Elogio dell'otium

Post N° 24


L’Occidente, la terra della sera. La terra del declinare, del dimenticare, dell’abbandono. Il Divino ha abbandonato il Mondo, e non sappiamo più il senso del Mistero; persi nella nostra ragione raziocinante non sappiamo più incontrare le cose. Abbiamo perso la cognizione del valore delle parole. Parole come strumenti, parole come potere. Parole come dominio del mondo. Parole come COSE. “La parola mitica ci ha abbandonato, ma quello che i miti raccontavano continua ad abitare, senza parola, dentro di noi. Abbiamo perso i nomi delle nostre passioni, delle nostre angosce, delle nostre paure. Non possiamo riconoscerle, non possiamo chiamarle. Questa è solitudine” (Umberto Galimberti) Sappiamo misurare tutto. Conosciamo tutto. Possediamo tutto. Prevediamo tutto. Ma non sappiamo più incontrare le cose, con le nostre parole. Non sappiamo più stupirci, e non sappiamo più meravigliarci. Non sappiamo più creare mondi nuovi, e nuovi modi di essere. Abbiamo perso le parole. Aiutami a ritrovarle.