FOLLIE DI OGNI TEMPO

OMBRE DELLA SERA


 OMBRE DELLA SERA Calavano le prime ombre della sera,le vetrine si spegnevanoi lampioni si accendevanoi primi silenzi qua e la si risvegliavano.Un uomo seduto sulle scale della vecchia chiesail volto illuminato dal suo cellularela mano scorreva sui numeri velocela notte era il suo volto,la notte era il suo corpo,veniva da lontano ma parlava universalementre piangendo sussurrava “MAMMA”Il borgo era la casail tempo suo padrela barca ed il mare il ricordo per tremare.Calavano le prime ombre della seraed un uomo passavatornava alla casa per riposarenel borgo era nato ma non guardavanon capiva, non sapeva la geografiae nemmeno la Libia dove erama sentì la parola ed un nodo alla golaun tuffo al cuore lui che la Mamma non aveva.Amico disse: “Vieni a mangiare”un tozzo di pane sarà la nostra Pace.Nel borgo regna la notteamicizia e silenzio non fanno a botte. ...12/10/2017...otello@desem