FUORI SERIE

I had a dream


Stanotte ho avuto un incubo, di quelli che ti lasciano una sottile inquietudine anche dopo il risveglio. Nel mio sogno Umberto Bossi parlava inglese. Fluently. Roba da matti. Il re della Padania, il tribuno della plebe duro e puro, il padre del Celodurismo che più DOCG non ce n'è, si esprimeva nella lingua di Shakespeare. Non ti dico lo sgomento. Ero sconcertato e la folla intorno a me lo osservava in silenzio, tra lo stupito e l'incredulo. Se fossi stato un credente avrei gridato al miracolo. Il leader del Carroccio poliglotta: che scoop! Lo spettacolo a Pontida era surreale. Niente più grugniti animaleschi o rutti padani, niente dito medio alzato urbi et orbi o gesto dell'ombrello di cipputesca memoria. Solo un elegante ed eufonico inglese perfetto (Cambridge od Oxford, non saprei dirlo). Persino Tremonti strabuzzava gli occhi e faceva fatica a seguire le acrobazie di pensiero del suo caro amico. Elegantemente vestito (Bossi, non Tremonti) sembrava il candidato ideale per dirigere qualche organizzazione internazionale. A fargli da assistente c'era il "Salmone". Probabilmente la straordinaria metamorfosi migliorativa subita dal padre aveva toccato miracolosamente anche il figlio. Purtroppo solo di striscio. Tranquilli tutti, è soltanto un sogno.