Elogio dell'otium

Post N° 45


Il Divino è il non-dicibile, è l'Ombra del Linguaggio. Poiché il Linguaggio, come bene ci istruisce Eraclito, è la folgore che illumina e tutto governa.E tuttavia, il Linguaggio illumina in quanto proietta ombre: nel suo rendere luminose e visibili le cose, lascia in ombra la loro origine e la loro provenienza, che ci resta misteriosa e inesprimibile.Le cose si danno, semplicemente: nel loro accoglierle e raccoglierle, nel loro riconoscerle per mezzo del Linguaggio, dobbiamo tuttavia preservare il Mistero che ci nascondono. In questo Mistero, nelle pieghe del Linguaggio, permane il Divino, che va rispettato proprio nel suo esser non-dicibile...