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Creato da ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Messaggi di Marzo 2012
C'è da riconoscere che la Chiesa è sempre puntuale quando ci sono da risolvere problemi per loro ovvia natura incontrollabili ; incombe la siccità in Italia sopratutto al nord , e la cosa mette a rischio raccolti ed economie :
" A Firenze il cardinale Betori scrive una lettera ai parroci: organizzate veglie"
Ecco fatto.
E poi il tedesco in visita a Cuba ha affermato che il Marxismo è fuori dalla storia .
Come dargli torto , uomo di grande attenzione ed analisi raffinata , e ' tornato il tempo di riti propiziatori tribali e sciamani.
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Mi sembra che dopo il primo intervento di Michele Serra che ha sostenuto ll'insufficienza di TWITTER (dei pochi caratteri) e quindi della comunicazione "veloce" , si sia aperto tutto un dibattito sulla pregnanza dei messaggi fulminanti .
C'è chi gli ha risposto coprendolo di insulti ( immagino tutti coloro che gurdano la tv , scrivendo sull'I PAD ...twittando e postando su FB ) poi chi invece come Luca Sofri e sopratutto GIPI trovo più condivisibili ; dice bene Gipi ... a me fa schifo la nutella ma me ne infischio che la mangi un sacco di gente ma sopratutto non considero uno zero chi la mangia e me ne guardo bene di pontificare...o bella!
Gli è che pian piano dopo questo dibattito ho visto , forse per divertente estensione , sui giornali esaltazioni degli scrittori di aforismi , graduatorie da votare sui propri preferiti .
E' scattata la moda della letteratura sintetico /saettante che travarica e di molto la questione semplicementa comunicativa.
More solito mi sembra valga la pena affrontare la questione tenendo conto del fatto che l'una cosa non esclude l'altra ; guai, io le voglio entrambe!!!
Amo certi aforismi saettanti che in poche parole racchiudono una articolata ricchezza , pure certi SMS diventano da salvare e risalvare e risalvare ...
ma ciò non toglie che quando volge alla fine un tomo , anche bello corposo che mi ha coccolato per qualche tempo me ne dispiaccio e sento uno strappo...
Non capisco i neo luddisti della letteratura, della comunicazione , della vita...
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Chiunque può arrabbiarsi: questo è facile.
Ma arrabbiarsi con la persona giusta, e nel grado giusto, ed al momento giusto, e per lo scopo giusto, e nel modo giusto:
questo non è nelle possibilità di chiunque e non è facile.
Aristotele
Rari mi sembrano coloro che affrontano a viso aperto le persone e l'ambiente di lavoro è proprio uno di quei posti dove questa cosa emerge fortemente ; tutto un cicip ciciap di corridoio e poi nel momento di dire le cose apertamente , le belle facce piallate di cortesia falsoide la fanno da padrona . Io che non sono capace di dietrologie e di fingere , finisco per buscarle ed essere portata magari in situazioni conflittuali che aborro. Già. Detesto chi mi trascina per i capelli alla rabbiosità , perchè nella rabbia si liquefà il pensiero e si diventa acefali.
Se c'è una cosa che non sopporto proprio è il conflitto . Non fa per me , lo ritengo una modalità infantile e più che spesso incivile di rapportarsi. Quello che dico io è il conflitto nel quale a priori non si vuole che offendere , ledere e colpire le persone .Quello che ha come base il non riconoscimento valoriale dell'altro e che non cerca altro che l'offesa ed il colpo basso. Basato in primis sulla disistima e/ o sulla presunzione .
Non porta mai a nulla se non al propagarsi del conflitto stesso ed a continue , fragili, distruttive diatribe.
Non intendo dire con questo che non ami il contraddittorio ed anche il dibattito acceso e ficcante , anzi , la melenseria e lo scambiarsi piaggerie vuote mi nausea ,la cortesia un tanto al chilo mi orticarizza, mi piace la satira anche pesante , lo scambio di battute salaci , il pizzicarsi , guai se mancasse questo gioco nel realazionarsi e nel proporsi , fatto di sottigliezze o di plateali iperboli ...sale e pizzicorio , vera intimità di gioco , purtroppo ben raro da trovare.
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"La filosofia sembra che si occupi solo della verità , ma forse dice solo fantasie , e la letteratura sembra che si occupi solo di fantasie ma forse dice la verità "
DA: "Sostiene Pereira" AT
Un fine settimana complesso ed impegnativo ; poco tempo per me stessa , le mie letture , le parole.Tutto un pò mordi e fuggi , al di fuori del mio desiderio di spazi dilatati, compressa direi .
