bene, è sereno, e lo è anche la piccola Claudia che gli dà la forza di vivere attraverso quel “caos calmo” che i bambini infondono ai genitori perché loro ci stanno bene nel caos, quando strillano, rompono le cose e sanno trasmettere la loro gioia. Passando le giornate davanti alla scuola della figlia in attesa che lei esca, fermo lì con la sua macchina dalla quale può anche lavorare visto che è super accessoriata e tecnologica, Pietro scopre quella calma che gli permette di osservare l’esterno, le ansie di colleghi, parenti, amici senza lasciarsi coinvolgere. Proprio lui, che dovrebbe stare male, risulta il più saggio di tutti e diventa un punto di riferimento, quasi un confessore, per i personaggi della sua vita, il fratello, il capo, la cognata che a turno vanno a trovarlo, certi che lui sia lì, nei giardinetti davanti alla scuola, ad emanare quiete.
Il romanzo scandaglia le profondità dell’animo umano a partire dalle reazioni di una carrellata di protagonisti che rappresentano i “tipi” della società del benessere, incapaci di affrontare il dolore, travolti dalla frenesia del quotidiano. Basta cambiare il punto di vista, come fa Pietro Paladini con il suo auto - esilio, e le cose diventano più semplici, i bisogni si riducono; forse si può addirittura giungere all’essenza, a trovare delle verità. Attraverso le riflessioni del protagonista si compie una sorta di formazione della coscienza, tra intuizioni e significati da cogliere, nel testo di una canzone dei Radiohead - il cd lasciato in macchina da Lara è la colonna sonora dei pensieri di Pietro - o nello sguardo di un bambino. )

 L’ho letto velocemente ;è scritto in maniera da renderne massima ed agevole la fruibilità,in certi momenti è scattante e le storie si intrecciano con maestria , in certi momenti si fa noioso poi si riprende con qualche virtuosismo come il discorso sulla “reversibilità” spiegata con il divertente palindromo “i topi non avevano nipoti”. 

Tutte le storie  sono  ambientate in un mondo di ricchezza e di complessità superficiale ,ecco forse questo titolo sarebbe stato più adatto .

L’idea di base  di un romanzo sulla morte e su come quella di una persona vicina e cara possa metamorfosare imprevedibilmente la propria vita non è male ma non c’è tensione profonda ;mancano quelle pagine che nei grandi romanzi restano impresse a fuoco e che vorresti aver scritto tu...

Niente di straordinario .

Proprio una lettura agostifera  o almeno  quella che di solito si intende da sotto l'ombrellone ,anche se mi sembra una assurdità ,proprio qundo si ha più tempo e calma...

 
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