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......oggi, 14 gennaio, 85 / -3 anni


La lavorazione del ferro battutoLa lavorazione del ferro battuto si divide in tre fasi:Prima fase:Prima di procedere alla creazione di un qualsiasi oggetto in ferro battuto, bisogna sempre fare uno schizzo che deve contenere la misura dell'altezza, lunghezza, larghezza e altri dati necessari.Seconda fase:Il ferro si taglia alle misure desiderate. Si scalda alla forgia (caminetto per scaldare il ferro) alla temperatura di 1000 gradi che vengono raffiunti grazie all'uso di carbone fossile precedentemente ridotto in piccoli pezzi (qualche volta l'ho "rotto anche io") e vi si inserisce il pezzo di ferro. Quando il ferro è incandescente al punto giusto, viene adagiato sull'incudine e lavorato a mano con il martello con il quale si eseguono le decorazioni più complicate.I pezzi forgiati vengono uniti con la saldatrice o tramite chiodatura e, se il progetto lo richiede, vengono incisi a mano.Terza fase:Alla struttura ultimata, vengono apportate le ultime rifiniture o modifiche necessarie, come la verniciatura. Infine la struttura in ferro battuto è pronta per essere venduta.Se però la struttura va all'esterno come ad esempio un cancello, quindi è esposto alle intemperie, serve procedere alla metallizzazione (sabbiatura e successiva zincatura) per evitare che si rovini.Gli artigiani del ferro vengono chiamati anche mastri ferrai e in dialetto lombardo "mahiter". Questi artigiani usano grosse tenaglie "tanàia" per reggere il pezzo di ferro incandescente, appena estratto dal braciere di fusione. Il lavoro di questi artigiani è duro e faticoso...
Bastano pochi colpi precisi di martello o mazzetta e la massa rovente prende forma, qualsiasi forma....un riccio,  un nodino, una vanga, una lancia per cancello, un badile.... Le forgie più antiche usavano un maglio che con una lieve pressione del piede regola la velocità del flusso dell'acqua motrice. È infatti l'acqua che azionava le fucine (oggi si usano quasi esclusivamente magli elettrici). Il pezzo di ferro lavorato ed ancora incadescente viene raffreddato immergendolo in un grozzo secchio d'acqua (occorre essere certi, prima di raffreddarlo, della temperatura che il ferro ha raggiunto, altrimenti, se troppo caldo, il lavoro si rovina e bisogna buttarlo via)Il lavoro dei "frèer" simboleggia la lotta millenaria per la sopravvivenza, la testimonianza di tradizioni locali e di cultura popolare.
 Per me rappresenta un odore consueto, il rumore regolare e continuo del martello sull'incudine, mani sporche, calore, ferite, dolore...........