Ho sentito alla radio che è morto Tabucchi e quando spariscono persone di questo livello non posso non pensarci e mi piace anche farlo e ricordarmene . Tabucchi toscano che da anni viveva in Portogallo per amore di Lisbona e di Pessoa da cui era rimasto folgorato in certe sue lezioni giovanili alla Sorbona e che non ha mai smesso di celebrare . Tabucchi conosciuto , amato , stimato , tradotto in trenta lingue , premiato all'estero , mentre in Italia , sopratutto dopo la sua radicale presa di posizione per la libertà e quindi contro il neofascismo mediatico berlusconiano , ha subito una sorta di ostracismo che ha raggiunto il massimo dell'ignominia proprio in occasione della sua morte con gli articoli del fognacloacagiornale di sallusti di oggi . ( falso mito - talento fazioso , l'ha definito il povero servitorello di provincia )
Mi piacciono moltissimo i titoli dei libri di Tabucchi , sono già loro da soli dei piccoli capolavori :
..."Il gioco del rovescio" "Il tempo invecchia in fretta" "i volatili del Beato angelico" "La gastrite di Platone" "la testa perduta di Damasceno Monteiro" "Sogni di sogni" "Piccoli equivoci senza importanza"...
Non ho letto il più noto e celebrato "sostiene Pereira",devo farlo, invece quello che più di tutti ho amato e che mi riprometto pure di riacchiappare subito , avendolo letto ormai qualche anno fa ,è stato "Si sta facendo sempre più tardi". IL libro per il quale Tabucchi ha ricevuto Il Premio "France Culture "per la letteratura straniera nel 2002.
Amo i racconti e questi sono davvero racconti importanti , di grande spessore e di scrittura pregnante , è in forma epistolare ma è un romanzo , sono racconti ma è un romanzo , c'è un disegno armonioso unitario ,un fluire non sempre facile ma oltremodo fascinoso.
Destinataria di ogni lettera una donna alla quale si rivolge un uomo maturo alla ricerca di un rapporto di un rivivere in extremis ,un ricordo vivido da ripercorrere , per pareggiare dei conti. Il tutto in perfetti "esercizi di stile" a tratti indecifrabili , sibillini , sussurrati ,ipnotici .
L'ho ritrovato e tirato giù dalla libreria ...ho sfogliato alla svelta e visto sottolineature e piccoli appunti ..vado.
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E ci provi spesso a fare gli esercizi di meditazione per cercare di ricordare i sogni , perchè si sa o si dice , si sogna sempre ma tu mai o raramente li ricordi e ti infuri quando qualcuno non solo li racconta , magari con dovizia di particolari e ricchezza di sensazioni ma sottolinea musiche , colori , particolari di ogni genere .
Poi dopo una nottata in parte difficoltosa ,un sonno profondo ma poco sereno ,senza averci nemmeno pensato al tormentone di riacchiappare i sogni ... ti risvegli con la consapevolezza di un sogno albale realtivamente vivido almeno in qualche particolare .
Stesa in riva al mare , gli occhi chiusi che scintillano in echi di sole , proprio vicino vicino allo sciacquettio della risacca , "u ruscio ", una spiaggia lunga ed abbastanza deserta , solo qualche signora col costume in fantasia ed il borsello legato in vita che chiacchiera fitto fitto senza apparentemente guardarsi intorno , il sole rende la visione attorno un poco sfocata Mi alzo e scorgo accanto a me, steso in una stuoia , Anthony Hopkins ( ma come diavolo è penetrato questo qua nel mio sogno ? che non mi piace neppure come attore , che trovo algido, viscido e respingente?) .Lui mi invita a vestirmi con una certa autorevolezza , perchè dice , dobbiamo andare verso il gran bazar dove deve incontrare Isabelle Adjani per proporle la collaborazione ad un suo film . MAH!
Indosso rapidamente un copricostume colorato e vado ,lo seguo senza fiatare seppur un pò scocciata Giriamo e giriamo a lungo , nemmeno l'ombra del gran bazar , nemmeno l'ombra di una persona anzi girando e rigirando sembra d'esssere in un risveglio post atomico . Tutto sprangato , un silenzio totale sezioni di città senza connotati noti che rutilano cangianti.
