FUORI SERIE

Paese che vai, milonga che trovi


Un vecchio conduce un carro. E' solo. Ha lo sguardo triste di chi ha vissuto e visto troppo. Il viaggio è lungo e il paesaggio desolato. Solo il cigolio delle ruote del suo mezzo riesce a sovrastare il silenzio che lo circonda. Al vecchio piace quel suono. Lo intrattiene, gli fa compagnia. E solo lui può sapere quanto ne ha bisogno. Molti anni prima durante i suoi spostmenti riusciva a pensare a qualcosa, non dico a sognare, ma qualche cosa gli occupava la mente. Ora non più. Adesso quel suono sgraziato e lamentoso gli rende sopportabile la solitudine di un viaggio in mezzo al niente. Sono le immagini che nascono nella mia mente quando ascolto la canzone "Los ejes de mi carreta" resa nota da un cantautore argentino ormai scomparso, Atahualpa Yupanqui. Il testo narra di una realtà dura, difficile e amara. Come la voce di Atahualpa. Probabilmente anche Vinicio Capossela si è lasciato catturare dalla rude bellezza di quella canzone e ne ha tratto "Abbandonato". Ascoltala, Atahualpa. Non ti rivolterai nella tomba.