Elogio dell'otium

Post N° 14


« … Frutti porterà questo ampio melo frutti verdi e rossi che non coglierò… Per un’altra serra io camminerò, là l’autunno mi ritroverà… » Canzone del rimpianto, già. Spesso mi sono chiesto cosa voglia poi dire “perdere una persona”, ed è una domanda alla quale – forse per fortuna – non ho mai saputo rispondere. A volte le persone le si perdono perché esse desiderano andarsene, e quel che devi fare è capire se la forza che hai per trattenerle è superiore al loro reale desiderio. Desiderio, e non forza di andarsene, perché una persona che realmente decide di farlo non puoi trattenerla in nessuna maniera, meno che mai nel tempo. E ci sono invece circostanze in cui la forza per andarsene non c’è, e sei tu a dover dire “vai”. Ma cosa voglia dire “perdere una persona” non lo so. La filosofia più consolatoria dice che una persona non la si perde sino a che resta dentro di noi. Ma non è così. Una persona è prima di tutto cambiamento: le persone cambiano, e stare con una persona significa vederla cambiare con noi, e per noi, e noi cambiare con lei. La vita, dopotutto non è qualcosa di stabile, immutabile; e un rapporto è una cosa viva, oppure non è. Così che quel che ti manca è prima di tutto il cambiamento che sei stato, le scoperte che hai compiuto con e per la persona che avevi accanto. E allora il rimpianto non è per ciò che sei stato, e non sei più, ma ciò che avresti potuto essere, e non sarai mai. Questo spiega poi forse l’odio sotterraneo, inespresso, che si prova per le persone che se ne vanno: non già per ciò che si portano di noi, ma per la possibilità di essere che ci negano. Perché è difficile, e quanto!, rivedere le cose alla luce dell’assenza: le parole che hai detto per lei, e che non hanno più senso per alcuno, il colloquio che sei stato che si ammutolisce, perde di senso, si fa muto. E al tempo stesso, è difficile vedere la persona che ti completava, che in un certo senso ti rappresentava come uno specchio, allontanarsi, farsi colloquio con altri, diventare non solo altra da te, ma altra da ciò che era ed era per te. Ed è per questo che le persone si perdono quando si allontanano, perché non saranno più le stesse, e dimenticheranno persino ciò che sono state con te. Le persone che se vanno, non torneranno, e se sarà saranno altre persone, persone altre. Le persone che se ne vanno non ritornano. Se se ne vanno davvero, non torneranno mai.