Mi accorgo di essere scalza (ancora!!!) adesso sono sola , rasserenata , tonica, continuo a muovermi fino ad un parco con alberi secolari con una vecchia fontana senza acqua . Soffro a camminare e per il brecciolino bianco dei sentieri e per le nodosità delle radici emergenti .Seguo la musica fino a trovarmi in una grande limonaia piena zeppa di alambicchi e provette per esperimenti , colore dominante il bianco musica di Kheith Jarrett , note danzanti di pianoforte , sorrido e mi metto a ballare ...
Essendoci che ci sono almeno due caratteristiche di sogni che si ripetono le rare volte che ricordo (la solitudine in giro ,l'essere scalza ...)avrei almeno sperato ci fosse anche il più divertente...volare liberamente e librarsi ovunque!
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Ho un legame "storico" , di amore e tenerezza verso la Valmarecchia .
Mi piace moltissimo intanto.
Già lo stesso fiume Marecchia che appare improvviso quando si scende dalla "Cima di via Maggio " ( si deve chiamare così per l'esplosione di fiorite del periodo...), con il suo letto gigantesco , popolato di piante e sassoni e spesso con un solitario rigagnolo d'acqua qua e là punteggiato di piccoli gorghi"da bagno", la sua articolata ,scorrevole ,mobile flessuosità , i suoi castelli imponenti che emergono da spuntoni di roccia che si scorgono annebbiati negli sfondi di Piero della Francesca e Raffaello.
Pennabilli e la sua conformazione articolata, le passeggiate nelle sue stradine fino alla campana tibetana ed alla casa di Tonino Guerra , con Santarcangelo di Romagna dove ho vissuto settimane bellissime quando il Festival Internazionale del Teatro in piazza riempiva le piazze e piazzette , le vie , ogni singolo spazio di questo paese che si presta molto, su vari livelli a diventare un set mirabolante.
I musicisti del teatro Khatakali, le funzioni scintoiste ,"Els comediantes" che trascinavano fiumane di gente in giro fra fuochi , suoni ed elucubrazioni ,il Living Theatre con Judith Malina e Julian Beck ...ricordo " Le case del potere" ,uno spettacolo itinerante davanti ai luoghi del potere...la banca , gli uffici dello stato , la chiesa...che meraviglia.
Mentre scrivo mi tornano alla mente nottate fantastiche ed una rutilante teeoria di nomi e di gruppi .Mi emoziono .Troppo bello.
Fra tutti i miei ricordi riemersi prepotenti ci sono anche quelli che riportano alla presenza estetica e poetica in questi luoghi di Tonino Guerra ,che di questi luoghi è stato parte integrante ed immaginifico interprete e che se n'è andato per sempre ,nella giornata mondiale della Poesia , lui ed il suo eloquio mite , le sue poesie , i suoi disegni ; mi piace salutarlo e ricordarlo attraverso alcune delle sue cose ,che quelle invece resteranno con noi.
I sacriféizi
Se mè ò studié
l'è stè par la mi ma,
ch'la fa una cròusa invéci de su nóm.
S'a cnòss tótt al zità
ch'u i è in chèva e' mònd,
l'è stè par la mi ma, ch'la n'à viazè.
E ir a l'ò purtèda t'un cafè
a fè du pas, ch'la n' vàid bèla piò lómm.
- Mitéiv disdài. Csa vléiv! Vléiv un bignè?
I sacrifici
Se ho potuto studiare
lo devo a mia madre
che firma con una croce.
Se conosco tutte le città
che stanno in capo al mondo
è stato per mia madre, che non ha mai viaggiato.
leri l'ho portata in un caffè
a far due passi
perché quasi non ci vede più niente
- Sedetevi, qua. Cosa volete? Un bignè?
LE SETTE STUFE DEL RISTORANTE "LA SANGIOVESA"
Tonino è l'Omero della civiltà contadina
E. Morante
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Volevo scriverne io ma leggendo i miei giornali ho trovato Moni Ovadia che in maniera concisa ha detto tutto ciò che avrei voluto dire io ...
aggiungerei soltanto in maniera più tranchant :
NON DIMENTICHIAMO MAI CHE IL FASCISMO E' SEMPRE MERDA .
A Tolosa, un "folle" cavalcando uno scooter, armato di una pistola, ha assassinato esseri umani innocenti, grandi e piccoli con feroce determinazione animata da un odio nutrito con ossessione fanatica. Questa volta sono ebrei, colpiti proditoriamente nella loro istituzione educativa.
