Creato da: CarloCarlucci il 22/08/2004
"Pensieri oziosi di un ozioso"

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Post N° 21

Post n°21 pubblicato il 04 Settembre 2004 da CarloCarlucci

Le case, come i luoghi, hanno invece una personalità più solida, che magari cambia nel tempo, e magari ciclicamente – di notte, di giorno, nelle stagioni – ma che resta più riconoscibile, meno sfuggente.
Perché non c’è dubbio che i luoghi hanno una personalità. Il “senso del luogo” esiste, ed è una cosa sempre affascinante da scoprire.

Le case, ad esempio, hanno una personalità. Non sempre corrisponde a quella dei proprietari, o a quella che i proprietari vorrebbero. Ma questo non ha una grande importanza.
E ci sono case, come ci sono luoghi, che ti porti dentro per sempre. Anche perché le case molto difficilmente cambiano aspetto, e personalità, e significati.
Sono case che all’apparenza non hanno niente di diverso da tante altre: non l’architettura, la disposizione, l’uso delle stanze, la dimensione. Non l’arredamento - qualcosa di nuovo, qualcosa di riutilizzato, qualcosa di recuperato e valorizzato.
Sono case che sembrano vivere di una loro vita autonoma, capaci di far vivere a loro modo, capaci di darti un qualcosa – serenità, tranquillità, e uno sguardo unico su ciò che le circonda, come se il paesaggio dal loro interno fosse ancora più bello e ancora più bello il guardarlo.
Ci sono case che hai visto nella luce abbagliante e freddissima di un mattino di gennaio; nel grigio umido e tiepido di piovosi pomeriggi primaverili; nel caldo mai soffocante di dolci e rilassate e lunghe giornate estive. Sono case che senti tue anche se vi entri in punta di piedi; case che ti accolgono come se tu appartenessi loro, senza che loro ti appartengano. E lo senti, e lo vivi, e la gratitudine che provi per questo accoglierti non sarà mai abbastanza e abbastanza non lo saprai manifestare mai.
Ci sono case che hai sempre negli occhi, che immagini in mille momenti mentre pensi a mille altre cose, quasi fossero il fondale del teatro di tutti i giorni.
Sono case che ti porti dentro per sempre, come il sorriso bianchissimo e luminoso di chi le vive.

 
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Commenti al Post:
rossonotturno
rossonotturno il 04/09/04 alle 21:36 via WEB
Per me la casa è il corpo espanso di chi la vive...deve essere rifugio sicuro ma anche accogliente. Spazi condivisi in cui si mescola l'energia delle persone che la abitano e spazi personali, dove l'impronta gliela dai tu con forme, colori e profumi. La mia di casa, è stata "modellata" per accogliere le persone che amo. Ci entra solo chi in qualche modo fa parte della mia sfera personale. Nessun altro, nemmeno il venditore o il conoscente. Meno ancora nella mia stanza. La parte dove passo la maggior parte del tempo. E' la mia prima casa, nata dai miei sforzi. La prima casa che sento mia.
(Rispondi)
 
farfalladombra
farfalladombra il 05/09/04 alle 23:34 via WEB
Un fondale del teatro di tutti i giorni :-)))
(Rispondi)
 
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