Forse...

il guru e la bambina


 
Ho seguito con interesse e con un minimo di partecipazione lo scontro sull'ormai consueto tema dell'antisemitismo che ha visto coinvolto l'amico Quintana con l'ambiguo "eclettico graphic designer" e con due arrembanti giovani. Una in particolare si è distinta per la sua travolgente dialettica che le ha consentito di disseminare qua e là commenti impregnati del più spregevole antisemitismo. Pare che la fanciulla riconosca qui su Libero un autorevole maître à penser, che risponde all'impegnativo nick di BogBoss_Project, tanto da consigliare a Quintana la lettura dei suoi post. Questo raffinato intellettuale ci propone un post addirittura in tre parti, dall'accattivante titolo "Giudaismo, sionismo e gli ebrei". Secondo la ragazzetta che mi dava del servo, questo post dovrebbe avere il magico effetto di "aprire gli occhietti" a chi è refrattario al pensiero che esce da CasaPound. Vediamo....1^ Parte.Scopiazzature delle voci "Giudaismo" e "Sionismo" di Wikipedia, niente di speciale. Sul finale però ci sono un filmato di rabbini che strepitano contro Israele e un po' di fotografie di rabbini che sbaciucchiano Ahmadinejad. Accidenti, questo sì che è uno scoop!!! Ma invece no! Si tratta degli esponenti del gruppo ultraortodosso "Neturei karta", che sostengono l'illegittimità dello stato di Israele e l'empietà del sionismo, in quanto non dovrebbe esistere uno stato ebraico prima dell'arrivo del Messia. In pratica dei poveri mentecatti, con una consistenza di qualche centinaio di famiglie a Gerusalemme e qualche comunità sparsa in USA e nel Canada. Nel 2006 i leader del gruppo furono effettivamente ricevuti con tutti gli onori a Teheran, in una conferenza negazionista. Se ci andarono nella disperata ricerca di un po' di visibilità, per soldi o per stupidità non è dato sapere. Ma considerarli in qualche modo "rappresentativi" del pensiero ebraico è come ritenere che le idee di un qualunque movimento di dementi....che so, ad esempio, CasaPound, rappresenti il pensiero degli italiani. Mi spiace, signorina, il suo guru non mi ha ancora aperto gli occhi2^ ParteBeh, qui lo scoop ci sarebbe, anzi sarebbe davvero enorme: il 90% degli ebrei non sono ebrei! Peccato che sia una scemenza.Tutto nasce dal fatto che la radice "ashkenaz" è stata usata in tempi diversi in riferimento ad aree geografiche diverse e dal fatto che a seguito di rilevanti immigrazioni ebraiche verso il IX secolo pare il Khanato di Khazaria si convertisse alla religione ebraica. Mancano però del tutto evidenze della durata di questa conversione, e della migrazione di queste popolazioni verso l'Europa orientale e centrale.I Nell'accezione attuale il termine "ashkenaz" risale invece al medioevo e indica la zona lungo il corso del Reno, da cui la definizione di ashkenazim per gli ebrei che vi risiedevano. E' ovviamente inutile aggiungere che lo yiddish non ha nulla a che fare con la lingiua dei Khazari. Signorina, sono molto spiacente per il suo guru, ma vede, a parlare troppo dei Khazari si rischia di fare la figura dei cazzari.3^ ParteE qui abbiamo dichiarazioni di Ben Gurion, di Golda Meir, di Shamir e così via, che dimostrano inequivocabilmente l'indole razzista e sanguinaria dei sionisti. Alcune delle frasi attribuite a Ben Gurion sono oggi riconosciute dalla storiografia come apocrife. Ognuna di quelle frasi dovrebbe poi essere esaminata nel contesto in cui è stata pronunciata, molte risalgono a momenti in cui Israele era in guerra. E, finalmente, dovrebbero essere confrontate con quelle coeve di leader arabi e palestinesi, o con quelle odierne dei capi di Hamas. Allora forse al confronto apparirebbero prudenti e moderate. Tutto ciò non toglie che molte non siano per nulla condivisibili, nemmeno da me, ebreo, sionista e, ovviamente, filoisraeliano. Ma chiunque mi abbia letto con un minimo di pazienza sa bene che la mia non è una difesa incondizionata delle scelte del governo israeliano. Errori e colpe, anche gravi, ci sono stati da entrambe le parti. Ciò che ho sempre contestato è invece l'attribuzione ad Israele di ogni responsabilità. Se oggi chi soffre di più sono i palestinesi,  gli Israeliani non sono i soli (e forse nemmeno i maggiori) colpevoli.Poi, alla fine, molto più delle parole contano i fatti. Nonostante tutte le bellicose dichiarazioni diligentemente riportate dal guru è un dato di fatto che migliaia di arabi dopo la guerra del '48 hanno scelto di rimanere comunque in Israele, tanto che oggi ne costituiscono circa il 16% della popolazione e ne sono cittadini a pieno titolo. In realtà soffrono di qualche limitazione, legata al fatto che sono esonerati dall'obbligo di leva, il che li penalizza poi dal punto di vista dell'impiego lavorativo, ma godono di tutti gli altri diritti civili, hanno dei partiti che li rappresentano e i loro deputati alla Knesset e hanno piena libertà di culto. Pur lamentando, giustamente, la loro condizione di cittadini per qualche verso di serie B, godono di una libertà e di un benessere assolutamente non paragonabili a quelle dei loro fratelli dei paesi confinanti, come i fatti di questi tempi stanno ampiamente dimostrando. E infatti non hanno la minima intenzione di abbandonare Israele.Allora signorina, mi sembra che la fiducia che lei ripone nel suo guru sia del tutto ingiustificata. I miei occhietti non si sono aperti nemmeno un po', se non talvolta per lo stupore di fronte ad argomentazioni di una pochezza così sconcertante. Allora, se le piace sia pure antisemita, la cosa non le farà onore, ma è di certo un suo diritto. Ma lo accetti come un fatto istintivo, come il suo tifo per la Lazio, non cerchi di rivestirlo di motivazioni logiche o razionali. Il razzismo non può avere radici intellettuali, trae invece linfa vitale da ignoranza e stupidità. Provi a superarle, non è del tutto escluso che lei ne abbia la capacità.