Le vittime sono un insegnante, due suoi figli piccini e un adolescente anche se l'intento del carnefice era quello di fare una strage di maggiori proporzioni, la logica quella dello sterminio indifferenziato purché l'obiettivo fosse quello odiato, il "perfido giudeo". La stessa mano probabilmente ha colpito già tre "maledetti mussulmani", tre paracadutisti francesi di origine magrebina.
In questi casi, di primo acchito, si cerca una spiegazione rassicurante: è un folle. Forse sarà anche un folle e se verrà catturato ce lo dirà la perizia psichiatrica ma, verosimilmente, è prima di tutto un antisemita, un islamofobo, un razzista, un sostenitore della supremazia della razza bianca ariana. Il suo delirio si è abbeverato a quella cloaca pestilenziale dell'armamentario ideologico del nazifascismo che circola incontrastato sulla rete e non solo.
Ne abbiamo già sperimentato i micidiali effetti nella civile Norvegia, dove il neonazista Breivik ha assassinato con la freddezza di un perito cacciatore, i nemici socialdemocratici, rei di volere l'integrazione, l'accoglienza, la civiltà del diritto universale.
In Italia, a Firenze, sono stati abbattuti come vitelli al macello, dei commercianti senegalesi, degli "sporchi negri" che pretendevano di vivere come noi. Anche in questo caso l'assassino nazifascista frequentava ambienti che, dietro la pretesa di fare cultura, fanno coltura dei virus delle pseudo-ideologie nazifasciste.
Ancora abiamo visto nelle nostre strade, pestaggi di omosessuali, roghi di campi rom solo sulla base delle parole di una ragazzina terrorizzata dai genitori. Abbiamo ascoltato la violenta propaganda xenofoba di esponenti di un partito di governo, la Lega Nord. E cosa fa l'establishement delle caste che ci governano per contrastare i germi della peste nera? Chiacchiere, chiacchiere, retorica e molta falsa coscienza nel Giorno della Memoria.
Che cosa fa la vile Europa con Paesi membri i cui governi sono coalizzati con forze di stampo neonazista? Indignazione soft per non scomporre le ordinate capigliature degli eurocrati. Che cosa fanno i politici della nostra destra? Si sono lasciati andare per tre lustri a dei veri sabba revisionisti con il solo scopo di calunniare i partigiani e la Resistenza antifascista, spesso davanti ad imbarazzati e balbettanti esponenti dello schieramento di centrosinistra. Risultato: se gli antifascisti sono così cattivi, i fascisti e i nazisti non sono così male.
Per gli ebrei oggi è giorno di dolore ma passato il periodo di lutto, torniamo a ricordare bene cosa sono il Nazismo e il Fascismo e chi sono i loro complici dall'aria per bene.
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Nel repartino difficilmente qualcuno parla a voce alta .
Gli sguardi si posano distratti sui disegni dei bambini che cominciano ad essere sbiaditi dal tempo o sulle foto di qualche medico che si diletta di fotografia d'ambiente .
Al centro , prima di accedere alle stanzette asettiche per la chemio c'è persino un piccolo patio con un ulivo asfittichino al centro , forse voleva essere un segno di speranza ma non cresce e non schiatta.
La struttura stessa è distaccata dal resto dell'ospedale , vi si accede traversando corridoi luminosi , c'è anche il bunker lì , forse è anche per quello che questi corridoi/ cordoni ombelicali sembrano fluttuare separati.
Se non fosse che è tutto artefatto sembrerebbe un posto di grande pace.
Gli infermieri educati al sorriso , fanno la spola con valigette di siringoni sigillati e spesso tentano qualche battuta che probabilmente serve pure a rischiarare qualche minuto nella vita di chi fatica tanto a soprav/vivere e certamente ha ridotti incontri sociali.
Ogni volta che ci metto piede mi convinco e ripeto a te che ...
"siamo fortunati ad avere tutto questo..."
"siamo fortunati che ci curano "
ed è proprio così , anche se a volte ne hai strapiene le scatole e vorresti rinchiuderti lontano inarrivabile , irraggiungibile , perchè si ci provano a curare ma forse provano di più a sperimentare .Chi protesta , contro la sperimentazione sugli animali , dovrebbe spulciare o cercare di comprendere certi protocolli di inutile accanimento sugli uomini o sapere di farmaci che "essendo di ultima generazione" non ancora completamente testati ,producono effetti devastanti dai quali nessuno ti aiuta ad uscire.
E poi c'è la sofferenza fisica , quella mentale , gli effetti collaterali , i danni irreversibili , le lesioni estetiche e questo mix infernale di speranza flebile , sopratutto in chi ha piena e totale consapevolezza ,fin troppo accorta ,mista a ineluttabilità ed a senso di spaesamento .
Senza considerare la violazione settimanale continua della tua riservatezza e della tua spigolosa dignità.
C'è chi si consola con la preghiera , fermandosi davanti a qualche immagine sacra , tu non ci pensi nemmeno e non provi neanche un pò invidia per chi trova consolazione anzi debbo fermarti altrimenti hai sempre voglia di dire loro ..." ma che pregate , prima di chiedere guarigioni se credete in un essere superiore agente prima dovreste incazzarvi perchè vi ha ammalato"-
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Tornando da scuola un pò frastornata dalla settimana impegnativa e dai continui sbalzi metereologici fra notti rigidine e pomeriggi da infradito , ho deviato verso le colline , la leggendaria pedemontana , strada un pò pericolosetta ma oltremodo fascinosa per acchiappare al volo le metamorfosi stagionali e per lasciarsi trasportare su , verso l'Appennino , i suoi ruscelli , i suoi boschi.
Avevo intravisto già le prime Tussillago ai bordi delle strade , tanto effimere fino a diventare bolle di vento ma di un giallo accecante nuovo ,sempre nuovo , che apre la strada alla rinascita.
Non ho resistito e sono salita fino ai "miei" primi boschetti , quello" dei pungitopi" ( che non amo , rigidini , impettiti ,respingenti ...) dove però entrando pian piano , catturata da qualche rovo, frenata quasi dal sottobosco ancora secco ho rifatto la scoperta dei ...bucaneve .Le ineffabili lanternine bianche mi sono apparse in tutta la loro fragililità ,ciondolanti dal vento; ne ho colte una dozzina , giusto per averle qui accanto a me un pò di tempo in più.
Poi la proda del ruscello "di Ale" e l'esplosione delle Anemoni appenniniche , un pò bassine ancora ma di un fucsia ciclaminato notevole , ho qui accanto anche qualcuna di loro e non mi spappolino gli zebedei ( avendoceli intendo) i puristi che mai vorrebbero vedere un fiore reciso , io non strappo radici nè tanto meno bulbi e seppur un amico campagnolo mi chiami affettuosamente "diserbo", non mi approprio mai di grossi mazzi a meno che non ci siano fiorite eccezionali si intende...;
nonostante il "nevone" la terra è secca secca e credo che ci sia bisogno di pioggia , anche i torrenti che fino a qualche giorno fa frusciavano tonici sono già ridimensionati .
Tornando giù , mentre riflettevo sul quanto la natura sia corroborante e sempre palingenetica mi hanno attraversato la strada due cerbiattolini che andavano verso il fiume.Belli. Amo anche la città certamente ma mentre quando cammino in città mi viene voglia dopo un pò di scappare veloce fuori dalla claustrofobica organizzazione capillare ...in campagna vorrei viverci anarchicamente.
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uno di quelli che ha sempre rappresentato ai miei occhi il" male assoluto " è il sen. Dell'Utri
(mi fa abbastanza schifino anche il suo lavoro nell'editoria fra l''altro)
Divento lombrosiana quando lo vedo comparire e mi domando sempre come mai non si presenti direttamente con coppola e lupara .Ricordo pure una sua celebre gaffe , quando parlando di se stesso iniziò dicendo "Dato che sono mafioso..." riprendendosi subito dopo."Voce dal sen fuggita..."
Ieri la Cassazione di Roma invece di spedirlo per sette anni in galera come da condanna di Palermo ha decretato che "abbiamo scherzato e che è tutto da rifare ("e non perché il famoso "appoggio esterno" non esiste ma ovviamente per vizi procedurali ), si ritorna al via .
Alfano si è congratulato ,Gasparri e Cicchitto hanno esultato, schifando le "toghe rosse"(?) che certo hanno sbagliato ...e siamo tutti contenti , anche silvio di ritorno dalla Russia dove festeggiava l'amico Puten e soprattutto la sua prescrizione dal processo Mills , porterà una bella bottiglia di vodka e si potrà dare il via alla festa .
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Sono particolarmente sensibile alla /e lotte per la conquista dei diritti civili ed a quelle per quella che parallelamente dovrebbe essere la crescita intellettuale dell'essere umano in genere senza confini e senza bandiere .
La questione della tutela dell'identità sessuale ,qualunque essa sia è a mio avviso fondante rispetto a questo percorso e non si può più tollerare , in particolare ,la violenza , la ridicolizzazione vignettistica e l'assenza di tutele per gli/le omosessuali coppie o non.
Ogni giorno sembra invece si apra un nuovo dibattito gravido di polemica e di scarsa chiarezza. Ultimo quello sull'atteggiamento della chiesa , accusata , da qualche giornalista magari ansiosa di farsi perdonare qualche gaffe pesantuccia ,di aver concesso il funerale in chiesa a Lucio Dalla inquanto egli non è mai venuto allo scoperto dichiarando le proprie inclinazioni sessuali.
La chiesa è quello che è ,la liquiderei senza nemmeno parlarne troppo , loro quanto ad omosessualità ed ipocrisia sono dei maestri e si barcamenano alla meno peggio , non vale la pena perderci parole anche perché me ne verrebbero...troppo acuminate .
Parte del movimento gay invece che ha accusato , post mortem , il povero Dalla di non essere stato chiaro sta volta ha veramente sbagliato .Posso capire che il fatto che per il movimento una persona conosciuta , di un certo rilievo che dichiara la sua scelta e sostiene le lotte del di riconoscimento sia molto utile ma ciò non può mai e per nessun motivo essere considerato un obbligo , ci mancherebbe .
Non si possono certo perseguire libertà di una categoria calpestando la libertà di scelta del singolo che può avere millanta motivi per tenersi per sé con chi gli garba andare a letto ;uomini ,donne ,termosifoni...
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Ho un numero imprecisato (ed ormai impossibile da sistemare ) di LP , il magico vinile frusciante che qualcuno adesso ricerca come prezioso suono d'epoca .Tanto jazz , molto country , country rock e soprattutto ...cantautori sia stranieri che italiani. Nel "Mio " amato cantautorame italico c' era Fabrizio De Andrè , Claudio Lolli , Francesco Guccini e poi Finardi , Loi ed Altomare , Gianfranco Manfredi , Claudio Rocchi , il primo Battiato ed altri .
Credo proprio di non avere nemmeno un disco di Lucio Dalla , ricordo un periodo trascorso a casa di un amico che mandava giorno e notte ...balla balla ballerina , insomma quell'Lp lì , non posso dire che mi sia mai piaciuto tanto . Ero indifferente alla sua musica , lo ascoltavo senza sentirlo molto , certe sonorità mi disturbavano un po' ed anche i vocalizzi .
Ciò naturalmente non significa che non mi sia arrivata spiacevolmente la notizia della sua uscita di scena.Povero .
Ieri tornavo da scuola ascoltando la radio , ci sono rimasta male ma a distanza di ore... non riesco più nemmeno a sentirlo nominare .
Ovunque e chiunque , dovunque si parla di lui .
Questa esagerata santificazione post mortem mi urta , assomiglia alla disgrazia della costa crociere , alla morte delle ragazzine a sud e a nord ; notizie di normale cronaca , succhiate e bevute , sfruttate fino all'ultima goccia di interesse ,fino al cannibalismo auto gratificante ed un pò apotropaico nonchè scaramantico , nel quale conta zero o poco più il fatto in questione.
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Ghiannis Ritsos
La disperazione di Penelope
Non è che non lo riconobbe alla luce del focolare;non erano
gli stracci da mendicante, il travestimento - no;segni evidenti:
la cicatrice sul ginocchio, il vigore, l'astuzia nellosguardo. Spaventata,
la schiena appoggiata alla parete, cercava una scusa,
un rinvio, ancora un po' di tempo, per non rispondere,
per non tradirsi. Per lui, dunque, aveva speso vent'anni,
vent'anni di attesa e di sogni, per questo miserabile
lordo di sangue e dalla barba bianca? Si accasciò mutasu una sedia,
guardò lentamente i pretendenti uccisi al suolo, comese guardasse
morti i suoi stessi desideri. E "Benvenuto" disse,
sentendo estranea, lontana la propria voce. Nell'angoloil suo telaio
proiettava ombre di sbarre sul soffitto; e tutti gli uccelliche aveva tessuto
con fili vermigli tra il fogliame verde, a un tratto,
in quella notte del ritorno, diventarono grigi e neri
e volarono bassi sul cielo piatto della sua ultima pazienza.
Traduzione di Nicola Crocetti
Poeti greci del Novecento
a cura di Nicola Crocetti
e Filippomaria Pontani
Arnoldo Mondadori Editore 2010
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Inviato da: jigendaisuke
il 25/05/2022 alle 18:54
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il 11/05/2022 alle 19:22
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il 11/05/2022 alle 10:49
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il 09/05/2022 alle 17:27
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